Il Mio Cammino
Prof. Angelo Cutaia

Ciò che mi spinse ad accostarmi alla pratica di un sistema per la Difesa Personale, fu proprio il volere rendere un pochino più sicura la mia vita, ma soprattutto quella di chi mi stava accanto.

Il mito del grande BRUCE LEE, forse fu in parte uno spunto, poi la voglia di scaricare il nervosismo del dopo lavoro, e poi non per ultimo, passare una parte della giornata in palestra, che comunque è sempre un ambiente sano e pulito.

Sicuramente, un po una miscellanea di tutti questi elementi, hanno fatto si che inziassi il cammino che oggi mi ha portato ad essere un appagato ed entusiasto "praticante marzialista".

Nel 1994 un amico mi disse che ad Agrigento si tenevano due “nuove” discipline, il Jeet Kune Do e la Muay Thai.

Tra l`altro il J.K.D. non lo avevo trovato in nessuna parte della Sicilia nei miei "viaggi" studio.

Così decisi di vedere e provare iniziando con il J.K.D. e le Arti Filippine ( la cosa che mi entusiasmò, fu il fatto che si studiava una pratica realistica a mani nude e nell` insieme Bastone e  Coltello), conobbi così un istruttore dell`allora "STREET FIGHTING SISTEMS - P.F.S. Italia"  del M° Maik Faraone, e provando una lezione, ne rimasi appunto affascinato.

( Oggi, io spero sempre di saper affascinare,- come a suo tempo essa seppe affascinarmi -, chi si accosta a me, per conoscere l`arte che divulgo ).

Comunque, dopo pochi mesi, provai anche la Muay Thai, introdotta dall`Amico e Istruttore Tirone Salvatore [ Allievo e Certificato all`inizio dal M° Marco De Cesaris e poi dal M° Carlo Ippolito ] ed in seguito - Diplomato al Muay Thai Bankog Institute -, che mi lasciò entusiasta, e così iniziai un percorso parallelo, avevo trovato quello che cercavo: un coinvolgimento psico-spirituale, un sapore inebriante ad ogni lezione.

Le sensazioni che provo quando mi alleno o insegno sono "indescrivibili", e si percepiscono dalla soddisfazione fisica che ne scaturisce, dettata dall`allenamento nella parte Ginnico Funzionale, e poi dalla parte Tecnico Tattica Combattiva, e da un elemento indispensabile, la Posturologia.

Questa sensazione è data sicuramente dalla dimensione che in questa disciplina ho trovato ( e che noto nei miei allievi più dediti ), un coinvolgimento fisico per la realisticità delle tecniche e delle metodiche, una soddisfazione per la praticità nell`attuarli durante l`allenamento, nella "Loro" concatenazione cinetica e motoria; la consapevolezza di un armamentario bellico devastante e letale.
Ma non da meno e nella stessa misura, un benessere psichico dato dalle sensazioni percepite durante gli esercizi di postura e sensibilità e, che se ben " allenati " riescono a dare assoluta tranquillità e serenità.

Il lato spirituale di questa metodologia è la conoscenza di se stessi, dei propri equilibri, del proprio corpo, ma soprattutto, la conoscenza di quello che - in un reale bisogno d`aiuto da parte di noi stessi - vogliamo diventare.

Oggi, è ancora, questo  ciò che spinge la mia curiosità di allievo praticante.

La passione per "l`insegnamento", nasce da una reale conoscenza diretta e "lavorativa" di cosa è l`atto dello "scontro", di cosa si prova a non sapersi destreggiare in una situazione "delicata", di cosa può essere Sopravvalutare, o Sottovalutare l`aggressore, che agisce per IGNORANZA e STUPIDITA`.
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