Avvocato Domenico Esposito
 


AFFIDO ESCLUSIVO A UN GENITORE

 

La legge sull'affido condiviso stabilisce che, in via preferenziale, si debba scegliere l'affido congiunto.

Vediamo però per quali ragioni il giudice potrebbe decidere per un affido a un solo genitore, sempre tenendo conto che affido non vuol dire permanenza di un figlio nella casa dell'uno o dell'altro genitore, ma si riferisce invece alle decisioni di maggiore importanza prese per il figlio.

Stabile e duraturo affido di un minore a uno solo dei genitori.

Disinteresse / incapacità di un genitore a prendersi cura e a farsi carico di bambini con problematiche relazionali o handicap fisici (es. un genitore che non si é mai preoccupato della particolare necessità di cura e/o istruzione di un minore).

E' il caso ad esempio di un genitore che si é sempre prodigato per far frequentare al minore un centro specializzato in particolari terapie (con l'opposizione dell'altro genitore).

Non dimentichiamo che «L'ambiente famigliare deve soddisfare i bisogno affettivi o di comunicazione che si esprimono con la necessità di stabilire un dialogo interpersonale con il minore, i cui bisogni di sicurezza e di stabilità vengono soddisfatti creando riferimenti stabili tanto sul piano della vita materiale che su quello dei modelli di identificazione. E quindi necessario che entrambi i genitori svolgano di fronte al minore un ruolo privo di ambiguità, proprio di una relazione rassicurante, dovendo assicurare al figlio un ambiente stabile in cui la vita quotidiana sia scandita da avvenimenti regolari, affinché possa disporre di punti di riferimento che favoriscano la sua creatività».

Lo sviluppo del figlio è in funzione diretta con l'atteggiamento genioriale e più in particolare con il clima affettivo che i genitori sanno suscitare intorno a lui».

È dunque importante dunque che il genitore con cui il figlio passa il proprio tempo viva in un clima di benessere affettivo, perché possa svolgere pienamente il suo ruolo. Affinché la famiglia possa consentire ai figli uno sviluppo armonioso, i genitori devono essere uniti quali genitori»

Rilevanti sono anche gli atteggiamenti, più o meno coscienti, dei genitori nei confronti del figlio.

Il rifiuto verso il minore, il disinteresse, l'incapacità di fornirgli assoluta continuità nell'affetto, la mancanza di discussioni tra gli adulti su questi atteggiamenti costituiscono motivi per considerare l'affidamento ad un solo genitore, dovendosi ovviamente ritenere assolutamente prevalente l'interesse dello stesso alla sua salute psico-fisica.

A deporre per l'inopportunità dell'affido condiviso vi è a volte l'insanabile contrasto tra gli ex coniugi su qualsiasi argomento, che si traduce in completa incomunicabilità e/o in gravi contrasti.

Con l'affido condiviso – e quindi col diritto dell'una e dell'altra parte di sindacare le scelte quotidiane per i figli - l’insorgenza di tensioni può diventare inevitabile, venire a minare la tranquillità dei genitori ella lunga ad essere deleteria per la sviluppo e la stima di sé del figlio, specialmente nella particolare situazione in cui si trova.

Altro elemento da considerare é l'accoglienza dell'ambiente l’ambiente che singolarmente i genitori separati possono fornire al figlio, se é accogliente e gli fornisce accudimento e occasione di crescita positiva nonché rapporti con la famiglia estesa ai nonni e agli altri parenti, in contrasto magari con l'attività lavorativa dell'altro coniuge che gli impedisce di dedicarsi di fatto al figlio.