Alessia Lupoli | ufficio stampa

 

In dialogo con l’uomo contemporaneo. Aron Demetz presenta a Pietrasanta una selezione del suo lavoro scultoreo degli ultimi anni. Nella mostra “Keimzeit (Germinale)” presso la Galleria Barbara Paci sono esposte, infatti, alcune significative sculture dell’artista  altoatesino (classe 1972), che ripercorrono, come in una sorta di “antologica in miniatura”, le tappe fondamentali della sua ricerca più recente.

A partire dalle ormai celebri figure in legno, ricoperte e “sfigurate” da colate di resina che ne deturpano i lineamenti, con cui Demetz si è presentato al Padiglione Italia della Biennale di Venezia nel 2009; per continuare con le sculture “bruciate”, drammatiche metafore visive di un tormento e un’inquietudine che paiono allo stesso tempo plastiche ed esistenziali; per finire con le ultime, straordinarie prove scultoree, in cui l’artista ha lasciato che la fresa con cui “sbozza” il fusto arboreo per creare la prima traccia di figura creasse, come per una sua misteriosa “scrittura automatica” meccanica, una serie di misteriose escrescenze, come lunghi trucioli pelosi, sulla pelle delle figure, andandone così a impreziosire la silhouette, rendendole vibranti e quasi vive.


comunicato stampa

a cura di alessandro riva

6 luglio - 18 agosto 2013