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 Il forum dell'AIN
 Che bello essere naturalisti!
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Silvestra
Starting Member

10 Posts

Posted - 23/12/2003 :  23:41:37  Show Profile  Reply with Quote
Abbiamo studiato, ci siamo impegnati per il massimo dei voti, abbiamo pagato le rette universitarie, i testi e quant'altro poteva servirci per ottenere il pezzo di carta. E adesso? Che soddisfazione sentirsi chiamare dottori! E quante opportunità di lavoro! Possiamo insegnare scienze, sgomitando con i biologi che non riescono ad entrare nei laboratori, oppure possiamo occuparci di ambiente, prendendo a *****tti geologi, ingegneri ambientali, architetti... Possiamo entrare all'Università, leccando per bene il culo a qualche docente (il percorso va intrapreso già durante il corso di laurea). E' se non riusciamo ad ottenere un posto di lavoro nemmeno come segretaria o come commessa al supermarket? Beh pazienza, possiamo interessarci ugualmente di natura (il vero naturalista può vivere d'aria e d'amore), partecipare a convegni, corsi e ad un sacco di altre bellissime iniziative a pagamento. Che gioia essere a questo mondo, che bello essere naturalisti!

Edited by - silvestra on 12/24/2003 12:52:40

Edited by - silvestra on 09/21/2005 23:37:52

milic
Starting Member

Italy
17 Posts

Posted - 07/01/2004 :  17:46:05  Show Profile  Reply with Quote
Penso che Silvestra abbia rappresentato perfettamente la categoria dei naturalisti:
un gruppo di "s****ti" ch non può permettersi di firmare assolutamente nulla
Che bello..............

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Maurizio Conti
Junior Member

Italy
249 Posts

Posted - 09/01/2004 :  14:33:31  Show Profile  Reply with Quote
Cari amici,
i problemi ci sono sempre per tutti, in particolare per i neolaureati.
Anche se potrtei sembrare condiscendente vorrei ricordarvi che quando mi sono laureato io era necessario far conoscere la differenza tra naturalisti e naturisti.
Mi sembra che oggigiorno questo problema sia risolto.
Che sia necessario leccare qualche parte anatomica dopo laureati, per poter trovare lavoro non è una novità e non cosa limitata ai naturalisti.
Personalmente firmo i miei progetti senza problemi e senza obiezioni da parte di terzi (ammetto che lavoro in un settore -da naturalisti- piuttosto di nicchia), faccio il mio lavoro, mi piace e mi picco di farlo bene.
Questo non significa che i clienti paghino bene e subito (sono arrivato ad avere crediti per oltre 30.000 euro..., ma questo è male comune.
La mia esperienza è che se vogliamo lavorare lo possiamo, l'importante è lavorare bene, cosa che non è né facile né semplice, ma vale per tutti i professionisti.
Posso dare un consiglio a voi ed a tutti coloro che hanno problemi (e che, non lo nego, sono tanti): impariamo dai professionisti affermati.
Ai naturalisti non manca la preparazione tecnica, manca la preparazione commerciale: non si sanno vendere.
Quindi, invece di piangerci addosso senza, ovviamente, ottenere risultati, impariamo a vendere (e bene) le nostre competenze che sono tante e preziose per la collettività.
In bocca al lupo,




Maurizio Conti
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Silvestra
Starting Member

10 Posts

Posted - 10/01/2004 :  01:13:26  Show Profile  Reply with Quote

Caro amico,
sono felice per te ma la realtà nei fatti è ben diversa. Basti vedere che nella maggior parte degli annunci di lavoro in cui dovrebbero almeno figurare i naturalisti questi non vengono nemmeno citati. Per non parlare dei bandi di concorso.

Per cominciare diciamo pure le cose come stanno:
- ai naturalisti manca proprio la preparazione tecnica oltre che quella commerciale.
- le nostre competenze, accademiche, nella realtà pratica non servono a nessuno. Le conoscenze che potrebbero invece essere utili sono state sviluppate e inserite nel corso di laurea in ingegneria ambientale .
- 'impariamo dai professionisti affermati': personalmente non ho avuto ancora avuto nessuna possibilità di apprendere qualcosa da quei quattro naturalisti in croce che lavorano come liberi professionisti in Piemonte.

Ora ti spiego anche perchè non mi sto 'piangendo addosso' ma sto dando sfogo alla mia rabbia. Il motivo di tanto rancore è ben preciso: ogni anno alcuni docenti organizzano incontri con gli studenti (in genere del secondo anno) per esporre, insieme alle mosche bianche che lavorano come naturalisiti (sono sempre gli stessi, da anni), le varie 'possibilità' di impiego; da come vengono descritte le cose in questi incontri sembra che ci siano ragionevoli motivi per sperare in un lavoro, mentre in realtà le chance effettive sono pressocchè nulle.

La cosa che non mi va proprio giù è che vengano alimentate false illusioni negli studenti (io per prima ci sono cascata).
L'unica cosa a cui riesco a pensare è che ci sia un preciso interesse (economico) che spinge i docenti ad organizzare questi incontri: disincentivare i cambiamenti di corso di laurea (o gli abbandoni) e incentivare l'iscrizione all'Ain.

Se la cosa fosse affrontata seriamente (e onestamente), verrebbe analizzato ogni anno il mercato del lavoro per sapere qual'è l'effettiva richiesta di naturalisti. Gli incontri dovrebbero servire poi per informare gli studenti su questi dati.
L'analisi dei reali bisogni della società servirebbe inoltre da linea guida per i docenti. Questi, in base alle necessità, dovrebbero effettuare continui aggiornamenti.
La creazione dell'Albo verrebbe da sè.

Troppo faticoso per loro? Già! Meglio oziare nella gabbia dorata dell'Università, gabbare gli studenti con entusiastici discorsi, far credere che sia quel cattivone dello Stato a non permetterci di avere un Albo.

Un consiglio? Dall'osservazione dei docenti è possibile rendersi conto delle reali possibilità che dà un corso di laurea: quelli che insegnano nelle facoltà che producono laureati competitivi spesso lavorano anche come professionisti. Ovviamente, nel caso del corso di laurea in Scienze Naturali, osservate i docenti che hanno la medesima laurea (nel corso in questione molti docenti sono geologi, matematici o fisici).


Edited by - silvestra on 01/10/2004 15:27:51
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Maurizio Conti
Junior Member

Italy
249 Posts

Posted - 12/01/2004 :  13:58:15  Show Profile  Reply with Quote
Mi sembra che nell'ultima replica tu faccia un po' di confusione.
Gli annunci: non sono specifici, in genere se un candidato è in grado di svolgere bene un lavoro e presenta un C.V. idoneo, difficilmente sarà escluso, anche se la sua laurea non è tra quelle elencate.
I bandi: quelli che vengono segnalati alla Presidenza Nazionale sono sistematicamente controllati e viene chiesto ragione dell'esclusione dei Naturalisti. In alcuni casi si è ottenuto la modifica del bando, in altri è stato documentato il motivo dell'esclusione; ci sono dei casi nei quali le risposte sono state fumose o non ci sono state, ma, onestamente, non sono stati molti.
L'AIN si muove in questo senso e se qualche docente indirizza gli studenti verso l'iscrizione all'Associazione lo fa nell'interesse degli studenti stessi (non farlo sarebbe come disincentivare un geologo dall'iscrizione all'ordine, anche se, allo stato attuale in Italia, un ordine ha indubbiamente più freccie al proprio arco...).
Se, poi, ci sono proposte per attivare qualche corso o migliorare quelli che già sono attivi nelle varie Università, chi meglio dell'AIN può farlo ?
Quindi una Sezione AIN forte può far si che anche gli incontri tra docenti e studenti si svolgano nel modo più trasparente per tutti.
I corsi: con la riforma universitaria c'è una unica classe 27 che da accesso indifferentemente (salvo casi particolare, che le Sezioni locali dovrebbero indicare al pubblico ludibrio e risolvere una volta per tutte) alle classi 68S ed 82S. Che senso ha parlare, ora, di contrapposizione tra i corsi di Scienze Naturali e Scienze Ambientali (tra l'altro la due Associazioni stanno lavorando assieme nell'interesse comune dei rispettivi iscritti).
Inoltre mi chiedo: dove sono i naturalisti che non trovano lavoro ?
L'anno scorso una ricerca di disponibilità di Naturalisti per attività retribuite (anche se non moltissimo) è andata pressochè deserta; circa due anni or sono un tentativo di partecipare ad una gara in Piemonte da parte di due naturalisti dell'AIN non ha avuto successo perchè i naturalisti Piemontesi contattati si sono dichiarati non interessati (forse sono stati contattati i naturalisti sbagliati? forse la gara era già "predestinata" ed i Piemontesi ne erano a conoscenza ?)
Personalmente ho cercato naturalisti esperti in GIS in Toscana e ne ho trovati solo due (oggigiorno non conoscere l'uso dei GIS è come pretendere di lavorare senza conoscere l'alfabeto), una dei quali si è beccata un interessante contratto.
L'uso dei GIS non è necessario impararlo all'Università, ci sono corsi, anche gratuiti, organizzati degli Enti Locali, si impara presso gli studi professionali, con un minimo di iniziativa si può anche imparare da soli, e quest'anno (finalmente !) anche l'AIN organizzerà un corso (che, tuttavia, avrà i suoi costi, perché tutto costa a questo mondo).
Le stesse Sezioni possono organizzare corsi professionalizzanti per approfondire aree scoperte dalla formazione universitaria, sulla base delle richieste e delle disponibilità dei propri soci.
Continuo, tuttavia, a ripetere che lacune si trovano in tutti corsi di tutte le facoltà, spesso siamo noi (e, quand'ero più giovane, questo errore l'ho commesso anche io) che non sappiamo porci correttamente sul mercato, accusando le lacune dei corsi universitari.
Quando poi tali lacune ci sono, spetta agli studenti ed alle Sezioni AIN darsi da fare affinché siano colmate.

In ultimo il discorso "Albo", mi sembra che l'approccio con l'analisi del mercato del lavoro, seppure teoricamente non priprio errato, sia un po' degno dei vecchi "piani quinquennali", piuttosto al di fuori, nel bene e nel male, dalla realtà dei tempi.
Per quanto riguarda la creazione di un "Albo", esiste già il Repertorio.
Inoltre se con "Albo" si intende la creazione di un nuovo "Ordine professionale", leviamocelo dalla testa: posso assicurare che nei "corridoi del potere" non c'è interesse; le eventuali posizioni o idee dei docenti sono assolutamente ininfluenti.
E' il mercato che decide chi deve sopravvivere, gli Ordini aiutano non poco (i loro), ma se lavoriamo bene (cfr. mio "post" precedente) facciamo fatturato, creiamo posti di lavoro, allora possiamo portare "numeri" che contano alle discussioni con i politici, ed quello che l'AIN sta facendo.


Maurizio Conti
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Daniele
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Italy
1 Posts

Posted - 13/01/2004 :  10:57:17  Show Profile  Reply with Quote
Innanzitutto... un Salve al forum... e a tutti i soci dell'AIN e a tutti i Naturalisti in genere...

Sono anche io un neolaureato, che osserva il mondo dei naturalisti da diversi anni, dal campo del volontariato ambientale alla ricerca... tutti aspetti con i loro più o meno risvolti lavorativi... se posso darvi del Tu, avete ragione entrambi... è più che fondata l'amarezza di Silvestra e allo stesso modo quanto vera l'idea che se si vuole lavorare, si può lavorare, ovviamente con una dose di fatica e sforzo non indifferente (fa testo l'esperienza condivisa di Maurizio con i costi sostenuti in anticipo)...

Per ora non voglio lanciarmi in un monologo di critica della relazione Naturalisti-Mondo, anche perchè condivido ampiamente quanto detto da Maurizio sulla "colpa" di noi naturalisti soprattutto perché come si dice, quando punti il dito, devi tener conto che tre dita della tua stessa mano puntano te! (provare per credere) ne io penso che se si sottopone ad una tripla ispezione l'operato della nostra classe, da Darwin ad oggi (sono andato abbastanza indietro???) le notre colpe le abbiamo... non siamo stati molte volte al passo coi tempi... il ruolo è doppio dobbiamo dare al mondo quello che ci viene chiesto (nell'800 i naturalisti erano ben visti per una moda di riscoprire la natura, le nobildobbe si distinguevano dalle popolane per aver il tempo di intrattenersi in studi di botanica tra un thè e l'altro destreggiandosi in latino nella classificazione delle specie, oggi forse la moda è la didattica alla National Geographic, o Discovery Channel) e quello che sentiamo che dobbiamo dire e fare... che è veramente molto...
certo si è fatto tanto come norme di tutela ambientale, biodiversità, inquinamento... ma manca non so un lavoro di corpo, un'accessibilità alle informazioni ambientali per il cittadino che solo chi ha una preparazione globale (evviva i Naturalisti) può vedere... un esempio?

domanda: sono un nucleo familiare avente due figli... vorrei che i miei due figli crescessero senza il rischio di incorrere in un inquinamento tale da portargli uno sviluppo di patologie di qualsiasi genere, e non conoscessero la paura di terremoti ed alluvioni... dove posso comprare casa?...

risposta: mentre i rischi idrogeologici possono essere relativamente facili da reperire come informazioni (penso ai rapporti sull'ambiente ecc ecc)... l'inquinamento è un problemone... se volessi comprare casa a Roma, dove sono presenti studi con stazioni di controllo fisico-chimico e biologico (mi sembra in numero da 14-16) non pensate che oltre al prezzo del quartiere, dei mezzi vicini dovrebbe esser e incluso un costo... di salute ambientale???... un qualcosa come: appartamento 100mq, inquinamento basso, zona Cinecittà... insomma dovremmmo pensare che il cittadino medio non è naturalista...

Mi sono dilungato pure troppo... scusate...
concludo con una frase che mi disse un mio vecchio amico al riguardo:
"Io sinceramente sono preoccupato più dal futuro della Natura che quello dei Naturalisti..."

Saluto tutti invitandoli a discutere di qualsiasi tematica...

Daniele Biscontini - Telerilevamento degli Ecosistemi Terrestri - biscomd@tiscali.it

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Silvestra
Starting Member

10 Posts

Posted - 13/01/2004 :  16:49:33  Show Profile  Reply with Quote
Risposta a Maurizio Conti:

- Non ha proprio senso una tua frase: "Inoltre mi chiedo: dove sono i naturalisti che non trovano lavoro ?". Forse vivi su un altro pianeta?

- "L'anno scorso una ricerca di disponibilità di Naturalisti per attività retribuite (anche se non moltissimo) è andata pressochè deserta;". Chissà, sarà forse perchè era retribuita davvero male o perchè non lo ha saputo nessuno.

- "oggigiorno non conoscere l'uso dei GIS è come pretendere di lavorare senza conoscere l'alfabeto". Personalmente conosco benissimo il GIS, ma nessuno ha bisogono di questo. In Piemonte c'è il CSI che si occupa di questo e non intende assumere nessuno.

- "circa due anni or sono un tentativo di partecipare ad una gara in Piemonte da parte di due naturalisti dell'AIN non ha avuto successo perchè i naturalisti Piemontesi contattati si sono dichiarati non interessati (forse sono stati contattati i naturalisti sbagliati? forse la gara era già "predestinata" ed i Piemontesi ne erano a conoscenza ?)". Io personalmente non sono stata contattata e poi ripeto, gratis nessuno lavora.

- "il discorso "Albo", mi sembra che l'approccio con l'analisi del mercato del lavoro, seppure teoricamente non priprio errato, sia un po' degno dei vecchi "piani quinquennali", piuttosto al di fuori, nel bene e nel male, dalla realtà dei tempi." Davvero? Allora perchè non possiamo firmare i lavori?

- "Per quanto riguarda la creazione di un "Albo", esiste già il Repertorio." Che non serve a nulla, perchè la firma non possiamo mettercela lo stesso. Apro una parentesi:(firmare i lavori vuol dire non dipendere da nessuno, dipendere da altre figure professionali significa inevitabilmente farsi sfruttare).

- "E' il mercato che decide chi deve sopravvivere". Concordo pienamente ed è ciò che ho espresso nella prima replica.

Risposta a Daniele: condivido con te la preoccupazione per l'ambiente. Quando mi sono iscritta all'Università l'ho fatto con l'ingenua speranza di poter migliorare il mondo. Dopo ho avuto modo di constatare che, almeno nelle regioni dove c'è "sviluppo economico" ad ogni costo, non è possibile lavorare con questo intento, perchè chi potenzialmente fornisce il lavoro è colui che ad esempio deve dimostrare che non nuoce alla natura se deve costruire una strada, distruggendo un bosco. A parte che per i naturalisti il discorso non si pone nemmeno perchè dobbiamo lavorare alle dipendenze dei forestali o dei geologi.

Un saluto


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giosy_77
Starting Member

Italy
16 Posts

Posted - 26/01/2004 :  19:43:06  Show Profile  Reply with Quote
Salve a tutti, è un po' che latito, sia sul forum che nell'associazione.
Per chi non mi conoscesse, sono laureata dal novembre 2001 e faccio parte dell'associazione sin dal primo anno di università.
A primavera 2003 ho conseguito (unica naturalista in mezzo ad architetti, agronomi e biologi) un attestato dell'università di Milano per la Progettazione del verde negli spazi urbani.
Tralascio commenti sull'imminente (?) riforma dell'AIN, che trovo, a tratti scandalosa.
Sono una dei fortunati naturalisti che hanno fatto dei lavori come tale. Sono però anche una di quelli che non riescono ad aprirsi la partita IVA, e che per campare ha DOVUTO accontentarsi di fare la segretaria. Certo, avendo avuto più pazienza, parassitato i genitori fino ai 30 anni e investendo una quantità enorne di tempo e di denaro al seguito di qualche ingegnere e/o architetto benvolente, forse sarei riuscita infine ad aprirmi una dittucola. Ma ho anche una vita (come molti), mi sono sposata a Giugno 2003 e a Luglio i miei sogni professionali sono dovuti entrare nel limbo. Forse, un giorno, se i documenti di trasporto e le fatture non avranno compromesso la memoria base della mia professionalità, se mio marito riuscirà (come progetta) a trovare un lavoro stabile e a laurearsi in INGEGNERIA per aiutarmi ad entrare nel settore a pieno titolo, forse allora potrò aprire la mia ditta.
Per ora, caro il mio Conti (ci conosciamo anche di persona),ho dovuto cedere i miei sogni di una vita per uno stipendio.
E nessuno mi ha contattata per quell'offerta di lavoro in Piemonte. SAREI ANDATA.
Giorgia Angioi
P.S. Per quanto riguarda la mia latitanza nell'associazione, e in particolare per i Direttivi e le assemblee sezionali e nazionali, se si evitasse di fissarli in orario di lavoro (le 17-17.30, solitamente) e durante la settimana (mai un sabato o una domenica, e ora non c'è più la "scusa" delle aule universitarie chiuse, perchè a Torino i consigli si tengono in una sede al di fuori dell'università), forse qualche volta nell'ultimo anno e mezzo sarei riuscita a parteciparvi.
Alla prossima,
Giorgia

Naturalista e botanica, consigliere aggiunto della sezione PAO
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giosy_77
Starting Member

Italy
16 Posts

Posted - 28/01/2004 :  20:29:03  Show Profile  Reply with Quote
Visto tutto tace, aggiungo un paio di riflessioni.
1) Effettivamente verso fine Aprile 2003 l'AMIAT di Torino cercava "disperatamente" Naturalisti. Si trattava di un tirocinio retribuito con possibilissima trasferta in Brasile. Quasi tutti gli interpellati rispondevano picche, tanto che io stessa, candidata, pubblicizzai la cosa sia sulla bacheca che sulla mailing list.
Non mi ricordo però se ho poi pubblicizzato l'epilogo: dopo due colloqui e l'attesa di una risposta definitiva e molto sollecitata (mi hanno tenuta sulle spine per quasi due settimane, perchè ero nella rosa finale dei candidati, praticamente presa...) ricevetti una telefonata. "Dottoressa Angioi? Buon giorno, è l'AMIAT di Torino." - batticuore mio - "Volevo comunicarle che, nonostante l'imminenza della partenza del progetto, questo è cambiato. Ora cerchiamo....INGEGNERI AMBIENTALI. Mi spiace" - anche a me, non sa quanto, meno male che mi avete contattata voi! - "era praticamente stata scelta. Magari la ricontatteremo in futuro per altri progetti...il suo curriculum lo abbiamo....ecc....
2) Come ti permetti, tanto candidamente, di dire che è normale dover leccare qualche parte anatomica per fare carriera all'università? Purtroppo, quasi sempre è così (ora lo so bene), ma da brava ragazza onesta mi ero illusa che il mio relatore mi avrebbe proposto qualcosa, se meritevole. Di certo questa è una cosa che i docenti che partecipano agli incontri di orientamento professionale non dicono neanche celatamente, piuttosto parlano dei legalissimi concorsi e di preparazione e un po' di fortuna.
Ragazzi, naturalisti che siete all'Università, chiedete esplicitamente! Nulla vi verrà offerto spontaneamente. Ma, se chiederete, magari vi prepareranno il posto in un concorso.
Alla prossima,
Giorgia

Naturalista e botanica, consigliere aggiunto della sezione PAO
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Silvestra
Starting Member

10 Posts

Posted - 02/02/2004 :  11:32:30  Show Profile  Reply with Quote
Mi permetto di dire questo, anche se la forma può essere discutibile, perchè ho smesso di far finta di non vedere le cose come stanno.

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giocandi
Starting Member

Italy
2 Posts

Posted - 24/02/2004 :  12:19:20  Show Profile  Visit giocandi's Homepage  Reply with Quote
Ancora mi chiedono se giro nudo per le spiaggie.
Inutile una laurea inutile.

Non serve nasconderlo.

Giuseppe Candiano
Messina
http://www.candiano.com
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Morrison73
Junior Member

Italy
124 Posts

Posted - 09/03/2004 :  21:40:06  Show Profile  Visit Morrison73's Homepage  Reply with Quote
Lo sapete tra l'altro che siamo una specie in via d'estinzione? Il corso di laurea in scienze Naturali (quello che ho terminato io nel lontano 1998) almeno a napoli è un corso che non accetta più iscrizioni, solo che a questi cari signori gli è piaciuto abbuffarsi coi miei soldi delle rette universitarie poi dice che uno va mettere le bombe......

Cmq con la nostra laurea (e con quelle new style) non ci si campa per nulla, al massimo se sei fortunato ci fai un hobby saltuariamente pagato o una MOLTO saltuaria seconda attività.

L'universitè comunque è ormai diventata un azienda che fecendosi pagare sforna futuri disoccupati sentite me imparete un mestiere e non iscrivetevi proprio all'università.



Edited by - Morrison73 on 03/09/2004 21:48:00
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Morrison73
Junior Member

Italy
124 Posts

Posted - 26/03/2004 :  12:09:38  Show Profile  Visit Morrison73's Homepage  Reply with Quote
caro stefano sono felice per te che tipo di contratto hai?
Per caso co.co.co??? E quanto ti danno al mese?


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