Nel rituale
ebraico è scritto: “Lo racconterai ai tuoi figli”. E Lia
Levi, giornalista e scrittrice, per sua stessa ammissione, non
può che farlo.
Se scrive libri per adulti, come Una bambina e basta, per citarne uno molto noto, ne scrive anche per
ragazzi, come Una valle
piena di stelle, Da
quando son tornata, Il
segreto della casa sul cortile, libri che richiamano le sue
personali esperienze della persecuzione razziale e della guerra.
Per il rituale “incontro con l’autore”, la cercano scuole
e biblioteche. E lei racconta. Il discorso si allarga, va a
toccare i temi dei terribili avvenimenti storici e approda prima
o poi alle ragioni dell’antisemitismo.
I ragazzi la interrogano. E spesso le chiedono: “Perché
ce l’hanno sempre avuta contro gli ebrei? Un motivo ci sarà
pure…”; “Ma gli ebrei non hanno addirittura ucciso Gesù?;
“E’ vero che gli ebrei si sono considerati sempre superiori,
dicendo di essere il popolo eletto ?”….
Venti sono le domande attraverso le quali Lia Levi sintetizza le
richieste più frequenti, le curiosità ripetute, provenienti
anche da molti adulti. Tutte hanno in comune il pregiudizio.
Da questa esperienza “con migliaia di alunni delle scuole
elementari e medie di ogni parte d’Italia” nasce questo
libro. Con le sue risposte ai ragazzi e agli adulti.
Completa il volume una Nota storica di Luciano Tas. In appendice una bibliografia, alla
quale vorremmo aggiungere l’indicazione del volume di seguito
indicato.
La storia di Alberta
è la storia vera di Alberta Levi sposata Temin, e della
persecuzione razziale patita da lei e dalla sua famiglia ai
tempi noti dei terribili avvenimenti. Il racconto è degli
alunni di terza della scuola media “De Curtis” di Casavatore
(Napoli), costruito sulla base
della testimonianza di Alberta, in un incontro con le classi
interessate a un laboratorio storico sulla Shoah.
“Qualcuno ha detto che non era
vero niente, che non era successo niente; allora ho capito che
dovevo raccontare, che avevo il dovere di far conoscere alle
nuove generazioni quello che avevamo vissuto”. E’ così che
Alberta diventa testimone militante.
Oggi Alberta ha 82
anni, è alta, magra, svelta e ben portante; la carnagione è
chiara, gli occhi sono azzurri, s’intuiscono i capelli biondi
di una volta. Ha cinque figli, dodici nipoti, quattro pronipoti.
Fabio Temin, il marito, è morto l’anno scorso.
Il volume pubblicato da Loffredo è completato da documenti
fotografici e materiali vari, utili a una ricostruzione
didattica del periodo storico. (2002)
Lia Levi
Che
cos’è l’antisemitismo? Per favore rispondete
Mondadori, 2001, p. 84,
Euro 6,20
ISBN 88-04-49384-4
M.Marotta –
E.Saltalamacchia
La
storia di Alberta
Loffredo Editore, 2002,
p.136, Euro 8,20
ISBN
888096837-8
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