Despar, è sempre più Carrefour

La Carrefour, società francese della grande distribuzione, potrebbe rilevare tutti i 37 punti vendita gestiti dalla “2C Spa”. Già ora presenti sugli scaffali i prodotti transalpini. Da gennaio il marchio Carrefour potrebbe addirittura sostituire quello Despar sulle insegne dei supermercati. Tutto resta subordinato alla decisione del curatore fallimentare…
S’infittiscono sempre più le voci di un potenziale interessamento della francese Carrefour ai punti vendita Despar. Stando alle indiscrezioni degli ultimi tempi, la catena della grande distribuzione transalpina potrebbe rilevare tutti i 37 punti vendita gestiti dalla “2C spa” di Rosario Catone e Carlo Caputo.
Gli imprenditori casertani, firmatari del fitto di Cavamarket e Gds, attualmente stanno continuando nell’inventario della merce in alcuni punti vendita, come in quello cavese di Corso Mazzini ed in altri due nel Cilento. E ciò sempre nell’attesa della ratifica dell’accordo da parte del curatore fallimentare Giovanni Alari.
La sentenza, attesa per i prossimi mesi, potrà convalidare o meno l’operazione siglata dal duo casertano, che ha determinato il ritorno al lavoro per circa 700 dipendenti del gruppo. Ma nello stesso tempo potrebbe segnare l’avvento definitivo della Carrefour nei nuovi punti vendita regionali.
Al momento si parla di un’intesa tra il tandem casertano e la società francese, che permetterebbe alla stessa di fornire ai supermercati della “2C” presenti in Campania i propri prodotti, molti dei quali già ora presenti sugli scaffali. Per gennaio invece, stando sempre ai mormorii, il marchio Carrefour potrebbe essere addirittura esposto in luogo di quello Despar sulle insegne dei supermercati.
Una prima conferma arriva, intanto, dalla responsabile provinciale dell’Uil, Nadia Sabato. Secondo la sindacalista esperta nel settore commercio, l’introduzione dei prodotti Carrefour negli scaffali sarebbe propedeutica all’apposizione del marchio sull’insegna. I mesi che separano dal verdetto del curatore, infatti, potrebbero essere utili per testare il riscontro della società d’Oltralpe con l’utenza metelliana.

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