Benjamin Spock, corruttore di giovani

marzo 30, 2008

Alberto Ronchey scrive sul Corriere:

Teorico e propagatore della pedagogia permissiva fu nel 1946 il celebre Benjamin Spock, scomparso nel 1998 dopo aver ammesso che la sua dottrina era sbagliata. Ma quella dottrina è ancora impressa nell’immaginario delle burocrazie ministeriali, forse perché appare spregiudicata e ideologicamente generosa. In Italia, dopo tante riforme della scuola millantatorie o arbitrarie, il ministero dell’Istruzione dovrebbe almeno riabilitare poche parole a lungo dimenticate o ripudiate: «In piedi, prego, quando entra l’insegnante». [1]

La banalizzazione delle teorie di Benjamin Spock – in questo caso seguita da uno stucchevole elogio degli antiqui mores – non è certo una novità. Autore del rivoluzionario “The Common Sense Book of Baby and Child Care”, long-seller pubblicato la prima volta nel 1946, il Dr. Spock è stato accusato di aver promosso una sistema pedagogico basato sulla permissività e di aver causato danni ad almeno 3 generazioni.
Aggiornato dallo stesso Spock seguendo l’evoluzione della scienza medica e delle trasformazioni sociali, il più venduto manuale pedagogico del XX secolo da consigli pratici ai genitori. Con il motto “Trust yourself. You know more than you think you do“, Spock li invita a seguire il loro istinto più che metodi educativi codificati, a dare ai figli rispetto e amore, a non utilizzare punizioni corporali, a nutrire i bambini quando dimostrano di essere affamati e non in base a orari pianificati, a stimolarne la creatività e a lasciar loro sviluppare personalità e inclinazioni in maniera autonoma, senza reprimere le espressioni fisiche di affetto – considerate invece dannose dallo psicologo comportamentista John B. Watson, le cui teorie erano in voga tra i pediatri prima del baby boom del secondo dopoguerra.

Anche se molti aspetti del metodo vennero criticati, non è difficile dimostrare che la stigmatizzazione del pediatra ha radici politiche più che scientifiche. Socialista convinto, Spock riteneva che l’impegno politico fosse un dovere di ogni genitore e partecipò attivamente a molte azioni di disobbedienza civile contro la i test nucleari e contro la politica estera statunitense e fondò un partito di sinistra [6]. A causa del suo coinvolgimento nella contestazione studentesca contro la guerra del Vietnam, costellato da numerosi arresti (soprattutto per aver “invitato i giovani ad evitare il servizio militare”), Spock finì sotto il fuoco dei media conservatori. Nei suoi famosi sermoni a New York, il Reverendo Norman Vincent Peale coniò l’epiteto “father of permissiveness” e accusò il pediatra della mancanza di patriottismo, responsabilità e disciplina dei giovani dimostranti. La pedagogia di Spock si poteva sintetizzare secondo Peale con ”Feed ‘em whenever they want, never let them cry, satisfy their every desire.” [2] Pochi anni dopo era opinione diffusa nel milieu conservatore che Spock fosse l’architetto e il padre ispiratore della contestazione sessantottina. Per ragioni facili da intuire, le vendite del Common Sense Book calarono significativamente.

L’idea che i figli dei fiori, gli scrittori beat e i gruppi universitari maoisti fossero il prodotto del metodo Spock è parziale e grottescamente semplicistica. Il pediatra non negò che molti genitori potessero aver applicato in maniera distorta i suoi consigli, educando in maniera lassista e influenzando negativamente le personalità dei propri figli, e nemmeno che il suo lavoro potesse aver contribuito all’inclinazione anti-autoritaria di chi aveva 20 anni negli anni ’60:

”Maybe my book helped a generation not to be intimidated by adulthood. When I was young, I was always made to assume that I was wrong. Now young people think they might be right and stand up to authority.” [2]

Le accuse di “permissivismo” presero però Spock di sorpresa, perchè il suo metodo sottolineava l’importanza della responsabilità e autorità genitoriale:

Parents have to be responsible for their children, not only their safety but the building of their character… they have to give their children guidance constantly. [5]

Good-hearted parents who aren’t afraid to be firm when it is necessary can get good results with either moderate strictness or moderate permissiveness. On the other hand, a strictness that comes from harsh feelings or a permissiveness that is timid or vacillating can each lead to poor results. [3]

Molti scienziati sostennero Spock. Marvin Drellich, professore di psichiatria al New York Medical College, disse: “Some physicians who have called him excessively permissive just didn’t understand and gave his understanding approach to child rearing a negative label. He was blamed for the radical behavior of the youth in the ’60s. But that didn’t emerge from Spock’s teachings. It was far more a reflection of the social and political climate.” [2] Le critiche furono però piuttosto efficaci e lo accompagnarono per il resto della sua vita:

Many parents have since [dai sermoni di Peale, ndr] stopped me on the street or in airports to thank me for helping them to raise fine children, and they’ve often added, “I don’t see any instant gratification in Baby and Child Care” I answer that they’re right–I’ve always advised parents to give their children firm, clear leadership and to ask for cooperation and politeness in return. On the other hand I’ve also received letters from conservative mothers saying, in effect, “Thank God I’ve never used your horrible book. That’s why my children take baths, wear clean clothes and get good grades in school.” [7]

È interessante come alcune leggende metropolitane siano ancora citate dai detrattori di Spock:

* “Il metodo Spock non funzionava: uno dei suoi figli si suicidò. Le persone educate col suo metodo sono infelici.In realtà a suicidarsi fu suo nipote Peter nel 1983. Inutile aggiungere che, al di là di chi si fosse effettivamente suicidato, citare una tragedia familiare per criticare una teoria non funziona dal punto di vista epistemologico (ed è anche un po’ squallido). Vista la complessità della materia non credo abbia senso cercare una relazione deterministica tra la felicità di un individuo e il manuale che i genitori hanno seguito per educarlo; tanto per la cronaca si tolse la vita anche il figlio dello psichiatra John B. Watson, sostenitore di un metodo pedagogico autoritario opposto a quello di Spock (da Snopes).

* “Alla fine della sua carriera Spock si pentì e affermò che il suo metodo era errato.” Spock aggiornò e moderò a più riprese molte delle sue vedute, spinto anche dal fraintendimento sulla questione del permissivismo. Che piaccia o meno, Spock mantenne però il suo approccio anti-autoritario, in pediatria come in politica: nella sua ultima intervista, rilasciata nel ’94 poco prima della sua morte, il medico novantaduenne ribadì che l’educazione deve gravitare attorno all’amore genitoriale, alla solidarietà, alla collaborazione e ad una spiritualità quotidiana “demistificata”, limitando così l’influenza negativa del materialismo e della competizione individualistica. [4]

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Note:

[1] Il telecomizio elettorale, Corriere della Sera, 2008

[2] Benjamin Spock, World’s Pediatrician, Dies at 94, New York Times, 1994

[3] Famed pediatrician Dr. Spock dies at age 94, Cnn, 1994

[4] “I’ve heard fathers say to their sons, “You’re in the world to get ahead, kid,” I want to demystify the idea of spirituality by showing that it comes down to specifics like helping your parents at home, or imagining how you can grow up to be a helpful person to the world, rather than focusing on making a big pile of dough, or acheiving some position in a company.” Dr. Spock’s Last Interview, Parents’ Press, 1994

[5] Dr. Benjamin Spock, Ryan Michael Dinkgrave

[6] Interrogato dall’FBI, Spock dichiarò: “I was never vehemently anticommunist, I was never procommunist, but I thought that the American hysteria about communism was unfounded and harmful to our foreign and domestic policies.” Nel 1971 venne arrestato con Chomsky. [5]

[7] Rebuilding American Family Values: A Better World for Our Children, Benjamin Spock, 1994

4 Risposte to “Benjamin Spock, corruttore di giovani”

  1. Caminadella Says:

    Articolo molto interessante. Una conferma che a volte è meglio leggere i blog che i giornali.


  2. abbiamo una figlia cresciuta da pediatra convinta del metodo Spock quindi in piena liberta e permissivita che oggi a 36 anni è indubbiamente infelice e insicura e noi genitori non sappiamo come aiutarla

  3. Amaidi Says:

    Beh, non sono un pediatra. Ma conosco molte persone cresciute con metodi autoritari che sono infelici e insicure. Non era mia intenzione fare un apologia di Spock, intendevo solo dire che si può accusare Cristo dei peccati della Chiesa.

  4. Raffaella Says:

    Sono incappata casualmente nell’articolo cercando di capire se fosse vero che Spock (come sostiene mio padre) avesse davvero o meno ritrattato tutto. E cercavo risposte al problema di come affrontare determinati temi educativi per mia figlia di 8 anni…haimè temo che, come spesso accade, la verità sia nel mezzo. e questa sera dovrò cedere alle sue richieste di “fare la pace” ma non rinunciando ad insistere nell’ennesima spiegazione.


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