Abbassato

1) si dice di una figura o pezza araldica posta più in basso della sua posizione “naturale”. Come quando si aggiunge un Capo ad uno Scudo che ne possiede già uno. Infatti, di norma, il capo dovrebbe occupare il terzo superiore dell’arma mentre in questo caso si trova collocato più in basso per dare spazio ad un altro (specialmente “di concessione” come il capo d’Angiò, o di Savoia o di Religione). 2) anche Basso, si dice del volo degli animali, quando hanno le ali volte verso il margine inferiore dello scudo.

Abbondanza (Corno dell’)

vedi Cornucopia.

Abbracciato

1) quando uno scudo presenta una punta (o pila) che ha la base su tutto il lato sinistro o destro dello scudo stesso (anziché sui margini superiore e inferiore), come se lo cingesse (in guisa di braccio). Si dirà “abbracciato a destra” se la base è a destra e la punta a sinistra dello scudo, “abbracciato a sinistra” se la base è a sinistra e la punta a destra. Nota bene: è la “base” cioè il lato opposto alla punta che dà la direzione, come se fosse un arto che “cinge” lo scudo. 2) disposizione di animale o figura che abbraccia altra pezza.

Abbrancato

attributo di figure afferrate da una branca di leone, artiglio di aquila, o da una mano (soprattutto se quest’ultima non è di carnagione). Confronta con Impugnato.

Abbreviatura

Simbolo convenzionale di origine medievale di abbreviazione (detta anche abbreviatura) di una parola nella scrittura, corrispondente alla riduzione di una o più lettere o parole per troncamento. si rappresenta solitamente come un tratto lineare o arcuato.

Abisso

termine desueto che indica il centro dello scudo, oggi si preferisce dire “in cuore”. Quando uno scudo porta nel suo centro un’altra figura isolata o uno scudetto.

Abracadabra

formula ritenuta magica e apotropaica, derivata dal greco “Abraxàs” (o “Abrasax”) che si trova iscritto su pietre e gemme usate come talismani. Si riteneva che il suo potere derivasse dal valore numerico delle sue sette lettere che, sommate seguendo la numerologia ellenistica, davano 365.

Acànto

pianta erbacea perenne, dalle larghe foglie pennate e lobate, diffusa nell’area mediterranea che rassomiglia il motivo decorativo del capitello corinzio. Cfr. Apio.

Accampanato

animale con una campanella al collo. Cfr. Clarinato, Squillato.

Accantonata

1) di una croce o una partizione se è accompagnata da altre figure in uno o più dei “cantoni” che delimita. 2) di una bordura se i suoi quattro angoli (cantoni) sono di colore diverso.

Accartocciato

Scudo decorativo con i lembi arrotolati su loro stessi come fosse un cartoccio. Secondo la tradizione fu adottato dagli uomini di lettere e di legge, volendo simboleggiare i rotoli dei manoscritti.

Accerchiellato

termine desueto che indica la coda degli animali rivolta sopra sé stessa. Ripiegato in spirale, ripiegata in cerchio.

Acceso

1) quando una torcia, una face, un rogo sono rappresentati in fiamme di colore da blasonare. 2) quando gli animali hanno gli occhi di smalto diverso dal naturale (meglio dire però “illuminato”).

Acciaio

smalto (metallo) poco usato, si rappresenta graficamente come l’argento ed è simbolizzato dal campo bianco seminato di minuscole crocette nere.

Accollante

figura posta dietro allo scudo e uscente dalla sommità o dai lati dello stesso (aquile, armi, ancore, croci, bandiere…), alla quale è “posto addosso” lo scudo.

Accollato

1) di uno scudo con croci o altre insegne sporgenti dietro. 2) di serpente attorcigliato ad una colonna o tronco d’albero. 3) del delfino attorcigliato ad un’ancora. 4) due scudi congiunti sotto una stessa corona 5) per più figure lunghe che si toccano ai fianchi. 6) per gli animali col collare o con altre figure che ne attorniano il collo. Vedi anche collarinato.

Accompagnato

si dice di una figura (o pezza) principale quando è avvicinata da altre secondarie. Anche la croce “è accompagnata” se le quattro figure che si collocano nei cantoni sono uguali tra loro. Nota: lo scaglione può essere accompagnato da altre tre figure uguali tra loro che devono per forza essere disposte “due in capo, una in punta”, l’opposto per la pergola, per cui in questi casi è superfluo blasonarne la posizione.

Accon

altro nome della città palestinese di Acri (San Giovanni d’Acri).

Accoppiato

attributo di due cose legate insieme, o di figure legate a due a due.

Accosciato

di animale che si abbassa sulle cosce in procinto di saltare. Vedi Sedente.

Accostato

si dice di figure allungate che hanno altre figure ai lati, similmente disposte. Vale per bande, sbarre, pali, fasce, alberi, colonne…

Acronimo

parola non di senso compiuto formata da una o più lettere iniziali di altre parole; sigla. Cfr. AEIOU

Acrostico

sigla o parola di senso compiuto, formata dalle iniziali di un gruppo di parole (dal greco Akròstichon: ‘verso estremo’) formato da àkros e stichos.

Addestrato

1) si dice di una figura che ne ha un’altra alla sua destra. 2) “Partito a destra”: quando la linea di partizione non è mediana ma spostata verso il lato destro dello scudo, così da ottenere due campi dei quali il primo è la metà dell’altro (1/3 contro 2/3). Contrario: Sinistrato.

Addizione (o Concessione)

aggiunta alle armi che denota il favore o la gratitudine del donatore (normalmente un Sovrano o il Papa). Vedi Concessione.

Addogato

“a doghe”; termine oggi sostituita da palato.

Addossati

animali e figure che stanno dorso contro dorso. Contrario: Affrontati.

AEIOU

acrostico associato alle armi dell’Impero Asburgico: “Austria Est Imperare Orbi Universo” (‘il ruolo dell’Austria è dominare il mondo’) adottato dall’imperatore Federico III “il Grosso” d’Asburgo e che pare derivato dal “Convivio” di Dante Alighieri (VI, 6, 3-4) dove l’autore ragionando sul ruolo pacificatore dell’Imperatore trova un verbo latino composto di sole vocali “aueio” che significherebbe: ‘collegare insieme tutte le parole”.

Afferrante

attributo degli uccelli rapaci (detti anche “di rapina”) che stringono negli artigli altre figure.

Affibbiato

del collare degli animali se ha fibbie di smalto diverso, o le fibbie delle cinte e delle selle.

Affibbiature

le griglie che formano le graticolature sulla visiera dell’elmo. Possono essere, d’oro, d’argento o d’acciaio.

Affrontati

animali o figure poste una di fronte all’altra. Possono anche essere affrontati in fascia, se due animali si guardano nella posizione della fascia (cioè uno sopra e l’altro sotto), in sbarra/banda (se sono inclinati nella posizione della sbarra o della banda), in pergola se tre animali si guardano nella posizione della pergola (cioè a “Y”).

Affustato

quando un cannone è munito della base dell’affusto (o fusto), che può essere di colore diverso.

Agalmonica (Arma A.)

dal greco “àgalma” (immagine), armi che alludono, come in un rebus, al nome del possessore o del titolare o ad avvenimenti, parlante.

AGDGADU

‘Alla Gloria Universale Del Grande Architetto dell’Universo’ acronimo che compare nelle intestazioni delle Logge Massoniche.

Aggiogati

due animali posti sotto lo stesso giogo.

Aggruppato

di un animale seduto che abbia la testa celata in seno o sotto l’ala.

Agnello pasquale

(o Agnus Dei) agnello che stringe con la zampa destra una croce dalla quale pende una banderuola (simbolo di vittoria) d’argento caricata da una croce rossa. Può essere passante o coricato (talvolta sul libro dell’Evangelo, dal quale possono pendere segnalibri, o meglio sigilli, spesso in numero di 7). Nel Vangelo è l’appellativo dato da Giovanni Battista a Gesù, mentre nel libro dell’Apocalisse si rappresenta Cristo come agnello vittorioso sulla morte che comparirà sulla vetta del monte Sion a Gerusalemme.V. Libro.

Agnome

luogo del quale una famiglia nobile ha (o ha avuto) signoria e dal quale ha preso il predicato nobiliare (Tirolo = del Tirolo; Savoia = di Savoia).