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poesie
Carboncini e sanguigneLa mia attività poetica, come vi renderete conto dalle considerazioni che seguono, procede erraticamente ed a rilento rispetto a quella di narrativa.

Ho comunque da segnalarvi una novità: ho incontrato a Bogotá un poeta colombo-americano, come egli stesso si definisce, perché opera principalmente negli USA, dove insegna: Jaime Manrique Ardila. Mi sono piaciute le sue poesie, ne ho tradotto un certo numero e la rivista italiana “Poesia” (Crocetti editore) mi ha pubblicato un articolo e le traduzioni testo a fronte nel numero 241 di settembre 2009.

Ecco la copertina della rivista, il testo dell’articolo e una delle poesie tradotta in italiano.

Leggi l'articolo su Jaime Manrique Ardila  (formato rtf)




Questa pagina è stata concepita in un momento di sostanziale smarrimento quando mi sono reso conto che in fondo, magari molto in fondo, potevo anche essere un poeta.


Razionalizzando il tutto dopo diversi anni, mi dico che forse la poesia mi si addice per la concisione che essa può prevedere, almeno nel mio caso, e per il fatto che - parafrasando quello che Michelangelo diceva della scultura - anche la poesia è “quella che si fa per forza di levare”.


Lascio quindi online le considerazioni di quella volta, ma con legittimo orgoglio vi mostro la copertina della mia plaquette edita a fine 2006 dalla Hammerle Editori in Trieste, di cui troverete i dettagli nella pagina DICONO DI ME.

Carboncini e sanguigne
Le poesie in essa contenute toccano vari argomenti che non saprei esprimere se non attraverso la forma poetica. Non so se questo sia un pregio o un difetto, ma è così.
Tutte le poesie citate di seguito formano comunque parte della plaquette.








Quanto segue è quello che scrivevo negli anni precedenti. Una poesia, "Freddo", è stata inclusa in una antologia dell'editore Citymedia che ha già avuto tre presentazioni pubbliche nella mia città, al Circolo Letterario del Friuli - Venezia Giulia, all'Antico Caffè San Marco e al Club Zyp.

In tali occasioni "Freddo" è stata tra le poesie scelte per la presentazione anche dalla poetessa Franca Fusco.



FREDDO
No
io non ho più radici
mi ha sradicato il vento
della globalizzazione.

Ho solo freddo
in questo paese ostile
e non ho più l'energia
per ricordare
mia madre
mio padre
i miei fratelli
la mia terra
ricca solo di sole
solo immagini
sfocate dal freddo.

La gente indifferente
mi passa accanto
e non ha capito
mi dico
che io sono il futuro
loro il passato.

Ma un futuro senza radici
è senza speranza
come il freddo che taglia
la mia faccia
nera.

Questa poesia è piaciuta anche a LietoColle - chi si occupa di poesia conosce Michelangelo Camilliti e la sua piccola ma "importante" casa editrice - ed è apparsa in autunno 2003 nell'antologia "Clandestini" in compagnia di poeti talmente noti ( li trovate sul sito di LietoColle) da rendere la cosa quasi imbarazzante…

Verso la fine del 2001 ho deciso che volevo confrontarmi con la realtà - esercizio che può essere sgradevole, ma salutare, un po' come l'olio di fegato di merluzzo - ed ho provato a mandarne una ad un concorso a Lagosanto, in provincia di Ferrara.

Inaspettatamente ho rimediato un 2º Premio.

Ve la metto online, giudicate voi se era meritato o se la giuria è stata indulgente

CI VUOLE CORAGGIO
A guardare tuo figlio
sciancato da una mina antiuomo
oltre la reticella del burkha
pensando al futuro che non avrà
e che non avrai

a lasciare il tuo paese
ritrovandoti a fare il lavavetri
mestiere in cui il baccalauréat
di cui tua madre è orgogliosa
non serve a niente

a sopportare le botte
ed il peso degli uomini su di te
pensando a un figlio
lasciato chissà dove

a mandare soldi a casa
quando dormi in un letto ad ore
in un buco freddo e umido
sognando il sole della tua terra

a tirare avanti
con uno stipendio da fame
senza rubare
e comprando la casa
che lascerai ai tuoi figli
senza esserti mai concesso
nulla

a combattere una guerra
senza speranze
contro una malattia
che prima porta via l'anima
e poi la vita
di chi ti sta vicino

ci vuole coraggio
quello freddo
lucido
della disperazione.

La cosa più strabiliante è che ci ho riprovato ed ho vinto il 1° Premio al Concorso Letterario Trieste Etnie Poesie nel 2002 a Trieste con la silloge di poesie "Mio piccolo re".

Vi metto in linea una poesia e tutta la silloge scaricabile, buona lettura.

VIA
Non mi interessano
paesaggi tropicali
o montagne innevate
andare via
è una categoria dell'anima.

Non qui
non adesso
non così.

Mi basterebbe.

Leggi tutta la silloge di poesie "Mio piccolo re"  (formato rtf)

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