Un cristallo di quarzo attraversato da una corrente
elettrica genera onde sonore non udibili dall'orecchio umano, gli ultrasuoni.
Questi si spostano come le onde prodotte da un sasso tirato nell'acqua e, se
trovano un ostacolo, tornano indietro come l'eco di un urlo che rimbalza sulle
pareti di una grotta. La sonda (il dispositivo che viene appoggiato sul
paziente durante l'ecografia) contiene un cristallo che genera ultrasuoni e
raccoglie echi di ritorno: conoscendo la velocità degli ultrasuoni e misurando
l'intervallo tra quando sono stati prodotti e quando la sonda sente gli echi di
ritorno, l'ecografo misura la distanza dell'ostacolo che ha provocato l'eco.
Gli organi del corpo, avendo struttura differente, creano echi diversi:
l'ecografo trasforma echi più o meno forti in puntini più o meno scuri, e forma
le immagini sullo schermo. Pertanto, poiché l'ecografia non utilizza radiazioni
ma ultrasuoni, essa non presenta i rischi delle indagini radiologiche: perciò è
utilizzata come esame di base oppure di filtro rispetto a metodiche quali TAC,
risonanza, angiografia. Gli ultrasuoni viaggiano bene nell'acqua, meno nei
solidi e malissimo nell'aria. Perciò, l'ecografia non è adatta a studiare le ossa
mentre esplora bene gli organi compatti (fegato, utero, tiroide, muscoli,
ecc.). Visualizza organi solidi con cavità piene di liquido, quali cuore e reni
e le pareti della vescica se piena d'urina. Il nascituro viene visto in
dettaglio anche perché si trova nel sacco amniotico pieno di liquido. Gli
organi contenenti gas (polmoni) non sono esaminabili. Lo stomaco è visibile
solo in parte. L'intestino, che contiene gas, non si presta ad uno studio
completo e, poiché si trova davanti ad altri organi, per facilitare la visione,
prima di un'ecografia dell'addome si adottano diete per ridurre il gas
intestinale. Il gel con cui si cosparge il paziente durante l'esame, serve
anch'esso ad eliminare l'aria tra sonda e pelle. I moderni ecografi lavorano in
tempo reale e sullo schermo scorre quasi un film: si può vedere un muscolo
contrarsi, il cuore riempirsi e vuotarsi consentendo di studiare non solo la
forma ma, con dei limiti, il funzionamento degli organi.
PREPARAZIONI ECOGRAFICHE
Preparazione per Ecografia Epatica, Renale o Addominale, Transrettale:
Nei due giorni precedenti l’esame, non mangiare:
pane - pasta - legumi - verdure - frutta - bevande gassate
Sono consentiti i seguenti alimenti:
carne - pesce - uova - formaggi
Rispettare il digiuno per sei ore prima dell’esame.
Portare con sè le ecografie precedenti.
soltanto per l’ecografia transrettale:
Utilizzare una confezione di Sorbiclis 3-4 ore prima dell’esame. Bere 1 litro d’acqua 1 ora prima dell’esame.
Portare con sè le ecografie precedenti.
Preparazione per l’Ecografia Pelvica:
Bere 1 litro d’acqua un’ora prima dell’esame. Portare con sé gli esami precedenti.
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