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CHI SIAMO

La"feam" é una ditta giovane, ma con alle spalle una lunga esperienza tramandata da padre in figlio...una storia di passione per la lavorazione del ferro forgiato.
é in costante crescita nel settore della progettazione, produzione e posa in opera di elementi e composizioni in ferro forgiato, fornendo un prodotto di qualitá curato nei particolari... conservando le stesse tecniche di lavorazione che i grandi artigiani del ferro hanno saputo tramandarci nel tempo.

L'intera lavorazione delle nostre opere in ogni sua fase, viene realizzata esclusivamente nel nostro laboratorio. c'è una grande e accurata ricerca estetica riguardo all'accostamento di forme e colori. Le nostre opere sono legate insieme dal fuoco dalla saldatrice e dalle nostre mani. Plasmiamo ogni vostra idea e la rendiamo reale, complemento d'arredo, o oggetto unico. Realizziamo lavori su misura per ogni ambiente e per tutte le esigenze e soluzioni per case, locali, strutture ed ambientazioni a tema...

giovedì 29 gennaio 2009




martedì 27 gennaio 2009

lunedì 26 gennaio 2009

Lampade da esterno
in lamiera forgiata

Real. Artefeam

domenica 25 gennaio 2009


Cancello per edicola funeraria

giovedì 22 gennaio 2009

Una "FORZA" di associazione


L'associazione Fabbri d'arte nasce a Capri leone (ME) nel 2004 dall'idea di alcuni grandi maestri del ferro battuto.
la loro forte passione per il ferro, ha dato vita ad una serie di iniziative che hanno rilanciato le antiche tradizioni di questa arte. facendo crescere l'associazione sempre di più, non solo come numero di soci(attualmente più di 50) ma anche per la capacità di organizzare eventi di importanza internazionale, ospitando nella splendida sicilia i più grandi maestri del nostro tempo.
L'associazione inoltre, si propone di favorire la promozione e la conservazione delle tradizioni dei valori culturali e di civiltà propri dell'artigianato artistico.



Obiettivi

· Organizzare mostre espositive dimostrative e tematiche sul ferro battuto;

· Creare una squadra di maestri d’arte per partecipare a dei concorsi nazionali di forgiatura;

· Proporre estemporanee di forgiatura a enti regionali comunali o associativi ecc. (da fare nelle piazze d'Italia)

· Elaborare idee per costruire sculture o opere artistiche in ferro;

· Individuare sede associazione con sala espositiva per esporre opere in ferro battuto e opere di particolare esecuzione artistica

· Organizzare incontri operativi con maestri del ferro battuto a livello nazionale per scambio di opinioni e tecniche di lavoro;

· Intraprendere altre iniziative volte alla divulgazione e apprendimento delle tecniche di lavoro del metallo (soprattutto forgiato)

· Abbonamento riviste in ferro battuto

· Pubblicare notiziari

· Creare un circuito di conoscenze imprenditoriali ove l’associazione faccia da guida per lavori di particolare esecuzione;

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Biennale Europea d'arte fabbrile



Un paese a "FERRO e FUOCO"

Dal 30 agosto al 2 settembre si svolge a Stia, in provincia di Arezzo, la Biennale Europea d'Arte Fabbrile,
in occasione della quale si disputa il 3° Campionato del Mondo di Forgiatura.
Per quattro giorni il piccolo centro dell’alto Casentino capitale europea del ferro battuto.

La magia dell’incontro tra elementi primordiali come il ferro e il fuoco ha sempre stimolato la fantasia e l'immaginazione dell'uomo che fin dalla preistoria la utilizza per produrre manufatti, piegando al suo estro elementi così ostici con

tecniche sempre più elaborate. La poesia del duro metallo che, domato con l’ausilio del fuoco, si trasforma in oggetto d’arte è una magia che si ripete ogni giorno in migliaia di fucine in ogni angolo della terra.
Ferro e fuoco si incontrano a Stia, in provincia di Arezzo, dal 30 agosto al 2 settembre 2007 in occasione della XVII Biennale Europea d’Arte Fabbrile, rassegna mercantile dell’artigianato del ferro battuto, organizzata dal Comune di Stia e dall’Associazione Autonoma per la Biennale d’Arte Fabbrile.

La Biennale, da sempre, occupa un posto di primo piano nel settore del ferro battuto grazie alla sua capacità di valorizzare e promuovere le specificità e la sapienza dei maestri artigiani, veri protagonisti della manifestazione. Una manifestazione che offre uno straordinario momento di confronto ad artisti e artigiani di tutto il mondo che co

ntinuano a mantenere ben salda la tradizione del ferro battuto.


Ed è a Stia che operatori del settore ed esperti di tutto il mondo si ritrovano per riportare alla luce la vera forza del ferro e far rivivere l’arte del fabbro secondo le più genuine tradizioni. Un’intera cittadina, per quattro giorni, si stringe attorno ad una manifestazione che va ben al di là della classica mostra mercato - stante l’alto livello culturale della stessa - offrendo uno straordinario momento di confronto ad artisti e artigiani di tutto il mondo che continuano a mantenere ben
salda la tradizione del ferro battuto. Con oltre 60 espositori italiani, 300 maestri fabbri in rappresentanza di 24 nazioni ed oltre 30.000 visitatori dell’edizione 2005, la Biennale di Stia è diventata il più importante appuntamento del settore a
livello europeo, capace di offrire sempre nuovi spunti e momenti assolutamente spettacolari.
Dalla mostra mercato al Concorso Internazionale di Disegno e Progettazione fino all’atteso Campionato del Mondo di Forgiatura.

LA MOSTRA MERCATO

La mostra, nata nel 1976 da un’idea di Ivan Bruschi, con l’intento di recuperare una forma di artigianato e d’arte antichissima, di cui Stia ha avuto considerevoli rappresentanze, ha assunto, a partire dal 1979, carattere biennale per consentire agli artigiani espositori di rinnovare la loro produzione e per lasciare agli organizzatori il tempo utile per scoprire nuovi maestri del ferro, anche nelle zone più remote d’Italia e d’Europa.
Attraverso le varie edizioni la mostra ha così acquisito un grado di specializzazione sempre maggiore, fino a divenire uno dei maggiori appuntamenti del settore a livello europeo. Una vetrina ed un grande mercato che, accanto alla più pura tradizione dell’arte fabbrile, rappresenta l’espressione delle nuove tendenze, dell’avanguardia, della ricerca finalizzata ad inserire questa forma di artigianato e d’arte nel mondo economico.


IL CAMPIONATO DEL MONDO DI FORGIATURA
Lo scopo principale della Biennale d’Arte Fabbrile è sempre stato quello di far crescere il mondo del ferro battuto, stimolando i fabbri italiani e stranieri a realizzare un prodotto migliore, a confrontare le loro esperienze, a sperimentare
nuove vie, pur mantenendo fede ad un’arte così antica che nasce con l’uomo. È proprio per tenere fede a questo impegno che da Stia è partita nel 2003 una nuova proposta a tutti i fabbri del mondo. La tradizionale prova di forgiatura è divenuta CAMPIONATO DEL MONDO DI FORGIATURA che vedrà in gara fabbri provenienti dai cinque continenti per la conquista del titolo iridato sia individuale che a squadre.

CURIOSITÀ
Lo scorso 15 dicembre il Sindaco di Stia Luca Santini ha donato a Papa Benedetto XVI l’opera vincitrice della seconda edizione del Campionato del Mondo di Forgiatura dedicata al tema dell’Arte Sacra. “Resurrezione” è il titolo dell’opera
realizzata da Roberto Giordani di Mercato Saraceno (FC).

Oltre 40 imprese a “Faber”, il principale evento espositivo in Europa

Oltre 40 imprese si sono date appuntamento alla tredicesima edizione di Faber, mostra del ferro battuto, l'appuntamento più importante a livello nazionale ed europeo per gli operatori del settore, promosso da Confartigianato Marca Trevigiana, svoltosi nel settembre 2006 nella splendida cornice della città di Vittorio Veneto, che vanta un antico legame con l'arte fabbrile. La città infatti era nota nei secoli scorsi per la straordinaria qualità delle spade che produceva. Alcuni esemplari sono oggi custoditi nei principali musei europei.
Nei 1000 metri quadri espositivi sono state presentate le creazioni dei maestri fabbri italiani, israeliani, cechi, slovacchi, ungheresi. Una sezione espositiva è stata riservata alle opere degli studenti dell'Istituto d'Arte di Vittorio Veneto per favorire l'interazione tra le nuove opportunità comunicative offerte dalle tecnologie digitali, l'abilità manuale propria della tradizione artigianale, i saperi artistici e progettuali.
La rassegna biennale del ferro battuto, edizione 2006, ha reso omaggio al maestro Natalino Zanini, proponendo alcune opere dell'artista la cui fama ha meritatamente varcato i confini nazionali.
Il collegamento tra tradizione locale ed internazionale è stato garantito dalla presenza di molteplici delegazioni straniere, assicurando ai maestri fabbri la possibilità di confrontarsi sulle diverse tecniche di lavorazione del ferro, contribuendo alla crescita qualitativa dei prodotti in ferro battuto e alla ricerca di forme dal design sempre nuovo.

L’opera di Kook,
vincitore sezione Moderna.
L’opera di Maniero,
vincitore nella sezione Classica.

La manifestazione ha potuto contare oltre 20.000 visitatori che hanno potuto prendere visione delle dimostrazioni pratiche delle tecniche di lavorazione artistica del ferro. Si è infatti svolto il tradizionale concorso di forgiatura che si è arricchito di un nuovo tema, oltre a quelli classico e moderno, la riscoperta di un'antica tradizione che proprio nel territorio vittoriese vanta trascorsi di fama mondiale, basti ricordare che le spade di Serravalle erano conosciute come quelle di Toledo in Spagna. La novità è stata la creazione dell'elsa e del pomolo di spada medievale più belli. Una
giuria di esperti ha valutato e premiato le opere realizzate.
La mostra ha avuto il patrocinio e il contributo della Regione Veneto, della Provincia di Treviso, della Camera di Commercio di Treviso, del Comune di Vittorio Veneto.
Vincitori sono risultati, per la Sezione MODERNA: 1° Vitezslak Korinek Kook; 2° Roberto Giordani; 3° Szombathy Gabor
Per la Sezione CLASSICA: 1° Gianpaolo Maniero; 2° Pasquale Di Stefano; 3°Antonio Maria Scanu.

Un grande maestro Italiano

Fucina Artistica Tiziano Matteazzi Fucina Artistica Tiziano Matteazzi
Fucina Artistica Tiziano MatteazziFucina Artistica Tiziano Matteazzi, via S. Giovanni, loc. Passo di Riva, 36031 DUEVILLE (VI)


Descrizione dell’azienda
La Fucina Artistica Matteazzi Tiziano nasce nei primi ‘900 quando il nonno Giuseppe, dopo aver lavorato come fucinatore in alcune grosse ditte, decide di collocarsi in proprio dandosi alla forgiatura di attrezzi per l’agricoltura, ma introducendo anche la lavorazione del ferro battuto. La fucina, negli anni successivi, dà lavoro anche ai figli Giovanni e Giorgio che oltre a produrre attrezzi per l’agricoltura inizia a forgiare interi elementi di architettura o parti di essi. Tiziano nasce in questi anni e abbina all’amore per il lavoro del ferro battuto quello per la natura. Tiziano apprende dal padre Giovanni le tecniche tradizionali del lavoro manuale del ferro e dalla natura che lo circonda il senso e la voce delle forme. Affina il suo sapere presso la Scuola del Ferro Battuto di Trissino (VI) e si confronta continuamente con le tecniche ed il lavoro di altri forgiatori italiani e stranieri esibendo le sue opere in molte mostre. Ecco allora che in questi ultimi anni alla semplice produzione di componenti per l’architettura, quasi sempre su disegni di Tiziano stesso, si è abbinata una ricerca storico artistica, stilistica e tecnica che ha portato la fucina a forgiare elementi decorativi di elevata raffinatezza, unici e sempre strettamente legati alla Storia, alla Natura ed all’Uomo.
Tanti gli apprezzamenti di pubblico e critica. I suoi lavori sono stati pubblicati nei testi “ Il ferro battuto”- “ I maestri italiani del ferro battuto”- “ Il letto e dintorni”- “ La Magia del ferro battuto Italiano” editi da Alinea editrice Firenze e curati da Ciscato Giuseppe e “I segreti della forgia” curato da Antonello Rizzo.
Nel 2006 esce il testo personale “Fucina artistica Tiziano Matteazzi Una tradizione che continua” con saggio introduttivo del Dott. Tito Perlotto.

Villa fabris

Comunicato Stampa: 11/05/2007

SI TRASFERISCE A THIENE A VILLA FABRIS IL "CENTRO EUROPEO PER I MESTIERI DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO" DELL'ISOLA DI SAN SERVOLO (VENEZIA)

Nei mesi scorsi, la Fondazione Villa Fabris e l'Assoartigiani hanno perfezionato un importante accordo con la Scuola di San Servolo di Venezia (Centro Europeo per i Mestieri della Conservazione del Patrimonio Architettonico), attiva da oltre un trentennio nel settore dell'artigianato artistico e del restauro. Grazie all'intesa raggiunta, la Scuola lagunare si è trasferita nelle strutture di Villa Fabris, a Thiene, dove sarà operativa dal prossimo mese di giugno. L'insediamento della Scuola, che dalla sua costituzione ha formato, grazie ad un qualificatissimo corpo docente internazionale, oltre 4.000 operatori provenienti da 60 Paesi, in maggioranza europei, costituisce un risultato di grande rilevanza per la ricaduta che non mancherà di avere per il nostro territorio, sia sotto il profilo economico che culturale. Nella struttura di Thiene potranno così prendere il via le varie attività promosse dal Centro Europeo, in particolare i corsi di tipo intensivo, e i Corsi di Conservazione del Patrimonio, di durata trimestrale, in programma da settembre a dicembre. I Corsi di Tipo intensivo, annualmente circa una ventina, si sviluppano nell'arco di dodici giorni e sono orientati a settori specifici, quali ad esempio la lavorazione a sbalzo, lo stucco, l'affresco, la lacca, la doratura, il marmorino, l'intarsio, l'intaglio, il mosaico e la conservazione di policromie, del mobile storico, della pietra, delle lacche storiche.
Nel corso di Conservazione, in programma da settembre a dicembre e per il quale sono previste borse di studio, vengono invece sviluppati in chiave multidisciplinare in particolare le problematiche relative alla conservazione della pietra, del metallo, dello stucco, della pittura e del legno. Il corpo docente, particolarmente qualificato e di rilevanza internazionale si avvale della collaborazione dei maestri Alfred Habermann (Austria), Patrik Poly, Michel Courtemanche, Patrik Tranquart (Francia), Margaret Bellardie, Miho Kitagawa (Regno Unito), Christoph Schairer, André Zehrfeld, Uriche Teusen (Germania) e degli italiani Gabriele Curatolo, Mario Fogliata, Renato Giangualano, Mauro Patrini, Pietro Comin, Enzo Scianna, Paolo Pagnin, Sergio Fagotto, Jacob Oberhollenzer e Maximilian Leuthenmayr. Nel mese di giugno sono invece previsti alcuni corsi intesivi.
La firma della convenzione tra Fondazione Villa Fabris e il Centro Europeo, è avvenuta
venerdì 11 maggio alla presenza del sindaco di Thiene, Attilio Schneck, del presidente del Centro Europeo per i Mestieri del Patrimonio, Wolfdietrich Elbert, del presidente della Fondazione Villa Fabris - nonché dell'Assoartigiani provinciale - Giuseppe Sbalchiero, e del segretario generale dell'Assoartigiani Carmelo Rigobello. Viva soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del Mandamento Assoartigiani di Thiene, Antonio Benetti, che ha ricordato come sia stato impegnativo l'iter che ha portato alla definizione di Villa Fabris come "scuola internazionale del restauro, ma anche quanto sia importante il risultato raggiunto.
Il Centro, nei giorni
12 e 13 maggio prossimo, in concomitanza della manifestazione "Thiene fra fiori e sapori", che si svolgerà nel centro storico e nel parco di Villa Fabris, rimarrà aperto con alcuni docenti dei corsi a disposizione per dimostrazioni pratiche di lavorazioni artistiche.

La bottega del fabbro


Uri Hofi, La Bottega del Fabbro

by Ken Mermelstein di Ken Mermelstein
Stumptown Forge Stumptown Forge


All'età di 73, Uri Hofi, è una delle figure di spicco Blacksmithing moderna. Il Master Blacksmith ha avuto il coraggio di mettere in discussione la tradizione e convenzione e ha sviluppato costantemente la creazione di sistemi di conservazione del calore, spostare metallo più veloce, e conserva i nostri più importanti strumenti come fabbri, i nostri corpi. Ho avuto l'onore di essere in grado di chiamare il mio insegnante di Uri. Come il mio maestro è stato uno di quei rari tutori che mi spinge passato la mia zona di comfort e veramente non è soddisfatta fino a quando non ho migliorare. Di recente, ho fatto il viaggio da casa mia in Oregon per andare a metà strada in tutto il mondo e visitare il mio insegnante alla scuola la sua fucina e la Forge Ein-Shemer, che è stata fondata nel 1987.

Ho preso lezioni con Uri a New York presso Ed. Macka € ™ s del Centro per la Metal Arts. Questa è la prima volta in cui ho awed da quanto è veloce metallo potrebbe essere spostata e la precisione. Uri sarebbe spingere tutti noi dal mattino alla sera, e poi discutere la dayâ € ™ s eventi. Fu allora la nostra responsabilità di prendere queste informazioni e iniziare il nostro cammino di attuazione di tali pratiche in atto nel nostro Smithyâ € ™ s. Nel corso degli anni, ho avuto rimasto in contatto con Uri. In realtà, Uri originariamente introdotto uno dei miei amici più stretti in Oregon, Arnon Kartmazov, di K & K Forgeworks, un'ammenda fabbro e Hofi studente, per me. Dico questo per dimostrare che dopo la mia classe il mio apprendimento mai smesso in gran parte dovuto al rapporto che è stato avviato da Uri.


Quando è venuto il mio tempo per ulteriori istruzione, la decisione è stata semplice.Era giunto il momento per me di fare il pellegrinaggio a mio maestro in Israele. Sono arrivato a Tel Aviv dopo l'18-ore di volo sicuro di dove il mio viaggio sarebbe me. Ho potuto solo immaginare cosa sia un fabbro Journeyman maggio si sono sentiti come a sinistra per un'altra esperienza, non sapendo esattamente cosa aspettarsi. Quando sono arrivata al Kibbutz, sono stato accolto con favore ed è stato dimostrato che la mia abitazione. Sono stato qui e finalmente pronto per andare al lavoro.

Il giorno è iniziato presto ogni mattina. Si inizia con una tazza di tè e conversazione. . Queste sarebbero in gran parte incentrato sui compiti del giorno, la filosofia e, ovviamente, una battuta o due, per iniziare la giornata. Vorremmo discutere il giorno precedente e le cose che avevo bisogno di migliorare e di domande che ho avuto. . Questa è stata una parte critica del giorno. Uri si attende che i suoi studenti a chieder. Uri sarebbe fare in modo che ho avuto una profonda comprensione di ogni argomento. In aggiunta, Uri avrebbe riesaminato il mio notebook per assicurare che i miei disegni e sono stati compiuti passi precisi e ripetibili.


In ogni senso della parola la Forge Ein-Shemer è una scuola, un luogo dove i suoi studenti sono istruiti nella arte di Blacksmithing.Ogni mattina gli altri studenti si sosta e di partecipare alle azioni.Rafi Dahan giovane fabbro che ha sviluppato il Rafi-Rose e lungo Shlomo Errel studente che ha studiato con Hofi per 11 anni per fare qualche nome. Hofi che descrivono l'attività per la giornata, che potrebbe comprendere utensili, o di un esercizio e la creazione di tutti sarebbe andare al lavoro. Hofi poi guardare e apportare correzioni al nostro modulo e fare in modo che la falsificazione è stata fatta in modo tale da migliorare la nostra tecnica, non necessariamente a fare una perfetta voce. Tuttavia, è stato anche previsto che in rapida fine. Hofi spesso stanno dietro di me il potere di martello e incaricare me â € œBe Boldâ € e â € œ Per saperne di stato che si sta per colpire e HIT IT!  € Hofi sarebbe spiegare le sfumature di ogni forma e modo di fare non solo è funzionale, ma esteticamente gradevoli.


Un giorno, abbiamo avuto il privilegio di rendere ardito strumenti per Hofiâ € ™ s di nuova concezione, incudine.In questo giorno, ho avuto l'istruzione della mia vita sulla sorprendente. Colpisce non solo me, ma per vedere e Shlomo Hofi sforzo portando l'acciaio di forma. Shlomo che condividono l'intricata con me sono stati di riposare, come la mia slitta martello in aria di attesa per il fabbro, il modo di colpire in modo lineare ad arco, ecc Non essendo abituato ad usare scioperanti, non potevo immaginare quanta potenza potrebbe essere generato con la forma corretta.

Durante una delle nostre conversazioni mattina, abbiamo discusso blacksmithing tecnica. In questa discussione ho già detto ciò che è spesso sentito parlare in americano Ho cercato di giustificare questo punto e ha detto che ci sono molti fabbri che producono lavoro di alta qualità utilizzando tecniche diverse. Uri ha risposto a questo da dire, â € œ Non c'è più di un modo per la pelle di un gatto, vi è uno o forse due modi per fare bene le cose. Gli altri modi non sono come effective.â € Ha poi discusso il modo in cui ora sono stati i titolari della fiamma del nostro mestiere e che è stato fino a noi la sfida di esperti e maestri nel nostro campo per mostrare a tutti noi â € œwhyâ € i loro metodi sono migliori. â € œIf puoi farlo più veloce, più precisamente, e quindi il suo costante better.â € poi aggiornato su di me perché Uri è giunto a tale rilievo.Perché gli studenti si recheranno il mondo per imparare a Hofi Forge. Chiaramente Uri è uno dei pochi maestri Smithâ € che ci mostra. Egli doesnâ € ™ t di parlare solo teoria; egli svolge la sua l'incudine e il martello come un virtuoso violinista e ci mostra. Uri lascia a chiedere a noi â € œwhyâ € e le richieste che i cittadini in prima linea del nostro artigianato â € œshow usâ €.


Durante i miei ultimi due dayâ s al Smithy, Hofi ha avuto un inizio blacksmithing classe alla sua scuola. La giornata è iniziata con una profonda pulizia e la revisione di ciascuna zona e la creazione di preparazione di tutti i materiali. E 'completamente attrezzata per ogni studente, con un set completo di utensili a mano e Tonga.Gli studenti hanno la loro fucina e incudine. Hofi inizia la classe con la discussione di mano i tipi di martelli e come la sua equilibrata martello viene usato per forgiare l'acciaio. Come è possibile spostare la direzione di metallo e il modo che si desidera. Rendere gli elementi che sono finiti quando si è svolto presso l'incudine. Oltre a contribuire alla classe vedo lo stesso aspetto nei loro occhi che ho vissuto parecchi anni prima. Nel corso di un momento molto, mentre gli studenti sono stati impegnati a incudine Hofi mi guardò, sorrise e disse: Mostra: essi stanno cominciando a ricevere.


Sebbene questo articolo non è il tipico modo troppo, blu o stampare su una tecnica specifica, credo che illustra qualcosa di molto più importante. Spero che illustra il modo di insegnare le nostre imbarcazioni. Questo articolo è stato scritto in onore del mio maestro Uri Hofi. Un Master Smith, che ci fa pensare, questione, e la domanda di eccellenza da parte di chi insegna. Ha luogo di istruzione. Se ho avuto solo un luogo da visitare per imparare questo mestiere, se sarà il suo kibbutz in una piccola città un'ora da Tel-Aviv.

Il più grande dei maestri


"... Un grande libro di avere nella vostra biblioteca". - Brian Gilbert, Anvil Magazine - Brian Gilbert, Incudine Magazine

Alfred Habermann, amichevole, tranquillo e modesto fabbro da Repubblica Ceca, è stato una leggenda vivente.
Questo eccezionale libro, contenente centinaia di foto e cronache di lavoro di questo maestro.
Questo è un estratto dalla prefazione del libro: "Non è rimasto niente da scoprire nel mondo. Non ci sono aree bianche sulla mappa, e non ci sono più segreti culturali. Novantacinque per cento di tutte le persone che accettano questa dichiarazione lo fanno senza pensarci troppo. Ma Alfred Habermann no! E 'un paragone di un animo inquieto. Nei casi in cui gli altri non vedono niente di speciale, egli richiama l'ricca di risorse. Esso sarà il suo esploratore mentale che ha guidato il fabbro nato nella Boemia città di Iglau nel mondo - ad occhi aperti e una parte di una sana curiosità per tutto ciò che può essere progettato, in particolare quelle cose di metallo.
Si tratta di metallo che è stato dalla sua progettazione molto anni prima , e il metallo - principalmente di ferro -che ha plasmato lui.

Brian Gilbert del riesame completo del libro da ANVIL MAGAZINE:

"Un altro grande blacksmithing libro è stato pubblicato da Peter Elgass della rivista Hephaistos. Alfred Habermann resta uno dei grandi artisti europei del nostro tempo, che si estende tra le definizioni blacksmithing, scultura, e la funzione. Originariamente dalla Cecoslovacchia, Habermann ha studiato a Berlino sotto il fabbro Fritz Kuhn e l' Italiano Toni Benetton nei primi anni'60 ». E 'stato fatto membro onorario della Abana nel 1980 e ha fatto dimostrazioni al` 82 conferenza a San Luis Obispo. Questo libro rappresenta una possibilità per alcuni dei nostri più recenti fabbri che non conoscono la conferenza del 1982 per conoscere il lavoro di questo straordinario artista-fabbro. questo libro è uno dei miei preferiti lavori deriva da , come Alfred riguarda la storia: "Come un ragazzo mi ambled nella bottega di mio nonno ha fatto un ... martello e voleva andare avanti.

Tuttavia, mio nonno ha preso il martello dalle mie mani e disse: «Se si vuole creare, iniziare il vostro proprio martello. Un buon fabbro sempre produce i suoi propri strumenti. ' "

Potreste essere a conoscenza di Alfred martello in una rotatoria modo. Uri Hofi studiato sotto Habermann. Si dice che Habermann (o forse il nonno), originariamente sviluppato il Stubby, quadrati, di fronte martello che Hofi ulteriormente raffinato e di grande effetto usi. Purtroppo, questo libro non fornisce informazioni su Habermann di utensili o di utensili processi, invece di esaminare la sua opera artistica da un punto di vista retrospettiva. E c'è un corpus significativo di lavoro per esaminare. Ci sono capitoli su recinzioni / ringhiere, opere d'arte / sculture, opere per la chiesa, opere in rilievo, lampade / lampadari, e lavori di restauro. Nel tipico stile Hephaistos, tutte le fotografie sono eccellenti, chiare e nitide in bianco e nero. Alcuni di Habermann's disegni sono incluse, e aiuta a vedere come si presenta i suoi disegni per i clienti. Per fortuna è scritto in tedesco ed inglese, con la lettura, comprensibile commento. Sarebbe un grande libro di avere nella vostra libreria. "
Specifiche
Editore Hephaistos
Anno di pubblicazione 1999
Formato Hardcover; 175 pp., hundreds of b&w phot Hardcover, 175 pp., Centinaia di b & w phot
Info spedizione Usually ships within 2 business days. Di solito viene spedito entro 2 giorni lavorativi.
Lingua English/German Inglese / tedesco


Porta per edicola funeraria

lunedì 19 gennaio 2009

Il FABBRO



Un fabbro è una persona che crea oggetti di ferro oppure acciaio, utilizzando a questo scopo attrezzi a mano per martellare, curvare, tagliare o comunque dare forma al metallo quando questo si trov
a in uno stato non liquido. Solitamente il metallo viene riscaldato fino a farlo diventare incandescente, e successivamente sottoposto alla lavorazione di forgiatura. Questo tipo di lavorazione è stata una delle prime tecniche utilizzate per la lavorazione dei metalli. Il termine "fabbro" proviene dalla parola latina faber.

Alcuni manufatti dei fabbri sono: cancelli di ferro,battuto, ringhiere, mensole, sculture, attrezzi, oggetti decorativi, utensili da cucina, ed armi. Un fabbro esperto sa realizzare, con il minimo impiego di lavoro ed energia, prodotti di aspetto piacevole che abbinano talento ed originalità.

Un fabbro che lavora principalmente sugli attrezzi per i cavalli è chiamato maniscalco Il maniscalco lavora con il metallo nero, specialmente ferro. Il colore nero proviene da uno strato di ossido che si deposita sulla superficie del metallo durante il riscaldamento.

I fabbri lavorano riscaldando le parti di ferro modellato o di acciaio in usere modellato con gli attrezzi, come,ad esempio, un martello. Il riscaldamento è compiuto tramite l'uso di una forgia a propano, gas naturale, carbone,carbone a legna o coke.

Il colore è un indicatore molto utile della temperatura e lavorabilità del metallo: man mano che si riscalda il ferro prima diventa rosso, poi arancione, giallo, e

d infine bianco. La temperatura ideale per la maggior parte delle operazioni di forgiatura è quella corrispondente al colore giallo-arancio, più o meno nota come calore di forgiatura. Per evitare che la luce ambiente impedisca loro di valutare con precisione il colore del metallo, molti fabbri lavorano al buio, o in ambienti poco illuminati. Le tecniche di lavorazioni principale dei fabbri sono:

Forgiatura

Detta anche fucinatura. Mediante forgiatura il metallo viene deformato e plasmato in modo da fargli assumere la forma e le funzionalità desiderate. A differenza della maggior parte delle lavorazioni meccaniche (con le eccezioni dellapunzonatura e del tagli) nella forgiatura non si ha asportazione di metallo, bensì deformazione mediante martellatura. Si annoverano quattro operazioni o tecniche basilari di forgiatura: trazione, piegatura, compressione, punzonatura. Queste tecniche di solito si mettono in pratica mediante utilizzo del martello e dell'incudine, ma i fabbri utilizzano spesso anche altre tipologie di attrezzi soprattutto per eseguire rapidamente e col minimo sforzo i lavori più semplici e ripetitivi.

Trazione

Il metallo viene stirato secondo uno dei tre assi in modo da ridurre una o entrambe le dimensioni degli assi ortogonali a quello di trazione. Nel caso di una barra, riducendo lo spessore si aumenta la larghezza, oppure si restringono entrambe se si aumenta la lunghezza.
Ad esempio, per realizzare un bulino per legno il fabbro può appiattire un barra d'acciaio a sezione quadrata, allungarla, riducendo così lo spessore ma mantenendo la larghezza alla dimensione necessaria. La lavorazione di trazione non deve necessariamente essere eseguita in modo uniforme. Ad esempio, quando si crea un cuneo o uno scalpello per falegnameria è necessario stirare il metallo fino ad appiattirlo all'estremità. Se l'appiattimento è eseguito contemporaneamente secondo due direzioni, si ottiene un oggetto che termina con una punta.

Per questo tipo di lavorazione si possono usare molti diversi attrezzi. Gli attrezzi più comunemente usati sono il martello e l'incudine.

Con il martello si può per battere il ferro contro i due corni dell'incudine, oppure contro la faccia piana della stessa incudine usandone il lato appuntito e conformato a croce.

Piegatura

La lavorazione di piegatura è una delle più semplici: il metallo viene curvato per fargli assumere la forma desiderata. Da una barra si possono realizzare ganci, anelli e catene. Per piegare il ferro sono sufficienti martello ed incudine, ma i fabbri spesso si avvalgono di copie ed altri attrezzi progettati allo scopo di rendere il processo più semplice e standardizzato. Il modo classico di piegare il metallo è appoggiare sull'incudine il pezzo di metallo portato all'incandescenza, facendolo sporgere da una parte e colpendolo con colpi di martello in modo da curvarlo verso il basso, continuando poi l'operazione dopo aver capovolto il pezzo orientando verso l'alto la parte precedentemente curvata. Possono poi essere eseguite ulteriori rifiniture usando come appoggi i corni dell'incudine.

Compressione

La compressione (o ricalcatura) è il processo che consiste nell'addensare il metallo riducendo la dimensione longitudinale ed aumentando le altre due. In un certo senso è come premere il metallo indietro contro se stesso per concentrarlo. Ad esempio per creare delle punte di freccia un fabbro martellerà l'estremità di una spranga, addensandone l'estremità ed accorciando la lunghezza totale.

Punzonatura

La punzonatura crea una depressione o un foro nel metallo attraverso la spinta di un punzone dentro o attraverso il metallo. Questa tecnica può essere usata a scopo decorativo, o, più semplicemente, per praticare un foro. Per esempio, per fare la testa di un martello il fabbro prenderà una barra di adeguata robustezza e spessore e vi praticherà il foro in cui inserire il manico. La punzonatura non si limita all'esecuzione di rilievi e fori, ma include anche il taglio, l'incisione e lo stiramento.

Lavorazioni combinate

I quattro tipi di lavorazione sopra descritti sono spesso eseguiti in combinazione per ottenere e perfezionare l'aspetto e le funzion

alità che si vogliono dare al prodotto finito.
Ad esempio, per formare una testa di martello a forma di penna il fabbro partirà da una barra di diametro approssimativamente uguale a quello della testa del martello, eseguirà il foro per inserire il manico mediante un punzone e successivo stiramento, taglierà la testa (utilizzando una zeppa), e la parte a forma di penna sarà stirata fino a farle assumere la forma desiderata.
Ad esempio, per creare uno scalpello poiché quando lo si sottopone a trazione si allunga e tende ad aumentare in larghezza, il fabbro lo girerà spesso su un lato, martellandolo dall'alto verso il basso allo scopo di fargli mantenere la larghezza prevista dal progetto.

Un altro esempio: quando deve curvare ad angolo retto una barra e vuole che la curvatura sia fatta a spigolo vivo, il fabbro comincia a martellare un'estremità della barra per abbozzare la curva, e poi, per rifinire il lavoro, spinge indietro e martella una o entrambe le estremità, ripetendo l'operazione finché la curvatura ha assunto la forma ed il raggio desiderati.

Saldatura a fuoco

Per eseguire la saldatura a fuoco, detta anche bollitura, si applica per prima cosa sulle parti da unire un disossidante, quale il borace o la sabbia silicea; si riscaldano quindi i pezzi nella fucina sino al stato plastico, si sovrappongono e si congiungono tramite percussione col martello o col maglio.

Il Maglio è un dispositivo meccanico per lavorazioni di fucinatura o stampaggio che deforma plasticamente un pezzo sotto l'azione di una pressione.

La pressione può essere sviluppata:

  • per semplice caduta della mazza (maglio a semplice effetto)
  • per effetto combinato della forza peso e di un sistema idraulico (maglio a doppio effetto)
  • per solo sistema idraulico (maglio a contraccolpo, in cui la forza peso della mazza è in equilibrio con la forza peso dell'incudine sottostante)Il pezzo da lavorare viene poggiato sulla base chiamata incudine, dove riceve il colpo della mazza battente.


L'incudine è un attrezzo usato dal fabbro nella fucinatura degli oggetti di ferro e d'acciaio.

È costituita da un massiccio blocco di metallo sagomato, che viene usato come supporto su cui appoggiare il pezzo incandescente (e reso quindi malleabile estratto dalla forgia e trattenuto con le tenaglie; il pezzo viene plasmato e formato percuotendolo con il martello o la mazzetta, con l'utilizzo di eventuali stampi, sino ad ottenere la forma voluta.

Nella sua forma classica ha due estremità, dette corna, una a forma di cono ed una a forma di piramide, per permettere le operazioni di piegatura; ha inoltre due fori passanti sulla superficie piana superiore, di cui uno quadro ed uno rotondo.

L'incudine solitamente poggia su un ceppo di legno che la porta all'altezza necessaria per un corretto utilizzo.

Pur avendo una forma diversa, si chiama incudine, per analogia, anche la base su cui si appoggia il pezzo da forgiare nella lavorazione con il maglio.


Portacatino con specchio

Real. artefeam

sabato 17 gennaio 2009


Protezione per scala

Forgiatura terminali

Appendino 4 posti

venerdì 16 gennaio 2009


Portone in ferro realizzato su disegno del committente

Struttura di scala in ferro
Protezione per scala

Parapetto
Stile liberty

Parapetto

Scala interna

Protezione per scala real. su disegno del committente
Stile classico

Particolare

Altra immagine

Protezione in ferro battuto per scala in legno
Stile liberty

giovedì 15 gennaio 2009



Fasce per banco bar

Guerriero in lamiera sbalzata.




Sedia in ferro battuto

divano letto
realizzato su disegno del cliente

mercoledì 14 gennaio 2009


Protezione per scala

Specchio

Cancello in stile classico

Cancello in stile classico

Cancello stile liberty