sabato 17 ottobre 2009

La Mokona Bialetti... lettera di protesta (delusione italiana)


























La mokona bialetti, ottima nella forma (guardate che design), pessima nella fama (cercate un po' su internet)



Carissima Bialetti
Che delusione la vostra mokona e sopratutto che figura...
Non ne ho comprata solo una ma ben due. La prima, Natale scorso, come regalo per i miei genitori, bellissima, piena di funzionalità (caffè macinato, capsule e cialde) ha funzionato bene per 4 mesi, prima di finire in assistenza (continuava a perder acqua). Va bè, può capitare, in fin dei conti ha sempre funzionato bene.
Ma quello che è successo alla seconda mi ha fatto capire molte cose.
Premesso che al momento sto lavorando presso un parlamentare europeo a cui serviva, nell'ufficio, una macchina da caffè per accogliere gli ospiti con un buon espresso. Ho subito pensato alla mokona, vuoi perchè prodotta da un'azienda italiana, vuoi per il suo design e per la possibilità di fare anche il cappuccino. Non l'avessi mai fatto: appena comprata, accesa (avendo ben seguito le istruzioni) ha cominciato a perdere tantissima acqua (segno, come nella prima, che c'era qualche problema, nuovamente, con la guarnizione). Dovendo rientrare in Italia, decido allora di comprare l'occorrente per la manutezione (i pezzi della guarnizione) e cosa vengo a scoprire dal tecnico?
Ah, la mokona, non sapete quante ne stiamo riparando, vengono prodotte in Cina a 12 euro e le vendiamo a 120 euro!
Complimenti, scoprò inoltre, cercando "mokona" sulla rete che quanto dice il tecnico corrisponde a verità: tantissimi problemi ed una qualità di produzione bassissima.
Ecco dunque la famosa qualità "made in Italy", sopratutto una pessima pubblicità per una zona (il nostro caro VCO) che sta vivendo un periodo pessimo per quanto riguarda l'economia e l'occupazione.

Pietro

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