TERNI (PG)

La notizia arriva come una bomba nel tardo pomeriggio: Berlusconi nell'attraversare la sua parabola discendente, ha un colpo di coda e in un attimo di parziale illuminazione riconosce PERUGIA, come unico capoluogo dell'Umbria,  includendo Terni fra le province da cancellare.
Certo, non solleverà il loro animo essere messi al pari di Biella, Fermo, Ogliastra o Carbonia - Iglesias, anche se potranno sfogarsi e capirsi al volo con i loro gemelli di Rieti ma, parliamoci chiaro, ormai interi pezzi della comunità altolaziale davano segni di scricchiolìo: prima la curva est-inta, poi la cascata delle marmore in notturna godibile nella sola versione audio (almeno finchè il Comune non paga la bolletta della luce) fino alla squadra del paese che retrocede in casa con un villaggio della valle umbra.
I più previdenti, come una prima punta ed un centrale difensivo, si sono messi in salvo ma per gli altri tutto sembra complicarsi, adesso che anche per lo sport più importante della città, la caccia, toccherà venì a fa i fogli a Perugia.
Guardando alle competenze delle province non può che destare preoccupazione il futuro carico di lavoro per gli uffici di via palermo che deriverebbe dall'eliminazione del loro circolo ricreativo: materie quali istruzione di secondo grado ed artistica o servizi di igiene e profilassi pubblica impongono uno sforzo simile a quello che fece la Germania con la DDR. Nessuna differenza invece sul piano della valorizzazione dei beni artistici e culturali, come si può vedere dalla foto sopra.
All'inizio sarà dura per loro, mettere nel mittente la scritta "Terni (PG)" oltretutto senza nessuna garanzia che sia finita qui e magari ritrovarsi S.Valentino il 29 gennaio o il loro numero preceduto dallo 075. ma si sa che seppure la crisi sia spietata, i lelli hanno sempre nel loro cuore una piccola fiammella  di speranza che forse anche qui, perchè no, ci sia lu ripescaggiu!!!