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Faragola LAD

Il progetto di ricostruzione tridimensionale delle strutture del sito di Faragola (Ascoli Satriano, FG) nasce dalla volontà di collaudare l’applicazione delle ricostruzioni informatizzate non solo dal punto di vista divulgativo, ma anche e soprattutto come strumento di appoggio alla ricerca, secondo le recenti prospettive di riflessione sui fini della virtual archaeology.
Il sito di Faragola rappresenta per molti versi un caso esemplare su cui sperimentare l’applicazione delle ricostruzioni tridimensionali come strumento per la comprensione di un monumento solo parzialmente indagato, e la cui esposizione totale e definitiva risulta particolarmente problematica per via della fragilità delle strutture e dei rivestimenti rinvenuti, che necessitano di un articolato intervento di conservazione.

La ricostruzione dello stibadium

L'analisi dello stibadium e dei tappetini in sectile vitreo ha permesso di riproporre un'ipotesi della decorazione originale della grande cenatio della villa, il grande ambiente di rappresentanza rinvenuto nel corso della prima campagna di scavi (2003).


Stato di conservazione e ricostruzione dello stibadium

La cenatio della villa di V secolo

L'analisi dei pavimenti marmorei della cenatio ha portato alla ricostruzione della complessa articolazione di lastre marmoree policrome e alla restituzione dei colori originari in relazione alle possibili sorgenti di illuminazione.



Il pavimento della cenatio visto dall'alto


La cenatio vista dallo stibadium

Una visita virtuale alla villa

In questo filmato si segue un percorso attraverso la cenatio della villa. Un lungo corridoio porta poi alle terme.

La ricostruzione della fase medievale

Sono state realizzate anche alcune ricostruzioni relative alle fasi altomedievali in cui le strutture della villa in rovina furono occupate da capanne e botteghe artigianali.



Una capanna altomedievale costruita fra le rovine degli ambienti della villa

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dal sito DISCUM