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Oriali, la condanna? devo tutto a Franco Baldini

Gabriele Oriali, dirigente dell’inter torna a parlare della sua condanna in relazione al falso passaporto di Recoba in una intervista al quotidiano La Stampa.
Oriali patteggiò una condanna a sei mesi di reclusione per i reati di concorso in falso e ricettazione in relazione al falso passaporto dell’allora giocatore dell’Inter Alvaro Recoba e per la patente, sempre intestata a Recoba, che risultò essere falsa ed essere stata rubata negli uffici della Motorizzazione civile di Latina.

Nell’intervista Oriali tira in ballo l’ex dirigente della a.s. Roma Franco Baldini che, a dire di Oriali, gli avrebbe detto che le carte erano in regola salvo poi lasciarlo solo

Passaportopoli, dossier Recoba: in che misura la condanna a sei mesi di reclusione e il relativo patteggiamento l’hanno segnata?

«È una grave macchia, lo so, ma ha presente il signore che compare sempre al fianco di Fabio Capello? Sì, Franco Baldini. Ecco, devo tutto a lui. Mi disse che c’era questa possibilità eccetera eccetera, e che le carte erano in regola. Salvo poi lasciarmi nella cacca».

Oriali conclude poi l’intervista rivelando di essere Juventino-fin-da-bambino

Per chi tifava, da ragazzo?

«Per la Juventus».

Anche la roma fu al centro di indagini, e processi, sia sportivi che penali per presunti passaporti falsi di alcuni suoi giocatori.
È il famoso scandalo chiamato “passaportopoli“.

I processi sportivi si chiusero con pene molto miti, l’Inter fu condannata a pagare una multa di 2 miliardi di lire, la roma una multa di 1.5 miliardi di lire, il Milan una multa di 1 miliardo di lire. Inoltre furono squalificati i giocatori. Tra questi Alvaro Recoba, dell’Inter, squalificato per 1 anno. Fábio Júnior, Gustavo Bartelt, giocatori della Roma, anch’essi squalificati per 1 anno, e Dida (Milan) squalificato per 1 anno.

Squalificati anche i dirigenti. Un anno di squalifica a Gabriele Oriali, dirigente dell’Inter, 9 mesi di squalifica a Franco Baldini, dirigente della Roma.

A gennaio 2010 delle altre rivelazioni avevano coinvolto l’ex dirigente romanista Franco Baldini. Queste riguardavano “Calciopoli”.
In particolare si trattava di una intercettazione telefonica Tra l’allora vicepresidente della FIGC Innocenzo Mazzini e Franco Baldini.
Questa intercettazione non era stata inserita dall’accusa (Procura di Napoli e Carabinieri di Roma) negli atti del processo in corso a Napoli.
Nell’intercettazione, risalente al 2005, Baldini chiede a Innocenzo Mazzini di segnalare a Luciano Moggi Renzo Castagnini, suo amico, affinché fosse assunto dall’Arezzo Calcio, e gli indica la “ricompensa” per questo favore

“Forse se ti comporti bene, quando farò il ribaltone e tanto lo farò perché io vivo per quello, fare il ribaltone e buttare tutti di sotto dalla poltrona, io ti salverò. Forse”

e ancora

“Io mi sono sempre guardato bene dal fare il tuo nome. Ho parlato di Carraro, Galliani, Giraudo. Non t’ho mai nominato.”

Un anno circa dopo questa telefonata in cui Baldini rivelava di voler fare “il ribaltone” scoppia Farsopoli.

Nel corso di una udienza del processo GEA Luciano Moggi ha parlato, in una dichiarazione spontanea, ha parlato di Franco Baldini e di Attilio Auricchio, il maggiore dei Carabinieri di Roma che ha svolto le indagini per conto della Procura di Napoli, e ancora prima le indagini sulle false fidejussioni presentare dalla Roma per iscriversi al campionato (in quelle indagini la Roma fu considerata “parte lesa”)

“Il maggiore Attilio Auricchio dei carabinieri e Franco Baldini (ex ds della Roma) si dovrebbero vergognare. Dalle testimonianze di questi due la vicenda appare come una cosa macchina e predisposta. Non prove ma chiacchere”.

“Quando da me veniva qualcuno, come l’ex ds del Siena Nelson Ricci e mi diceva che Baldini gli aveva chiesto di testimoniare, a Roma, contro di noi, non gli davo peso. Ho considerato quelle delle chiacchere, cose a cui non dare peso”.

e ancora

“Il maggiore Auricchio e Baldini si conoscevano benissimo”

“Per più di un mese i due si sono visti, facevano riunioni segrete, Auricchio gli disse di fare una denuncia contro di me”

“La vicenda appare come una cosa macchinata e predisposta”

  1. Vvendetta
    9 aprile 2010 alle 19:50

    Moggi ormai fai solo ridere!

    • altraverita
      9 aprile 2010 alle 20:13

      In effetti ha fatto tornare il buonumore a diverse persone rendendo pubbliche queste intercettazioni. E ha reso anche un ottimo servizio allo sport italiano. Se non fosse stato per Moggi, e per i suoi collaboratori, non avremmo mai saputo che certi dirigenti avevano molta confidenza con i designatori o che c’era qualche dirigente che telefonava a qualche arbitro in attività.
      Ci saremmo aspettati questo genere di rivelazioni dalla giustizia sportiva o da quella ordinaria. Purtroppo però, per motivi ancora oggi sconosciuti, queste intercettazioni non sono mai state rese pubbliche e non sono state prese in considerazione.

  2. 12 agosto 2010 alle 14:06

    Franco Baldini, da l`impressione di essere come quell`individuo, che riesce sempre ad uscire da un nido di vipere profumando di essenza floreale. Coinvolto in vicende e vicenducce che alla fine non lo toccano, e` sempre seduto su quel taxi che lo conduce alla piu vicina agenzia bancaria per riassestare il suo pingue ( Bank account). Grazie a Capello adesso, riesce anche a confondere gli Inglesi, che disperatamente lo usano da traduttore, perche` Fabio sta` finalizzando le sue lezioni di Italiano prima di poter intraprendere l`Insegnamento della lingua Inglese. Che il mondo stia cambiando per il peggio e` evidente, cominciai ad accorgermene quando nacqui a Roma nel lontano 1945.

    Cordialmente, Michele Castorina

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