Sabato 20 Dicembre 2014 ore 21.15
Dialma Ruggiero
Via Monteverdi 117 - Fossitermi - La Spezia
" C'è qualcosa lì sotto, sotto i marciapiedi, sotto la città...
ma non tutti possono scendere lì sotto, non tutti sanno vedere...capire..."
L'Accademia dei Tre Principi è un sotterraneo e i tre principi sono tre tavoli da biliardo
intorno ai quali si muovono uomini leggendari.
Si scendono tre rampe di scale, giù nelle viscere della città, e si entra in un mondo silenzioso, ovattato
dove esiste una sola ora: La Notte.
Non sono molti i giocatori che possono sfidarsi sui tre principi e chi può accedervi lo decide Borghes,
un vecchio cieco che, in passato, era stato un grande campione.
Si sfidano il "Puzzone", "Garibaldi", "Tremal - Naik", "Valdo"... ma il Re dei Principi è "Tamarindo".
In quel mondo di soli maschi dove è sempre notte, fa il suo ingresso "La Pantera".
Nessuno conosce le geometrie del biliardo come lei e, uno dopo l'altro, tutti i giocatori migliori cadono.
Dove vuole arrivare ? Per cosa gioca, o meglio "contro Che cosa" gioca ?
Che ne sarà della Pantera quando arriverà in città Jones l'Inglese ?
Tutti e due toccati dalla grazia del gioco e dalla bellezza... due giovani Dèi.
In questa vita sotterranea dove il buio abbraccia tutto e l'unica luce è data da fredde lampade al neon,
non resta che mettersi comodi e assistere alla sfida più importante di tutta questa storia....
quella con la vita.
Mercoledì 4 Aprile 2012 ore 21.00
Teatro Civico - La Spezia
" DIVERGENZE "
Che cosa abbiamo "veramente" in comune con la persona che abbiamo sposato ?
Perché si fanno certe scelte e non altre ?
Come ci si sente dopo ?
Che cosa accomuna le persone ?
Che cosa le allontana ?
Che cosa vogliamo "veramente" ?
Venerdì 21 Maggio 2010 ore 21.00
Dialma Ruggiero - Fossitermi - La Spezia
Rubik
Cronaca Nera...Qualcuno ha progettato un colpo in una villa... tutto sembra facile...tutto sembra chiaro...
Attenti...nulla è come sembra...
“Petits moments de la vie…” Sabato 21 Febbraio 2009 ore 21.00 Teatro Civico La Spezia
Il Teatro documenta, da testimonianza, suggerisce..vorrebbe che alcune piccole cose di poco conto fossero portate alla conoscenza di molti per poter condividere un sentimento…uno stato d’animo…e far si che quell’ esperienza di vita induca le persone a riflettere, a comunicare e, soprattutto, a capirsi…
Sono questi i “ Petits Moments de la vie…” che andiamo a raccontare. Piccoli frammenti…ritagli di vita che nascono da luoghi che sono principalmente legati alle periferie, intese non soltanto come “ periferie geografiche ” ma anche come “ periferie ” del cuore, del pensiero, della normalità, del ricordo…
Situazioni da dove, spesso, si vuole soltanto fuggire forse…..ma dove, a volte, si arriva perché ormai si è stanchi di attraversare la notte o di camminare sotto la pioggia. Storie di situazioni e personaggi che ancora oggi, malgrado la multimedialità, riescono a stupire e “ toccare ” per la loro disarmante semplicità. Storie di luoghi, di incontri, di ricordi…che hanno come filo conduttore quel bordo, molto molto piccolo, che c’è fra normalità e pazzia, realtà e fantasia, assurdità e ragionevolezza…..e che, a volte, fanno trovare la chiave per liberare emozioni, quelle che, troppo spesso, rimangono prigioniere dentro giornate tutte uguali.
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Sulla nostra pelle |
Il diario
di un medico che ha commesso l’errore di mettersi dalla parte del
paziente.
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Uno spettacolo spietato. |
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Cattivi si nasce Monologo sulla cattiveria
Sono
passati ormai dieci anni da quando Goffredo Fofi pubblicò sulla
rivista “ Cattivi si nasce ” e, nonostante tutto, si può constatare dagli articoli che ho raccolto in meno di un anno, come sia ancora molto attuale.
Con
questo spettacolo ho tentato il “ salto del fosso ”, ho voluto
provare a scrollarmi di dosso quel modo di fare teatro tipico della
realtà di provincia, del ma proprio tutti, e portarlo sotto gli occhi di tutti: La Cattiveria.
Una Scelta.
E così pure il protagonista di “ Cattivi si nasce ” sceglie a mente fredda di cambiare vita, di provare a riscuotere quel bottino, in realtà inesistente, che lui pensa gli sia dovuto. Ma, si sa, le cose vengono studiate in un modo e vissute in un altro…Basta un niente perché si generino, o si capovolgano, delle situazioni che sembrano già avviate ad una conclusione sicura fornendo così, al personaggio, la possibilità di riflettere e di valutare l’accaduto. Gli aspetti peggiori delle persone, già analizzati da molta letteratura ed ormai parte dell’immaginario collettivo, trovano nel testo di Marcello Benfante una rappresentazione vera e concreta sorretta dall’intuitiva regia di Andrea Buscemi che trasmette uno stato d’animo in continuo cambiamento con un’immobilità terrificante dove… “ tutto arriva ”. Il clima che si crea durante lo spettacolo è spesso fastidioso, malsano,
lontano mille miglia dal “ buonismo
” offerto a piene mani dalle pubblicità… Il mondo cambia attraverso gli occhi di ognuno…attraverso la vita di ognuno…perché questo è il passaggio obbligato per chi non si accontenta delle cose dette da altri…bisogna “ provarle ” le cose. Uno spettacolo “ Duro ”, dove soltanto la consapevolezza del proprio essere è, alla fine, la giusta chiave per capire e, soprattutto, capirsi.
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“ UOMINI ” due storie scritte da Luigi Leonardi e Michele Serra raccontate da Alessandro Albertini
Lo spettacolo che sottopongo alla Vostra attenzione è, come tutte le mie produzioni, legato alla narrazione, alla storia di alcune persone che spesso vivono ai margini della “normalità“, ma non per questo non ne sono consapevoli, anzi forse il loro stato gli consente di “ avvicinarsi “ maggiormente a quella realtà che, forse tutti, cercano per tutta la vita. Gli “ Uomini “ di cui vado a raccontare sono due…le due facce della medaglia…un vincente ed un perdente, legati entrambi dal filo conduttore della modernità…del progresso – spesso esagerato ed inutile - dell’obbligo di stare al passo di un mondo che corre troppo veloce e di una società sempre più minata dall’egoismo.
Due ritratti di persone…di uomini…che raccontano e si raccontano, che cercano di dare un senso all’assurdità del vivere, perché si racconta sempre per cercare di rendere il mondo meno terribile…per tornare al passato cercando un percorso, forse alternativo, che lo conduca al nostro presente e ci permetta di capire…di comprendere quello che ci è sfrecciato davanti e non ce ne siamo accorti…..
Un senso…forse quello che “ Loro “ – ma anche noi – vanno cercando è un senso…un senso al nostro camminare nel mondo… Un percorso che ci faccia intuire che un disegno almeno c’è stato…e poco importa che questo percorso sia stato tracciato dalla mano del destino oppure ce lo siamo costruito con le nostre mani… Quello che conta è riuscire a conviverci.
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Stefano Di Gangi
Attore, cantante, ballerino diplomato alla Berstein School of musical
Theatre. Inizia la sua carriera come
ballerino imponendosi come campione italiano di
Conseguito il diploma europeo come Ha all’attivo collaborazioni coreografiche e registiche con svariate commedie, fra le quali: Company, radio Hollywood e Pallottole a Brodway. E’ stato assistente alla regia di alcuni spettacoli di Claudio Insegno e Sadia Salvatori, in questo momento lo troviamo come protagonista del musical “ Saranno Famosi “ .
Nel campo teatrale abbiamo
collaborazioni registiche con il |
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Nato a Bagnone, dove tutt’ora vive, lavora a Fornivo di Taro in provincia di Parma.
Fondatore della rivista milanese di
letteratura e poesia “ Malvagia “ dal 1981 ha pubblicato: “ Il sogno
di un altro “, “ La brina sulla pelle “, Il testo di uno dei due personaggi che compongono lo spettacolo “ Uomini “ nasce dal desiderio di scandagliare e mettere a nudo le realtà più spiacevoli e scomode per il potere. Si tratta di verità documentate, fatti che sconvolgono l’umanità ancora oggi come, del resto, sempre….poco importa se ieri erano le streghe ed oggi sono le discariche di rifiuti tossici.
Un’umanità perennemente
impotente contro l’ingordigia e gli appetiti di pochi esseri, i quali
risultano vincenti su una moltitudine di “ non ribelli “.
Michele Serra
Nasce a Roma nel 54 e si trasferisce a Milano, con la sua famiglia, nel 59 dove frequenta la facoltà di lettere moderne. Nel 75 comincia a lavorare per “ L’Unità “ prima come redattore poi come inviato per le pagine dello sport e dello spettacolo, nell’ 85 comincia una collaborazione con “ Tango “ di Sergio Staino dedicandosi alla scrittura satirica.
Nell’89, dopo la chiusura di Tango, gli
viene affidata l’ideazione e la direzione di un inserto satirico /
culturale; nasce così “ Cuore “ che per due anni resta all’interno
dell’Unità e nel 91 diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione
nel 94 per dedicare più tempo alla scrittura.
Fra le sue pubblicazioni troviamo: “ Che
tempo fa “, “ Il ragazzo mucca “, “ Cerimonie “ ed “ Il nuovo che avanza “ dal quale è stato tratto il testo del secondo personaggio dello spettacolo “ Uomini “. |
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Inferno
Bianco Una cava di marmo trasformata in una bolgia infernale per fare da palcoscenico naturale a "Inferno Bianco", spettacolo di Teatro, Arte, Musica e Danza ispirato ai "Grandi Dannati" della letteratura di ogni tempo, ideato da Andrea Buscemi, Maurizio Guidi ed Andrea Tessieri e realizzato con la partecipazione di Andrea Buscemi, Carlo Monni, Bob Marchese, Laura Milani, Simona Generali, Piero Nannini, Ignazio occhipinti, Alessandro Albertini,Nelson Calzi, Caterina Alaggio, Serge Van De Velde, Daniela Maccari,Elena Falchini e Marcella Ricci.
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Inferno bianco tratta di un'umanità ritrovata, contesa tra Dio e Diavolo, volontà e negazione, vuoti e pieni che si rivela in tutta la sua ironica drammaticità sugli spalti della cava - scultura trasformata, questa volta, in una "bolgia infernale" con i gironi danteschi contrassegnati dalle sculture di Maurizio Guidi e Andrea Tessieri ispirate ai sette vizi capitali, dove Attori, Danzatori e Musicisti danno vita ad un'evocazione multiespressiva di titanici deliri teatrali, di colta memoria diretta da Andrea Buscemi, ed ecco le "voci" di Dante, Goethe, Baudelaire, Shakespeare, Omero e Bulgakov fino al Moby Dick di Melville.
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Andrea Buscemi
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Cava Borella |
Evocava si è formata con l'ideazione, studio e progetto
per il recupero ambientale e proclamazione a scultura di una cava di
marmo dismessa, cava Borella,
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