Streaming

Il termine streaming identifica un flusso di dati audio/video trasmessi da una sorgente a una o piu' destinazioni tramite una rete telematica. Sostanzialmente esistono due tipologie di streaming: on demand e live

Streaming on demand: I contenuti audio/video sono inizialmente compressi e memorizzati su un server come file. Un utente puo' richiedere al server di inviargli i contenuti audio/video. Non e' necessario scaricarli per intero sul PC per poterli riprodurre: i dati ricevuti vengono decompressi e riprodotti pochi secondi dopo l'inizio della ricezione. Questo ritardo serve a creare un polmone ("buffer" in gergo) per rimediare a latenze o microinterruzioni della rete. Di questo tipo sono i flussi streaming di Real Video e Real Audio, Windows Media Player, QuickTime, Adobe Flash Video (quest'ultimo tipo di formato file utilizzato nel sito di Youtube). Questo tipo di servizio viene offerto anche da parte di diverse reti televisive, come servizio di streaming totale o parziale.

Streaming live: Simile alla tradizionale trasmissione radio o video in broadcast. Anche in questo caso i dati sono trasmessi utilizzando opportune compressioni per alleggerire piu' possibile il carico sulla rete. La compressione dei contenuti introduce nel flusso un ritardo di circa dieci secondi. Nel campo dello streaming live, di solito, questo ritardo non costituisce un problema.

Generalmente la trasmissione in streaming avviene utilizzando il protocollo RTSP a livello di applicazione mentre a livello di trasporto si utilizza prevalentemente il protocollo UDP. La distribuzione dei dati di streaming puo' essere di tipo:

Multicast;

Unicast;

HTTP;

Peer to Peer.

Una delle piu' recenti applicazioni della tecnologia streaming risulta essere stata applicata nel campo della pubblicita' con la creazione di videobrochure. Visto l'enorme successo avuto dallo streaming, ormai sono moltissimi i server costruiti appositamente per ospitare esclusivamente file audio o video.

  • We Love Open Source

Web radio o radio on line e' il termine che identifica emittenti radiofoniche che trasmettono in forma digitale il proprio palinsesto attraverso Internet, risultando accessibili con qualsiasi strumento in grado di accedere in rete. Dagli inizi del 2000, periodo in cui nacquero le prime web radio ad oggi, possiamo affermare che le radio on-line siano diventate ormai una realta' italiana e, si pensa, in breve tempo potranno diventare una valida alternativa alle radio in Fm. Sicuramente gli ascoltatori cominciano a seguire con sempre piu' interesse questo mezzo di comunicazione, stimolati da una tecnologia accattivante e, con l'uso della telefonia in aggiunta alle connessioni mobili, sempre piu' vicina al servizio radiofonico.

La Web television, meglio nota come web TV, e' la televisione fruita attraverso il Web. La tecnologia alla base della web TV e' lo streaming.

La radio in store è un nuovo mezzo di comunicazione di massa diffuso sotto forma di flusso radiofonico: nei negozi in franchising, nei centri commerciali e nei fast food; il tutto attraverso un palinsesto ricco di intrattenimento e informazione. La radio in store viene costruita sulla base delle specifiche esigenze del cliente che ne fa richiesta e, con un occhio di riguardo al fruitore finale. Questo fenomeno, partito negli Stati Uniti più di dieci anni fa, ha messo radici anche in Europa e in Italia. Tra gli esempi rilevanti nel nostro Paese è possibile annoverare le radio: McDonald’s, quelle dei supermercati Standa e Gs, delle agenzie Intesa San Paolo e BNL e alcuni negozi in franchising.

Il prezzo di realizzazione varia in base al tipo di progetto. La convenienza di questo tipo di soluzioni risiede nel fatto che il progetto puo' essere implementato in diversi step.