ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

domenica 29 maggio 2011

4^ Ndar e tornar dal Doc, IL 2 GIUGNO TUTTI A MILIES





4^ Ndar e tornar dal Doc,

IL 2 GIUGNO TUTTI A MILIES


Come ogni Festa della Repubblica anche quest'anno , in Comune di Segusino (TV), si festeggia a passo e di corsa nello splendido scenario di Milies, la località turistica bellissima, sui monti che sovrastano la comunità geografica sulle rive del Piave.

I 3 percorsi, di varia lunghezza prestano al pubblico una giornata adatta a tutti, camminando o correndo tra boschi, valli, prati montani in fiore, godendo, sulla cima del Monte Zogo, di un panorama mozzafiato. Organizzazione collaudata , sinergicamente affiancata a varie associazioni locali e ad una amministrazione comunale attenta e presente, garantisce un livello qualitativo di elevatissimo spessore, sia dal lato sportivo, che dal punto di vista dell'accoglienza.
Negli anni si sono succedute figure importanti della corsa in montagna, che campeggiano, nell'albo d'oro a testimonianza anche del gradimento da parte degli agonisti, Tra i voncitori spiccano le due vittorie del pontalpino Claudio Cassi, già vincitore di un Campionato Europeo con le Ciaspole, nel 2008, sino al mito Lucio Fregona, campione uscente, già Campione del mondo della corsa in montagna e per molti anni portacolri del Gs Forestale. Ma se il piatto ricco maschile ride, certo le donne non fanno difetto, se è vero, come lo è che lassu' nell'Olimpo delle vincitrici è scritto il nome di Manuela Moro, la bellunese che è stata ed è il dopo Agnese Possamai della corsa bellunese, la zoldana Martina Brustolon e l'azzurra delle sky race Jennifer Senik.
Un appuntamento che chi corre non può perdere e che quest'anno ha già nelle previsioni un gran numero di camminatori iscritti alla nuova 8km creata ad hoc per chi la montagna la vuol passeggiare senza la frenesìa del cronometro.
Allegate al comunicato le immagini relativi a regolamento e descrizioni, affinchè possiate essere anche voi tra coloro che si godranno un 2 giugno come da nessun'altra parte troverebbero.

Lo speaker Alex vi aspetta. XIAO!

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"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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