MAGNIFICAT

Una partoriente e un feto, che parla da dentro di lei con voce di uomo adulto. Chiede alla madre perché deve nascere. La madre gli spiega come va il mondo e che cosa lo aspetta, prima di trasformarsi in una macchina morta che parla con voce robotica. Alla levatrice toccherà il compito finale di far uscire con le buone o con le cattive il feto. 

Antonio MorescoNato a Mantova nel 1947, vive a Milano. Ha pubblicato Clandestinità (1993), La cipolla (1995), Lettere a nessuno (1997), Gli esordi (1998), La visione (1999), Il vulcano (1999), Storia d’amore e di specchi (2000), L’invasione (2002), Lo sbrego (2005), Scritti di viaggio, di combattimento e di sogno (2005). Per il teatro ha scritto La santa, su Teresa di Lisieux, che ha vinto il premio Sette spettacoli per un nuovo teatro italiano per il duemila e che ha debuttato al Teatro Argentina di Roma con la regia di Renzo Martinelli; Il firmamento (regia di Werner Waas); tre diverse versioni teatrali da Canti del caos (sempre con Renzo Martinelli e Teatro Aperto), la seconda delle quali  debutta al Festival di Santarcangelo; una nuova versione, intitolata Voci dal caos è stata messa in scena al Metateatro di Roma (regia di Pippo Di Marca). È in uscita Merda e luce, una raccolta di cinque nuovi testi teatrali. 

One Response to “MAGNIFICAT di Antonio Moresco”


  1. […]  21.00 > MAGNIFICAT di Antonio Moresco regia di Fabrizio Parenti con Maria Eugenia D’Aquino, Antonio Moresco, Paola Tintinelli  […]


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