Lavoro: Confindustria, decreto detassazione premi 2012 crea incertezza

''Il decreto attuativo della norma di proroga al 2012 della detassazione del salario di produttività determina, per effetto della riduzione del perimetro di applicazione (la soglia reddituale si abbassa da 40 a 30 mila euro di reddito lordo annuo) e dei massimali (da 6 a 2,5 mila euro annui ), un sostanziale dimezzamento del beneficio''.

Lo rileva Confindustria in una nota precisando che ''pur comprendendo che il decreto attua una precisa norma di legge dettata dalle difficoltà nelle quali versa il Paese non si può fare a meno di osservare che un regime di detassazione e di decontribuzione mutevole nei suoi valori, determina una situazione di assoluta incertezza''.

Per Confindustria ''cambiando ogni anno l'entità delle misure fiscali e contributive, le imprese sono nell'impossibilità di valutare esattamente i costi del lavoro. Alla lunga questo modo di procedere finisce per scoraggiare e penalizzare la scelta a favore della incentivazione del salario di produttività. In questo senso, diciamo che il confronto sulla riforma del mercato del lavoro è stata un'occasione persa''.

Secondo la confederazione ''è un peccato, infatti, che non si sia affrontato, seppur con la dovuta gradualià, ma sistematicamente e razionalmente, il tema del cuneo fiscale e contributivo che continua a caratterizzare negativamente la competitivita' del paese. Chi considera la crescita la priorità delle priorità, non può ignorare questo problema che, peraltro, anche lo stesso Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, aveva dichiarato di voler affrontare e risolvere''.

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