Ungheria

Ungheria - Hungary

Storia dei francobolli.

Primo francobollo con legenda e corona reale ungherese. Emesso nel 1888. I primi francobolli distribuiti in Ungheria furono i cinque francobolli della serie austriaca emessa il 1° giugno 1850, un anno dopo l'unione dell'Ungheria all'Austria, e presentavano l'aquila bicipite della casa imperiale degli Asburgo. A questa serie, rimasta in vigore fino al 1° giugno 1867, venne ad aggiungersene, otto anni più tardi, una seconda di dieci valori, con l'effige di Francesco Giuseppe I, stampata in rilievo su fondi di dieci colori diversi. Uguale fu l'emissione successiva, del 1861, con l'effige dell'imperatore, ma con un diverso ritratto; seguirono nel 1863 e nel 1864 due serie sulle quali l'aquila imperiale sostituiva il profilo del sovrano.
Nel 1867 venne firmato un compromesso che divideva l'impero in Austria (o Cisleitania) e Ungheria (o Transleitania): i due Stati rimanevano tuttavia legati a un unico trono, quello della casa d'Asburgo, il cui sovrano riuniva le corone dell'impero d'Austria e del regno d'Ungheria. Tuttavia, ad eccezione dei dicasteri degli Esteri, della Guerra e delle Finanze, direttamente posti sotto l'autorità del sovrano, l'Ungheria disponeva di un suo parlamento, di un suo governo e di un'amministrazione indipendente, compresa quella delle Poste. Il parlamento a Budapest. Francobollo emesso nel 1920. Paradossalmente, durante quattro anni, e precisamente dal 1° giugno 1867 al 31 luglio 1871, i due Stati continuarono a utilizzare gli stessi francobolli con l'effige di Francesco Giuseppe. I francobolli, dal momento che non recavano alcuna legenda, non erano distinguibili neppure per valore, in quanto l'abbreviazione "KR" valeva nei due casi (Kreutzer per l'Austria e Krajcar per l'Ungheria). Il solo mezzo a disposizione dei filatelisti per è l'obliterazione, quando esiste ed è leggibile. Alla prima serie ungherese,ma del tipo detto "stampa comune austriaca", nel 1871 succedette la prima serie con vignette specificatamente ungheresi, sempre con l'effige del comune sovrano , il cui ritratto era questa volta collocato in un medaglione posto sopra le insegne ungheresi, sormontate dalla corona di Stefano I. La serie, comprendente sei valori, venne dapprima litografata, poi riemessa, nello stesso anno, incisa, in colori diversi.
Nel 1874 apparve per la prima volta la legenda "Magyar Kir Posta" (Posta reale ungherese) su una serie di cinque francobolli; la vignetta indicava, su una busta appoggiata a un corno di posta e circondata di alloro, il valore facciale del francobollo: sovrastava la corona reale ungherese. I sei francobolli, incisi, furono riemessi, su carta filigranata con ovali intrecciati, nel 1881. Ripresi nel 1888, tipografati su carta filigranata "KR", furono ristampati el 1898-1899 su carta filigranata con la corona imperiale. Nel 1916 apparvero francobolli per celebrare l'incoronazione i Carlo IV e della regina Zita; lo stesso anno venne emessa la prima serie ungherese di beneficenza, gravata da una soprattassa a favore delle vittime della guerra. Successivamente venne diffusa una serie di diciannove valori con due diverse vignette, una raffigurante un mietitore e l'altra il Parlamento di Budapest. Francobollo soprastampato in carminio nel 1915 a favore delle vedove e agli orfani di guerra. La sconfitta dell'Austria e della Germania nella prima guerra mondiale stimolò la decisone degli ungheresi a proclamare immediatamente l'indipendenza del loro paese, ciò che avvenne il 30 ottobre 1918. Il trattato del Trianon (1920) tolse però alla nazione la Transilvania. Con le nuove effigi dei sovrani apparse nel 1918 si concluse la storia filatelic del regno d'Ungheria mentre, il 16 novembre dello stesso anno, aveva inizio la collezione filatelica della Repubblica d'Ungheria. Da allora le emissioni si moltiplicarono: soprastampe "Repubblica" apparvero immediatamente dopo tale evento (un esempio è riportato di seguito con due le ultime due effigi reali soprastampate) e in seguito altre emissioni raffiguranti uomini bolscevichi, celebrazioni storiche e filateliche, cause umanitarie e ricchezze nazionali.

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