Raccomandazioni per la profilassi antibiotica dell’endocardite batterica
· L’insorgenza dell’endocardite batterica è molto più probabilmente il risultato dell’esposizione a episodi di batteriemia legati alla vita quotidiana piuttosto che alla batteriemia causata da manovre diagnostiche o chirurgiche sul cavo orale;
· La profilassi antibiotica è in grado di prevenire un numero molto limitato di casi di endocardite batterica in individui sottoposti a manovre diagnostiche o chirurgiche sul cavo orale;
· Il rischio di eventi avversi associato alla somministrazione della profilassi antibiotica è superiore ai benefici della profilassi stessa;
· Un’adeguata igiene del cavo orale associata a controlli odontoiatrici periodici riduce l’incidenza di batteriemie legate alla vita quotidiana e sono da considerare misure più importanti ed efficaci rispetto alla profilassi antibiotica in occasione di manovre odontoiatriche.
PAZIENTI A RISCHIO ELEVATO DI SVILUPPARE UNA ENDOCARDITE
· Portatori di protesi valvolari;
· Pazienti con una storia pregressa di endocardite batterica (anche se non ha indotto lesioni valvolari);
· Portatori di cardiopatie congenite, in particolare:
Cardiopatie che inducono cianosi mai operate o sottoposte a interventi palliativi;
Cardiopatie corrette completamente (sia con chirurgia sia con catetere), ma con impianto di protesi valvolari o materiale protesico (per i primi 6 mesi dopo l’intervento);
Cardiopatie non corrette completamente dove la permanenza del difetto è contigua a una protesi o a materiale protesico (ne può impedire la endotelizzazione);
· Portatori di trapianto cardiaco che sviluppano una valvulopatia
MANOVRE E INTERVENTI ODONTOIATRICI
La profilassi è raccomandata in caso di:
• manovre che provocano una manipolazione del tessuto gengivale o che interessano la regione periapicale del dente o perforano la mucosa orale.
La profilassi NON è raccomandata in caso di:
• anestesia locale attraverso un tessuto non infetto
• radiografie ai denti
• applicazione di apparecchi dentari o ortodontici mobili
• aggiustamenti su apparecchi ortodontici
• estrazioni di denti decidui
• sanguinamenti traumatici delle labbra o delle gengive
FARMACI DA UTILIZZARE NEI CASI IN CUI E’ RACCOMANDATA LA PROFILASSI
TRATTAMENTO STANDARD
Amoxicillina per os: 2 g 30-60 minuti prima della manovra/intervento
(2 compresse da 1 grammo di: augmentin, clavulin, zimox, velamox);
PAZIENTI CHE NON POSSONO ASSUMERE FARMACI PER OS
Ampicillina im/ev: 2 g 30-60 minuti prima della manovra/intervento;
(1 fiala i.m. di: ampicillina sodica fiale 1 grammo o di ampiplus simplex fiale 1 grammo o amplital fiale 1 grammo o amplium fiale 1 grammo o unasyn fiale 1 grammo);
PAZIENTI ALLERGICI ALL’AMPICILLINA/AMOXICILLINA
Farmaci per os:
· clindamicina 600 mg 30-60 minuti prima della manovra/intervento
(dalacin C 4 cps da 150 mg)
oppure
· cefalexina 2 g 30-60 minuti prima della manovra/intervento
(2 cps da 1 grammo di Keforal o di cefalexina o di ceporex)
oppure
· azitromicina/claritromicina 500 mg 30-60 minuti prima della manovra/intervento
(1 cps di azitrocin da 500 mg o di trazocina o di zitromax);
Alternative per via parenterale:
· clindamicina 600 mg ev 30-60 minuti prima della manovra/intervento
(1 fiala i.m. di dalacin fiale da 600 mg)
oppure
· cefazolina o ceftriaxone 1 g im/ev 30-60 minuti prima della manovra/intervento
NB: In caso d’intervento in presenza di un’infezione (ad esempio drenaggio di ascesso o empiema) l’antibiotico scelto deve essere attivo nei confronti degli streptococchi betaemolitici. Se si sospetta un’etiologia da stafilococco, il trattamento deve comprendere una penicillina attiva sullo stafilococco o una cefalosporina. Se è probabile che lo stafilococco sia meticillino-resistente o il paziente è allergico ai betalattamici il trattamento deve comprendere la vancomicina.
NB: Le cefalosporine non devono essere impiegate in pazienti con anamnesi di reazioni allergiche di tipo immediato quali orticaria, angioedema, anafilassi.
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