Mu


Due sopracciglia in disordine
una piccola cicatrice d'infanzia.

La linea dell'orizzonte sulla sabbia
e quattro gocce di tè verde.

Così si scrive il vuoto su carta.

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domenica 29 giugno 2008

Per fare il ritratto di un uccello (di Jacques Prévert)





Per prima cosa dipingere una gabbia
che abbia la porta aperta
dipingere poi
qualcosa di grazioso
qualcosa di semplice
qualcosa di bello
qualcosa di utile
per l’uccello
mettere quindi la tela contro un albero
in un giardino
in un bosco
o in una foresta
nascondersi dietro l’albero
senza dire nulla
senza muoversi…
A volte l’uccello arriva presto
ma può anche metterci degli anni
prima che si decida
Non scoraggiarsi
aspettare
aspettare se occorre anche per anni
la rapidità o la lentezza dell’arrivo dell’uccello
non hanno nulla a che fare
con la riuscita del quadro
Quando l’uccello arriva
se arriva
osservare il silenzio più assoluto
aspettare che l’uccello entri nella gabbia
e appena è entrato
richiudere dolcemente la porta col pennello
e poi
cancellare una per una tutte le sbarre
avendo cura di non toccare le piume dell’uccello
Fare a questo punto il ritratto dell’albero
scegliendo il più bello dei suoi rami
per l’uccello
dipingere anche il fogliame verde e la freschezza del vento
il pulviscolo del sole
il rumore degli insetti nell’erba durante la calura estiva
e quindi aspettare che l’uccello abbia voglia di cantare
Se non canta
è un gran brutto segno
è segno che il quadro è venuto male
Ma se invece canta, allora è un buon segno
segno che si può firmare
Allora strappate con estrema dolcezza
una piuma all’uccello
e scrivete il vostro nome in un angolo del quadro.


Pour faire le portrait d'un oiseau


Peindre d'abord une cage
avec une porte ouverte
peindre ensuite
quelque chose de joli
quelque chose de simple
quelque chose de beau
quelque chose d'utile
pour l'oiseau
placer ensuite la toile contre un arbre
dans un jardin
dans un bois
ou dans une forêt
se cacher derrière l'arbre
sans rien dire
sans bouger…
Parfois l'oiseau arrive vite
mais il peut aussi bien mettre de longues années
avant de se décider
Ne pas se décourager
attendre
attendre s'il le faut pendant des années
la vitesse ou la lenteur de l'arrivée de l'oiseau
n'ayant aucun rapport
avec la réussite du tableau
Quand l'oiseau arrive
s'il arrive
observer le plus profond silence
attendre que l'oiseau entre dans la cage
et quand il est entré
fermer doucement la porte avec le pinceau
puis
effacer un à un tous les barreaux
en ayant soin de ne toucher aucune des plumes de l'oiseau
Faire ensuite le portrait de l'arbre
en choisissant la plus belle de ses branches
pour l'oiseau
peindre aussi le vert feuillage et la fraîcheur du vent
la poussière du soleil
et le bruit des bêtes de l'herbe dans la chaleur de l'été
et puis attendre que l'oiseau se décide à chanter
Si l'oiseau ne chante pas
c'est mauvais signe
signe que le tableau est mauvais
mais s'il chante c'est bon signe
signe que vous pouvez signer
Alors vous arrachez tout doucement
une des plumes de l'oiseau
et vous écrivez votre nom dans un coin du tableau.


(da: Paroles, 1946, traduzione mia)

3 commenti:

Alfio ha detto...

E' incredibile come questa poesia di Prévert calzi nell'universo vuoto dello zen e di questo blog.
A proposito del vuoto su tela di Rauschenberg, ecco qua la ricetta precisa di un'arte vuota e libera.
Esattamente come la «Liberazione» di M. C. Escher (litografia del 1955).

Unknown ha detto...

Buongiorno... Sono eliZabeth frolet, amante di prevert, degli uccelli, della poesia... appena scoperto questo blog... e le mando un sorriso.... de piaccere e di felicità. ma come mi piacce tanto lo vorrei condividere con altre personne. E non so come fare... non vedo parole come "Share". Ma sono un pò cieca anche!
grazie!!

eliZ

Alfio ha detto...

Cara eliZ,
molte grazie dei tuoi sorrisi alati.

Riguardo lo "share", si tratta di una mancanza alla quale ho adesso rimediato. Trovi il bottone in alto a destra sulla sidebar, insieme ai feed.

Spero di vederti tornare presto a sorridere da queste parti!

 

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