Come ringiovanire il visto senza chirurgia stimolando il collagene


I primi normali segni di invecchiamento cutaneo si manifestano fra i trenta e i quarant’anni, inizialmente con un’accentuazione delle rughe di espressione ed una perdita di luminosità della pelle.
La causa principale di questi primi segni di invecchiamento è la diminuzione di sostanze naturali, già presenti nella pelle, che la aiutano a mantenersi tonica, liscia ed elastica. Prima fra queste sostanze è sicuramente il collagene, proteina presente nel derma e la cui diminuzione, assieme a fattori come fumo, stress e disidratazione, fa si che la pelle perda tono e compattezza. Per questo motivo la dermatologia plastica prevede l’utilizzo di diverse tecniche la tutte con un fine unico: la stimolazione del collagene.
Radiofrequenza
Si tratta di una tecnica che, attraverso la cessione di elevate quantità di calore aiuta a rimodellare l’epidermide laddove si sono formate le rughe. L’azione della radiofrequenza è diretta al collagene: il calore rilasciato e modulato dall’esperto ne “districa” la molecola (che ha una forma complessa, tridimensionale) e ne stimola la riproduzione.
Questa tecnica è utile per ricompattare i tratti del viso rimodellando l’ovale e riducendo anche le rughe nasolabiali. Non è dolorosa né richiede anestesia. Il percorso si compone di 4 sessioni, una ogni quindici giorni, seguite da altre due una volta al mese. Il costo è di 300 euro a seduta.
Biorivitalizzazione
E’ detta anche “picotage” termine francese che indica l’azione di “punzecchiatura”. La tecnica prevede una stimolazione di collagene ed elastina attraverso delle microiniezioni di sostanze bio-chimicamente vantaggiose per il derma, come l’acido ialuronico e un pool di antiossidanti, vitamine e aminoacidi. Nell’insieme queste sostanze riempiono e stimolano la produzione di nuove fibre di collagene ed elastina. Il procedimento consigliato è quello di una seduta al mese per circa 4 mesi.
Il costo varia dai 300 ai 600 euro per seduta.
Led (Fotomodulazione) Questa tecnica si basa sull’utilizzo di due pannelli luminosi simmetrici a circa 4 cm dalla pelle, composti da circa 160 lampadine a diodi ciascuno, con una specifica lunghezza d’onda (600 nanometri circa) di colore rosso. Questa luce monocromatica ha la funzione di localizzare la sua attività a livello del derma papillare. In questo modo viene stimolata la fibra del collagene, che si allunga, e se ne incrementa la produzione. Inoltre la foto modulazione riduce la dimensione dei pori dilatati e ha sul viso un effetto illuminante: già dalla seconda seduta i tratti appaiono più stirati. In genere, per potenziare gli effetti di questa tecnica, vengono prescritte creme ricche di sostanze che agiscono in sinergia con i risultati ottenuti.
Il numero delle sedute varia in base alla risposta della pelle.
Il costo si aggira intorno ai 200 euro a seduta.

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