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Andromeda

Andromeda - costellazione

 

Situata nell’emisfero nord, vicino al cavallo alato Pegaso, vi è la costellazione di Andromeda.Le sue stelle più luminose sono: Alpheratz (α Andromedae) una stella binaria blu-bianca di magnitudine 2,2, composta da due stelle vicine orbitanti che possono essere distinte solo con una analisi spettroscopica accurata. È conosciuta anche come Sirrah. Entrambi i nomi derivano dall'originale nome arabo “şirrat al-faras”, che significa “ombelico del destriero”, poiché questa stella è connessa alla costellazione di Pegaso.Mirach, “il busto” (β Andromedae), si trova ad 88 anni luce di distanza ed è di magnitudine 2,1.Almach (γ Andromedae), una stella multipla visibile al telescopio, che mostra contrasti di colore.υ Andromedae, un sistema stellare binario. Intorno alla stella A di questo sistema sono stati scoperti tre pianeti extrasolari, che si presume essere giganti gassosi, con masse di 0,71, 2,11 e 4,64 volte rispetto alla massa di Giove.

M31L'oggetto del profondo cielo più famoso in Andromeda è M31, la Galassia di Andromeda, che è anche il più lontano oggetto visibile ad occhio nudo. È un'enorme galassia a spirale, simile alla nostra ma un poco più grande, posta alla distanza di due milioni di anni luce. Per trovarla, occorre tracciare una linea tra β e μ Andromedae, ed estenderla ancora per una distanza simile. Le osservazioni indicano che la Galassia di Andromeda è in rotta di collisione con la Via Lattea, avvicinandosi ad una velocità di 140 chilometri al secondo. L'impatto è previsto fra circa 3 miliardi di anni e, vista la velocità relativamente bassa, le due galassie probabilmente si fonderanno per formare una galassia ellittica gigante.Questa galassia fu osservata per la prima volta nel 905 dall'astronomo arabo Abd al-Rahman al-Sufi, che la descrisse come una "piccola nube". La prima descrizione basata su osservazioni telescopiche fu data da Simon Marius (1612), che è spesso citato a torto come lo scopritore. È visibile ad occhio nudo in un cielo molto scuro. Nelle nazioni industrializzate un cielo abbastanza scuro è piuttosto raro, a causa del fenomeno dell’inquinamento luminoso. Ad occhio nudo, la galassia appare piuttosto piccola perché solo le regioni centrali sono abbastanza luminose da essere visibili. Il diametro angolare della galassia è in realtà sette volte quello della Luna piena.

Il mito greco collegato a questa costellazione riguarda la storia di una bellissima principessa, Andromeda, figlia del re etiope Cefeo e della regina Cassiopea (ricordati nelle omonime costellazioni). Quest’ultima era una donna molto bella, ma anche molto vanitosa, che si era vantata di essere più bella delle Nereidi (le ninfe marine), che, offese, chiesero a Poseidone, dio del mare, di punirla per la sua superbia.Il dio inviò un mostro marino (ricordato nella costellazione della Balena) a devastare le coste dell’Etiopia: il re Cefeo, disperato, chiese consiglio all’oracolo di Ammone, il quale gli disse che l’unica soluzione per scacciare questo mostro era sacrificare la figlia Andromeda alle brame del mostro.

Perseo libera Andromeda

Per fortuna della giovane, da quelle parti si trovò a passare l’eroe Perseo, fresco della vittoria contro Medusa, (un mostro con volto di donna e capelli di serpenti, che trasformava in pietra chi la guardava negli occhi) della quale teneva ancora la testa mozzata dentro la bisaccia. L’eroe vide Andromeda incatenata ad una rupe sul mare: secondo Ovidio, in un primo momento la scambiò per una statua di marmo, fino a che non si accorse che il vento le scompigliava i capelli e sulle sue guance scorrevano copiose lacrime. Innamoratosi all’istante, disse a Cefeo che l’avrebbe liberata se gliel’avesse concessa in sposa. Quindi si avvicinò al mostro marino, volando con i sandali alati che gli aveva dato il dio Ermes: estrasse dalla bisaccia la testa di Medusa (che anche da morta aveva il potere di pietrificare) e lo uccise all’istante.Andromeda era felice di poter sposare quel bel giovane che le aveva salvato la vita, ma il padre, a sua insaputa, l’aveva già promessa in sposa a Fineo, suo fratello (secondo altre versioni lo spasimante si chiamava Agenore), che cercò di uccidere il rivale durante i festeggiamenti di nozze, accompagnato da uomini armati. La stessa regina Cassiopea, che non gradiva l’eroe come genero, diede il segnale per l’attacco. Perseo sventò il complotto pietrificandoli tutti con la testa di Medusa: dopo di che tornò in Grecia con l’amata.I due ebbero numerosi figli, tra cui Perse (progenitore dei Persiani), Elettrione (nonno di Eracle), Alceo, Stenelo, Eleio, Mestore, e una femmina, Gorgofone, che pare sia stata la prima donna a risposarsi dopo la morte del marito. Alla loro morte, Perseo ed Andromeda furono trasformati in costellazioni.

Andromeda, Perseo e PegasoIl fatto che la costellazione di Andromeda confini con il cavallo alato Pegaso, ha dato spesso origine alla credenza che Perseo, per liberare la ragazza, sia arrivato in groppa a questo cavallo (come viene raffigurato in molti dipinti): in realtà Pegaso è collegato a questo mito perché era fuoriuscito dal sangue di Medusa, ma non fu mai cavalcato dall’eroe, in quanto animale libero ed indipendente. L’unico che riuscirà a domarlo e cavalcarlo per sconfiggere la Chimera sarà il giovane Bellerofonte. Ma questa è un’altra storia.


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