martedì 19 luglio 2011

Storie di Alberi: gli Alberi più vecchi, i più alti, i più grandi

Sequoia sempervirens  Tall Trees Grove. Redwood National Park & State Park, California

Gli alberi sono i più longevi ed anche i più grandi tra tutti gli esseri viventi: diverse specie arboree possono potenzialmente vivere molti secoli, addirittura millenni, e quando qualche individuo, risparmiato dalle avversità ambientali e dalla mano dell’uomo, ci riesce, assume forme del tronco e della chioma del tutto particolari e spettacolari,  raggiungendo volentieri dimensioni impressionanti.
Mi sono dilettato a raccogliere alcuni record relativi ad età, altezza, circonferenza del fusto, e volume, e ve li riporto a continuazione. In Appendice, su pagina a parte, potete trovare alcune notiziole su come vengono misurate tali grandezze.

Gli Alberi più vecchi

L’età di un albero plurisecolare è pressoché impossibile da determinare per la maggior parte della specie, almeno finché la pianta è viva. In alcuni casi è d’ausilio la presenza di documenti storici in cui è citato un determinato individuo arboreo, ma questi, generalmente, non si spingono mai troppo a ritroso nel tempo. Spesso l’immaginario e la tradizione popolare, approfittando di questa indeterminatezza, attribuiscono a taluni alberi età del tutto improbabili e assolutamente non verificate.
La classifica mondiale per specie, allo stato attuale delle conoscenze, è la seguente:

1° posto: 4.800 anni            Pinus longaeva     
(nome locale: Great Basin Bristlecone Pine, nome italiano: Pino dai coni a setola).
Vive negli USA, nelle White Mountains della California, ad altitudini superiori ai 3.000 mslm (vedi post: Gli Abitanti più antichi della Terra). All'esemplare più vecchio conosciuto, ancora vivo e ben vegeto, è stato dato il nome di Matusalemme (l'età, di oltre 4.800 anni, è stata misurata attraverso l'estrazione di una carota - vedi Appendice - ed è quindi piuttosto accurata); su un altro esemplare del Nevada, Prometheus, abbattuto nel 1964, furono contati  4.862 anni. Nella classifica assoluta, i primi tre posti (e molti altri successivi), sono occupati da individui di questa specie. 

Pinus longaeva solitario sulle White Mountains, California
2° posto: 3.600 anni            Fitzroya cupressoides         
(Alerce andino, Larice delle Ande)
Conifera della famiglia delle Cupressaceae, vive in una ristretta fascia del sud delle Ande e delle catene costiere del Cile, con escursioni secondarie in Argentina, e si trova fino ad una altitudine massima di 1.500 mslm. E’ anche la specie che raggiunge le maggiori dimensioni nella fascia temperata del Sud America. L’età è stata misurata su una pianta a terra.

3° posto: 3.200 anni            Sequoiadendron giganteum
(Giant Sequoia o Big Tree, Sequoia).
Una delle due specie conosciute in italiano come Sequoia, vive negli USA, sul versante occidentale della Sierra Nevada, in California. Il naturalista John Muir (1838-1914), che percorse a lungo queste foreste, incantato dalla loro magia, asserisce di avere contato più di 4.000 anelli alla base di una sequoia caduta. 3.200 anni rimane comunque l’età più alta accertata per questa specie, misurata su di un esemplare atterrato.

Sebbene non molto numerose, altre specie di alberi possono superare i mille anni. Tra quelle della flora extraeuropea ricordiamo la Sequoia sempervirens (oltre 2.000 anni), la Cryptomeria japonica (3.000 anni), i Pinus aristata e Pinus balfouriana (oltre 3.000 anni), il Taxodium mucronatum (1.500/2.000 anni), l’ Araucaria araucana (1.200 anni), le specie del genere Cedrus (oltre 1.000 anni) e, tra le latifoglie, il Ficus religiosa (2.300 anni) e la Canfora (Cinnamonum camphora, 2.000 anni). Tra le potenziali millenarie presenti in Europa ed in Italia, ricordiamo il Tasso, il Larice, il Castagno, il Cipresso comune, l’Olivo domestico e l’Olivastro, alcune specie di querce.
Per quanto riguarda la nostra penisola, la palma di albero più vecchio, nell’incertezza già ricordata sulla determinazione di questo valore, è contesa tra il Castagno dei Cento Cavalli in Sicilia (età attribuita tra i 2.000 ed i 4.000 anni, (vedi post: Il Castagno dei Cento Cavalli), un gruppetto di Larici della val d’Ultimo in Trentino - Alto Adige (età attribuita 2.200 anni), e l’Olivastro di San Baltolu, detto “S’Ozzastru”, in Sardegna (età attribuita: oltre 3.500 anni).

Nel 2008 si diffonde sui quotidiani nazionali, e di rimbalzo sul web, la notizia del rinvenimento, da parte di alcuni ricercatori dell’Università svedese di Umea, di un gruppo di picee (Picea abies) di oltre 8.000 anni (con una punta di 9.250 anni!). In realtà non ci si riferisce all’età di un singolo albero, bensì al numero di anni in cui l’apparato radicale ha riprodotto agamicamente nuovi individui con stesso patrimonio genetico. La nostra classifica è quindi ancor valida! Oltretutto, da questo punto di vista, esiste una specie arbustiva della Tasmania (Lomatia tasmanica), che ha dato luogo ad una popolazione clonale di arbusti, il cui inizio è stimato risalire ad oltre 43.000 anni fa!

Gli alberi più alti

L’altezza di un albero è un valore, rispetto al precedente, molto  più certo, per la relativa facilità con cui essa è misurabile. Alcune specie superano in scioltezza gli 80 metri, e si contendono, lottando “ramo a ramo”, questo primato; specificando meglio, almeno tre specie si sono alternate negli ultimi due secoli al comando della classifica. Classifica peraltro molto dinamica ed in evoluzione, sia per le possibile rotture di cima, con decremento di altezza, che per i “sorpassi” causati dalla crescita di soggetti più giovani, se non addirittura per la misurazione di piante mai prima misurate.
Attualmente, la classifica mondiale delle specie più alte è la seguente:

1° posto: 115,6 metri            Sequoia sempervirens         
(Redwood, Sequoia).
Questa specie di Sequoia vive a ridosso della costa occidentale degli USA, in California. (vedi post: La Farfalla sulla Luna), e può raggiungere i 2.200 anni di età. L’individuo record, battezzato con il nome di Hyperion, è stato “scoperto” nel 2006 nel Redwood National Park, ha una età intorno ai 600 anni, e la sua esatta ubicazione è mantenuta segreta. Si conoscono oltre 135 esemplari di  Sequoia sempervirens con altezza superiore ai 106 metri. Nel solo boschetto del Tall Trees Grove si contano 27 piante che raggiungono i 110 metri! Nella classifica assoluta, i primi tre posti sono saldamente in mano a questa specie.

2° posto: 101 metri            Eucalyptus regnans       
(Mountain Ash o Swamp Gum, Eucalipto)
Latifoglia della famiglia delle Myrtaceae, vive nelle zone montuose dell’Australia sud orientale, ed è una delle oltre 450 specie di Eucalipto native del continente australiano. L’albero del record, a cui è stato dato il nome di Centurion, è stato rinvenuto casualmente solo nel 2008, vicino alla città di Hobart in Tasmania, nel corso di una indagine forestale di routine. Ha una età compresa tra i 300 ed i 400 anni. La “rapidità” con cui E. regnans raggiunge queste altezze è impressionante! E’ possibile che in passato questa specie abbia annoverato gli individui più alti del pianeta, addirittura più alti delle sequoie, anche se le antiche misurazioni sono spesso sovrastimate. Il famoso Ferguson Tree, oggi non più vivo, fu misurato ufficialmente al suolo nel febbraio del 1872, ed accusava l’impressionante altezza di 133 metri, e ciò nonostante avesse la cima spezzata!  
Più affidabile la misura effettuata nel 1880 su di un albero a terra, il Thorpdale Tree nel Sud Gippsland, che risultò essere di 114,4 metri.

3° posto: 99,4 metri            Pseudotsuga menziesii     
(Coast Douglas Fir, Douglasia o Abete Americano).
L’albero record di questa specie si chiama Doerner Fir, ha una età compresa tra i 450 ed  500 anni, vive in Oregon, ed appartiene alla varietà menziesii, nativa della costa occidentale del Canada e degli Usa, laddove vegeta dal livello del mare fino ad una altitudine di 2.300 mslm. La misura dell’altezza risale al 1988. Anche per questa specie è possibile ipotizzare che in passato possa avere detenuto il primato mondiale di altezza. Si hanno infatti notizie di alcuni straordinari esemplari di douglasia, uno tagliato nel 1897, presso il Loop’s Ranch, nello stato di Washington, alto 142 metri, con un diametro alla base di circa 10 metri, ed un’età di 480 anni, ed un altro tagliato nel 1902 presso Vancouver, alto 126,5 metri. Chissà come mai, ma gli esperti moderni sono soliti dare poco credito a queste misurazioni del passato, sebbene molte di esse siano ben documentate.
Altre specie possono raggiungere ragguardevoli altezze. Tra di esse ricordiamo la Picea sitchensis (Sitka Spruce, Picea di Sitka, 96 metri), la Sequoiadendron giganteum (95 metri), e diverse specie di Eucalipto, che arrivano fino a 90 metri (Eucalyptus globulus, Eucalyptus viminalis, Eucalyptus delegatensis).
Nel vecchio continente le altezze delle specie locali si riducono drasticamente. L’albero più alto d’Italia è considerato, sebbene sia una specie esotica, l’Albero dei Tulipani (Liriodendron tulipifera) del Parco di Villa Besana, nel Comune di Sirtori (Lecco), che misura oltre 52 metri, con una circonferenza del fusto di circa 5 metri. Da segnalare poi alcuni esemplari di Abete Bianco, in Trentino ed in Abruzzo, con altezze intorno ai 50 metri.

Gli alberi con maggiore circonferenza del tronco

Per quantificare la grandezza del fusto di alberi monumentali, si ricorre alla misura della sua circonferenza o del suo diametro, ambedue presi ad una altezza convenzionale da terra di 1,3 metri.
Classifica mondiale per specie:

 1° posto: 36,2 metri (?) Taxodium mucronatum
(Ahuehuete o Sabino, Cipresso di Montezuma).
Il campione della specie si trova a Santa Maria del Tule, vicino alla città di Oaxaca, in Messico, ed è conosciuto come Arbol del Tule (Albero della palude). E’ uno degli spettacoli naturali più impressionanti che abbia visto in vita mia. Ricordo che quando scesi dall’autobus vidi un enorme albero al cui cospetto la vicina chiesetta sembrava scomparire. Ma fatti pochi passi, mi accorsi che “l’albero” era un altro, al confronto del quale era il primo a scomparire! Il tronco appare estremamente variegato, e forma numerose figure in cui la fantasia popolare ha visto cervi, leoni, pesci ed altre figure. Sulla sua circonferenza, sembra impossibile, ma si hanno numerosi dati discrepanti: da 36,2 metri di alcuni autori, ai 46 m di altri, per finire con i 58 (!) metri dichiarati sulla targa antistante. Il fusto è molto asimmetrico, con  diametro principale  di 13,6 m, e diametro minore di 9,5 m, preso in senso perpendicolare al primo. Nel 2005 misurava 35,4 m di altezza; la sua età è stimata intorno ai 2.000 anni. Sul finire del secolo scorso l’Arbol del Tule ha attraversato una grave crisi vegetativa, che fortunatamente sembra avere superato.

Arbol del Tule  Oaxaca, Messico. Foto di Jubilo Haku.

2° posto: 32,8 metri            Sequoiadendron giganteum
Il primato spetta al “General Grant Tree”, una Sequoia di oltre 1.500 anni, che vegeta arzillamente nel Kings Canyon National Park, in California. E’ anche il secondo albero più grande della Terra, considerando il volume complessivo della pianta, è alto 81,5 m, con un diametro massimo alla base di 12,3 m. Nel 1926 è stato proclamato “Albero di Natale della Nazione”, e nel 1956 dichiarato “Santuario Nazionale”, in memoria dei Caduti in guerra. Nella classifica assoluta, anche il terzo posto è detenuto da una Sequoia Gigante (il General Sherman)

3° posto: 25 metri            Sequoia sempervirens
Conosciuta con il nome di “Lost Monarch”, è una Sequoia che vive nel Jedediah Smith Redwoods State Park, nella California settentrionale e raggiunge la rispettabile altezza di 98 metri, con un diametro minimo di 7,9 m. E’ stata “scoperta” nel 1998.
Tra le specie che possono avere notevoli dimensioni del tronco è da ricordare il Baobab (Adansonia digitata) ed alcuni eucalipti.
In Italia, è uno dei fusti del Castagno dei Cento Cavalli che, con i suoi 22 m di circonferenza, detiene il record nazionale.

Gli alberi più grandi in volume
Il volume di un albero in piedi, espresso in metri cubi e riferito alla sua parte legnosa, è sempre un dato stimato, visto che si ottiene applicando formule più o meno empiriche.
La classifica per specie:

1° posto: 1.487 m3            Sequoiadendron giganteum
L’albero più grande del pianeta è il Generale Sherman, una Sequoia gigante del Sequoia National Park, in California. Immaginando di trasformare il suo legname in tavole di un centimetro di spessore, ce ne sarebbe di che coprire una superficie di quasi 150.000 metri quadrati! La carta d’identità di questo gigante riporta dati veramente impressionanti:
Età stimata:  1.900 / 2.500 anni
Peso stimato del tronco: 1.256 tonnellate
Altezza totale:  83,8 m
Circonferenza al suolo:   31,3 m
Diametro max alla base:  11,1 m
Diametro a 18 m dal suolo:  5,3 m
Diametro a 55 m dal suolo:  4,3 m
Diametro del ramo più grosso: 2,1 m
Volume del tronco:  1.486,6 metri cubi
Nella classifica assoluta, la Giant Sequoia occupa i primi tre posti (al secondo il General Grant, al terzo il Grizzly , nel Yosemite National Park).

Il "piede" del General Sherman. Sequoia National Park, California
2° posto: 1.203 m3            Sequoia sempervirens
Si tratta del già citato Lost Monarch.

3° posto: 750 m3            Taxodium mucronatum
Il terzo posto è detenuto dall’Arbol del Tule.

In altra pagina: Appendice. La misurazione degli Alberi (clicca sotto)


Appendice: La misurazione degli alberi.
Le misurazioni di età, diametro e/o circonferenza ed altezza non sono riservate solo agli alberi monumentali, laddove ne divengono elementi qualificanti e descrittivi, ma è pratica corrente nei boschi sottoposti a razionale gestione, come parametri rilevati nel corso di inventari che divengono la base per programmare utilizzazioni ed interventi. La disciplina delle Scienze Forestali che si occupa della misurazione degli alberi si chiama Dendrometria.

La misura dell’età
L’età di un albero può essere conosciuta con precisione solamente per individui comunque a terra, e quindi morti. Si può procedere sia al conteggio degli anelli su una sezione del fusto il più possibile vicina a terra (ogni anello rappresenta un anno di vita), che alla datazione della parte centrale del fusto con il 14C, isotopo radioattivo del carbonio. Per quelle piante che con il passare dei secoli hanno la tendenza a svuotare la porzione centrale del fusto (come il Castagno, il Tasso e l’Olivo), la datazione risulta realisticamente impossibile.
Per determinare l’età di un albero in piedi, si ricorre ad una apposita trivella, dotata di un’anima estraibile: viene avvitata al tronco, cercando di raggiungere il suo centro, e l’anima permette l’estrazione di una carota cilindrica, su cui si contano gli anelli. Come si capisce, il metodo incontra un limite insuperabile nel caso di alberi molto grossi, o dal tronco irregolare, e nel caso di specie in cui gli anelli sono di difficile discernimento, ed è infatti riservato ai normali inventari forestali, che interessano boschi relativamente giovani. Per la stima dell’età di alberi plurisecolari si ricorre spesso alla comparazione delle dimensioni dell’albero indagato, con quelle di un campione di alberi di età nota. E’ questo però un metodo alquanto aleatorio, visto che due alberi della stessa specie ed età, cresciuti a poche decine di metri di distanza, possono avere dimensioni notevolmente differenti. Non resta quindi che affidarsi alla fantasia!

La misura dell’altezza
L’altezza di una pianta atterrata può essere comodamente e precisamente misurata anche con una semplice rotella metrica. Per l’altezza di una pianta in piedi, si ricorre ad appositi strumenti che misurano la distanza dell’operatore dalla pianta, e gli angoli formati dalla linea orizzontale operatore-pianta, rispettivamente con la linea obliqua operatore-cima dell’albero, ed operatore-base dell’albero. Applicando opportune formule trigonometriche, funzione che gli strumenti moderni svolgono in automatico, si perviene a determinare con sufficiente precisione l’altezza della pianta. I migliori strumenti attuali utilizzano la tecnologia laser; in passato venivano utilizzati strumenti topografici come il teodolite, od appositi strumenti forestali chiamati ipsometri. Condizione necessaria per l’uso di questi strumenti è la visibilità certa della punta dell’albero, cosa tutt’altro che garantita in bosco chiuso, e del tutto negata per piante molto alte. Nel caso di alberi monumentali, si può sempre ricorrere alla misurazione diretta con rotella. Basta arrampicarsi fino in cima!

La misura di diametro e circonferenza
La misura del diametro del tronco nelle correnti indagini forestali utilizza uno strumento chiamato cavalletto dendrometrico, una sorta di grosso calibro, graduato in centimetri. Per alberi con diametro superiore a 100 / 120 cm si ricorre alla misura della circonferenza con rotella metrica flessibile, ed eventualmente il diametro si ricava con formula matematica. Per convenzione sia il diametro che la circonferenza si misurano ad una altezza da terra di 130 centimetri (diametro a petto d’uomo = DAP); nei terreni in pendio, la misura va presa a monte della pianta. Una unità di misura tradizionale per definire la grandezza di un tronco è quella del numero di persone con le braccia aperte, necessarie per abbracciarlo.

La misura del volume
Il volume di una pianta viene espresso in metri cubi, ed è un dato fondamentale ai fini inventariali e gestionali. Si può misurare il volume totale di una pianta, compresi i rami, il volume del solo tronco, od il volume del legno utilizzabile (pianta senza rami, punta e corteccia). Il volume di una pianta in piedi viene determinato indirettamente, partendo dalle misure di diametro ed altezza, ed applicando formule matematiche più o meno empiriche: si tratta comunque di una stima, che può essere più o meno attendibile. Su una pianta a terra si può ricorrere ad una cubatura per sezioni ( si "affetta" il tronco in parti lunghe un metro, di cui si misurano il diametro alla base ed in testa, e si applica una formula), che restituisce un dato più preciso che nel caso precedente. Per le principali specie di interesse selvicolturale esistono poi delle tavole di cubatura, che indicano il volume di una pianta in relazione al suo solo diametro, oppure al suo diametro ed altezza, ed applicabili anche alle piante in piedi. Queste tavole, che hanno sempre validità geografica circoscritta ad aree limitate, come una foresta od una regione, sono elaborate statisticamente, a partire da un gran numero di alberi modello, che vengono abbattuti e di cui viene misurato il volume.

4 commenti:

  1. gli alberi sono la cosa che amo di più a questo mondo

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    1. È così anche per me ^^
      Rappresentano la radice della vita, sono la dimostrazione che si può vivere senza togliere la vita a nessuno. Creano vita da ciò che non lo è e danno inizio a un ciclo infinito di rinascita e rigenerazione.
      Le piante ci insegnano con il silenzio e lo scorrere del tempo il vero significato della vita.

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  2. Salve,
    esiste una classifica di dimensioni, area coperta da rami e fogliame, o che ne so io divisa per tipo di albero??
    Qualcuno mi saprebbe indicare come reperirla??
    Grazie
    Saluti
    Fabio

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