venerdì 10 aprile 2009

Preghiere per le anime del Purgatorio

Questa devozione, che si trovò in una cappella di Polonia sopra tabella è stata approvata da Innocenzio XI, il quale concesse la liberazione di quindici anime del Purgatorio ogni volta che si reciterà. Lo stesso fu confermata da Clemente III. La stessa liberazione (di quindici anime del Purgatorio) ogni volta che si reciterà questa orazione, fu confermata da benedetto XIV con indulgenza plenaria. La stessa concessione fu confermata da Pio IX con l'aggiunta di altri 100 giorni d'indulgenza.

SENTIMENTI DI MARIA SANTISSIMA ADDOLORATA

quando ricevette nelle braccia il Suo diletto Figlio.

O fonte inesausta di verità, come Ti sei disseccato!

O saggio dottor degli uomini, come t'e ne stai taciturno!

O splendore di eterna luce, come Ti estinto!

O verace amore, come mai la tua bella faccia è divenuta deforme!

O altissima divinità, come Ti fai vedere a me in tanta po­vertà.

O amore del mio cuore, quanto è grande la Tua bontà!

O delizia eterna del mio cuo­re, quanto eccessivi e moltepli­ci sono stati i Tuoi dolori!

Signor mio Gesù Cristo, che hai comune col Padre e con lo Spinto Santo una sola e mede­sima natura,

abbi pietà di ogni creatura e principalmente del­le anime del Purgatorio! Così sia.

Cinque Credo, una S alve Regi­ na ed un Pater Ave e Gloria secondo la intenzione del Som­mo Pontefice ed un Eterno riposo .

Recitata 33 volte il Venerdì santo,libera 33 anime dal Purgatorio.Recitata 50 volte ogni venerdì ne libera 5 .Venne confermata dai Papi:Adrianoi VI, Gregorio XIII, e Paolo VI.

Ti adoro o Croce Santa,che fosti ornata del Corpo Sacratissimo del mio Signore,
coperta e tinta del suo Preziosissimo Sangue.
Ti adoro,mio Dio,posto in croce per me.
Ti adoro,o Croce Santa,per amore di Colui che è il mio Signore
.Amen.


Nostro Signore Gesù Cristo disse a Santa Geltrude la Grande che la seguente preghiera libererebbe mille anime dal Purgatorio ogni volta che venga detta con amore.

La preghiera è stata poi estesa anche ai peccatori viventi.


Eterno Padre, io offro il Preziosissimo Sangue del Tuo Divin Figlio, Gesù, in unione con le Messe dette in tutto il mondo, oggi, per tutte le Anime sante del Purgatorio per i peccatori di ogni luogo, per i peccatori della Chiesa universale, quelli della mia casa e dentro la mia famiglia. Amen

PREGHIERA INSEGNATA DALLA MADONNA

PER LIBERARE LE ANIME DAL PURGATORIO


Maria Vergine rivelò alla veggente polacca Anna di Ohlau questa grande promessa: “Chi prega con riverenza ed amore questa giaculatoria, può liberare mille anime dal Purgatorio”.



Santa Madre di Dio, Corredentrice del mondo, prega per noi

PREGHIERA DETTATA DA GESU’ A S. MATILDE PER I DEFUNTI

Padre nostro che sei nei cieli: Ti chiediamo umilmente,o misericordioso ed eterno padre,di perdonare le anime che soffrono accolte da te stesso come figli tuoi, che in vita ti respinsero, non ti amarono e non ti onorarono sufficientemente. In riparazione e per penitenza, ti offriamo tutto l’amore e gli atti divini del tuo amatissimo Figlio, Gesù Cristo nostro Signore.


Sia santificato il tuo nome:Ti chiediamo umilmente,o misericordioso ed Eterno Padre,di perdonare le anime penanti che non glorificarono il tuo nome,che lo pronunciarono indegnamente od invano. In riparazione e per penitenza,ti offriamo tutti i discorsi con il tuo amatissimo figlio, nostro Signore Gesù Cristo,ti onorò mentre era su questa terra.


Venga il tuo regno:Ti chiediamo umilmente,o misericordioso ed Eterno Padre,di perdonare le anime penanti che non si occuparono del tuo regno con amore vivissimo e desiderio intenso,ma si impegnarono, invece,per procacciarsi ricchezze su questa terra. In riparazione e per penitenza,ti offriamo la grande Offerta che fece il tuo amatissimo figlio,nostro Signore Gesù Cristo,perché tutte queste anime possano raccogliersi nel tuo regno


Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra:Ti chiediamo umilmente,o misericordioso ed Eterno Padre,di perdonare le anime penanti che non fecero la tua volontà,ma assecondarono la propria.In riparazione e per penitenza,ti offriamo il Sacro Cuore di tuo Figlio,nostro Signore Gesù Cristo e la sua totale adesione alla tua volontà.


Dacci oggi il nostro pane quotidiano,e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,e non ci indurre in tentazione: ti chiediamo umilmente o misericordioso ed Eterno Padre,di perdonare le anime penanti che non opposero alcuna resistenza alle grosse tentazioni,cadendo vittime del male e della distruzione. In riparazione e per penitenza,ti offriamo l’ubbidienza,l’agire instancabile, le indicibili sofferenze e la morte del tuo amatissimo figlio,nostro Signore Gesù Cristo.



Ma liberaci dal male: ti chiediamo umilmente o misericordioso ed Eterno Padre, di perdonare le anime penanti e di condurle insieme alle nostre anime,per i meriti del tuo amatissimo Figlio,nostro Signore Gesù Cristo,nel regno della tua Santità,regno tuo ,o Santo dei Santi,Amen


ATTO EROICO DI CARITA’

(ossia offerta di tutte le opere satisfattorie e di tutti i suffragi a favore delle Anime Purganti.)


Questo Atto eroico di carità a vantaggio delle Anime del Purgatorio consiste in una spontanea offerta, che fa il fedele a Sua Di­vina Maestà, di tutte le sue opere soddisfat­torie (riparazione di offesa, danno o similari…) in vita, e di tutti i suffragi che può egli avere dopo morte, a vantaggio delle sante Ani­me del Purgatorio.

Fu questo Atto approvato dal sommo Pon­tefice Gregorio XV, quando, con sua Bolla Pa­storis Aeterni, approvò l'istituto del Consorzio dei Fratelli, fondato dal Ven. P. Domenico di Gesù Maria, Carmelitano Scalzo, in cui, tra gli altri pii esercizi a pro dei defunti, vi è quello di offrire e consacrare a loro suffragio la parte satisfattoria delle proprie opere. In séguito, questa pia pratica venne diffusa con ammira­bile successo dal Padre D. Giuseppe Gaspare Oliden Teatino, il quale suggerì inoltre di ri­mettere nelle mani della Santissima Vergine queste opere e suffragi, aflînchè ne sia la di­stributrice a favore di quelle sante Anime che Ella vuole più presto liberare dalle pene del Purgatorio. Con tale offerta per altro non si cede che il frutto speciale e personale di cia­scuno, talché ai Sacerdoti non viene impedito di applicare la Santa Messa secondo la inten­zione di quelli che loro diedero l'elemosina; né ai fedeli vien tolta la libertà di potere offrire, quando vogliono, le loro opere buone al Si­gnore per qualche fine speciale; ad esempio, per impetrare grazie o rendere grazie per fa­vori ottenuti.

Questo Atto eroico di carità fu arricchito di molti favori, con Decreto del 23 agosto 1728, dal Sommo Pontefice Benedetto XIII, confer­mati poi da Papa Pio VII il 12 dicembre 1788; i quali favori furono quindi dal Sommo Pon­tefice Pio IX, con Decreto della Sacra Con­gregazione delle Indulgenze del 10 settembre 1852, specificati nel modo seguente:


I. I Sacerdoti che avranno fatto la detta offerta potranno godere, in tutti i giorni, l'in­dulto dell'Altare privilegiato personale.


II. Tutti i fedeli che avranno fatto la stessa offerta possono lucrare:

Indulgenza Plenaria applicabile solamente ai Defunti ìn qualunque giorno facciano la Santa Comunione, purchè visitino una Chiesa o pubblico Oratorio, ed ivi preghino per qual­che spazio di tempo secondo la intenzione del Sommo Pontefice.


III. Similmente potranno lucrare Indulgenza Plenaria tutti i lunedì dell'anno ascoltando la Santa Messa in suffragio delle Anime del Purgatorio, ed adempiendo le altre condizioni summenzionate.


IV. Tutte le Indulgenze che sono concesse o che si concederanno in appresso, le quali si lucrano dai fedeli che hanno fatto questa offerta, possono applicarsi alle Anime del Pur­gatorio.


Finalmente lo stesso Sommo Pontefice Pio IX, avendo in vista quei giovanetti che ancora

non si comunicano, e così pure gl'infermí, i cronici, i vecchi, i contadini, i carcerati ed altre persone che non possono comunicarsi, o non possono ascoltare la Santa Messa nel lu­nedì, concesse che sia valevole quella che ascol­teranno nella Domenica: e per quei fedeli che ancora non si comunicano, o sono impediti di potersi comunicare, ha rimesso all'arbitrio dei rispettivi Ordinari di autorizzare i confessori per la commutazione delle opere.

Si avverte infine che, sebbene questo Atto eroico di carità venga indicato, in alcuni fo­glietti stampati, col nome di Voto eroico di ca­rità, e venga nei medesimi espressa anche una formula di tale offerta, pure non si intende questo voto fatto in modo che obblighi sotto peccato; come pure non è necessario di pro­nunziare l'indicata formula o un'altra qual­siasi, bastando l'obbligazione fatta col cuore per essere partecipi delle indicate Indulgenze e privilegi.


FORMULA PER L'ATTO EROICO.

Io N. N., in unione ai meriti di Gesù e di Maria, depongo nelle mani di Maria santissima e vi offro, mio Dio, per le Ani­me del Purgatorio, la parte satisfattoria di tutte le buone opere che farò nel corso di mia vita, e che altri potrà applicare per me in vita e dopo morte. E ciò per vostra maggior gloria, per imitare l'esempio vo­stro, o Gesù mio, che tutto Voi deste per le anime; e per accrescere in Cielo il nu­mero dei vostri adoratori eterni e dei glo­rificatori della Madre vostra, che interce­dano per me.

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