Regimi contabili

Nell'ordinamento giuridico italiano i regimi contabili previsti sono fondamentalmente 3:

- il regime forfetario;

- il regime semplificato;

- il regime ordinario.

Il regime forfetario

Il regime forfetario è destinato a quei contribuenti che esercitano un'attività commerciale di dimensioni molto modeste. I contribuenti che operano in questo regime vengono comunemente chiamati “imprese minime”. Essi godono di una grossa agevolazione: non sono soggetti agli studi di settore.

Per poter operare in questo regime, l'anno precedente il contribuente deve aver rispettato i seguenti limiti:

- volume d'affari <= di 10.329,14 euro;

- valore complessivo dei beni strumentali ragguagliato all'anno <= a 10.329,14 euro;

- compensi ad eventuali dipendenti e collaboratori <= 70% dei ricavi;

- assenza di esportazioni.

Obblighi contabili delle imprese minime:

- fatturazione;

- registrazione fatture di vendita;

- semplice conservazione delle fatture di acquisto.

Chi opera in questo regime determina la liquidazione IVA in percentuale all'IVA sulle fatture emesse:

- 73% imprese aventi per oggetto prestazioni di servizi;

- 60% imprese esercenti altre attività;

- 84% artisti e professionisti.

Così, ad esempio, l'imbianchino (attività di servizi) che nel corso del primo trimestre 2005 ha emesso fatture per complessivi 1.000,00 euro di imponibile + 200,00 euro di IVA calcolerà l'IVA da versare (in data 16 maggio) nel seguente modo:

200,00 * 73% = 146,00

In data 16 maggio verserà euro 146,00 a titolo di IVA relativa al primo trimestre 2005.

Il reddito dell'attività in sede di dichiarazione dei redditi verrà determinato in percentuale ai ricavi conseguiti sulla base delle seguenti percentuali:

- 75% imprese aventi per oggetto prestazioni di servizi;

- 61% imprese esercenti altre attività;

- 78% artisti e professionisti.

Osservazione: qualcuno potrebbe asserire chi il regime in esame potrebbe penalizzare chi ha molti acquisti poiché non tiene conto in alcun modo delle fatture d'acquisto. Occorre però mettere sul piatto della bilancia che i contribuenti minimi non sono soggetti agli studi di settore (che di per se non è affatto da trascurare) e sono soggetti ad obblighi contabili davvero irrisori.

Il regime semplificato

Chi non rientra nei limiti previsti per il regime forfetario è obbligato ad operare nel regime semplificato o in quello ordinario.

Preciso subito che chi invece presenta i requisiti per poter operare nel regime forfetario, può tranquillamente optare per un altro regime.

Per poter operare nel regime semplificato, l'anno precedente il contribuente deve aver rispettato il seguente limite:

- 309.874,14 se operante nel settore dei servizi;

- 516.456,90 se esercente altre attività.

I soggetti operanti in questo regime vengono definiti “imprese minori”.

Gli obblighi contabili delle imprese minori sono:

- quelli già visti per i forfetari;

- registrazione (oltre, naturalmente alla conservazione) delle fatture di acquisto e di tutti i documenti di spesa inerenti l'attività esercitata diversi dalle fatture (es.: assicurazione del furgone).

Questi contribuenti, come è intuibile, non determinano né le liquidazioni IVA, né il reddito in modo forfetario, bensì in modo analitico. La liquidazione IVA è determinata calcolando la differenza tra IVA sulle vendite ed IVA sugli acquisti. Il reddito è determinato calcolando la differenza tra ricavi e costi.

Il regime ordinario

Chi non rientra nei limiti previsti per il regime semplificato è obbligato ad operare nel regime ordinario.

Gli obblighi contabili delle imprese in ordinaria sono:

- quelli già visti per le contabilità semplificate;

- la tenuta del libro giornale, del libro mastro e del libro inventari.

L'obbligo della tenuta del libro giornale comporta un notevole aggravio degli adempimenti contabili rispetto alle imprese minori. La tenuta di questo registro comporta l'obbligo della registrazione di tutte le operazioni compiute: non più solamente la registrazione delle fatture, ma anche la registrazione di incassi, pagamenti e di tutti i movimenti finanziari. La registrazione di questi movimenti può richiedere anche molto tempo.

Liquidazioni IVA e reddito vengono ovviamente determinati in modo analitico.

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