Fattori di Rischio e Protezione

Riguardo alla patogenesi della malattia di Alzheimer, sono stati individuati molteplici fattori di rischio biologici, ambientali e genetici.

Tra i fattori di rischio potrebbero rientrare:

  • Storia familiare della malattia

  • Trauma cranico

  • Sindrome di Down

  • Depressione

  • Stile di vita

  • Fattori di rischio vascolare

  • Sesso femminile

Il fattore di rischio biologico più importante, tra quelli conosciuti, è l’età, poiché la probabilità di sviluppare la malattia aumenta con l’età. Per la malattia di Alzheimer, in particolare, il numero di casi che si presenta in età presenile, cioè al di sotto dei 65 anni, è meno dell’1 % del totale. Al di sopra dei 65 anni, la probabilità aumenta progressivamente, raddoppiando ogni 5 anni. Nella fascia di età compresa tra 80 e 85 anni, la malatttia di Alzheimer si presenta con una probabilità del 20 %, cioè colpisce, in media, una persona su 5.

La ricerca genetica ha dimostrato la correlazione tra lo sviluppo della malattia e la presenza di alterazioni genetiche di alcuni cromosomi. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, la malattia di Alzheimer, come le altre forme di Demenza, si presenta con le caratteristiche di una malattia sporadica: il corredo genetico può, tutt’al più, determinare una predisposizione familiare, che però non implica che la malattia si presenterà.

Il carattere multifattoriale della malattia di Alzheimer, cioè la molteplicità dei fattori di rischio, è una delle difficoltà per lo sviluppo della ricerca medica.
Per questa malatti, non è possibile, allo stato attuale delle conoscenze, collegare lo sviluppo della malattia allo stile di vita condotto dalla persona. Non è possibile quindi prevenire la malattia con un adeguamento dello stile di vita.

Tuttavia, la ricerca ha individuato, alcuni fattori di protezione, che possono ridurre la probabilità della malattia. Fra questi, sono stati indicate, ad esempio, le terapie ormonali a base di estrogeni. Inoltre, l’ipertensione è stata riconosciuta come fattore di rischio, non solo per le malattie cardiovascolari, ma anche per la Demenza vascolare, con una possibilità di interferenza anche con le forme di Demenza degenerativa. Questo suggerisce che uno stile di vita sano, per la prevenzione o la cura dell’ipertensione, possa ridurre il rischio della Demenza .

Bibliografia:
Trabucchi Marco, “Le demenze”, Ed. UTET Div. Periodici Scient. Terza edizione anno 2002