venerdì 29 maggio 2009

Acqua: il confronto tra Publiacqua, difensori civici e Confedilizia. Qualcosa si muove!

Il Convegno organizzato da Confedilizia Delegazione di Campi Bisenzio-Signa e la sede territoriale di Firenze dell’associazione con la collaborazione della Presidenza del Consiglio comunale di Campi Bisenzio, svoltosi il 21 Maggio u.s. presso l’Auditorium della Cassa di Risparmio di Firenze ha rappresentato una svolta importantissima nell’ottica della realizzazione di una base permanente di confronto fra tutti coloro che operano nel settore dei servizi idrici e/o ad essi rivolgono parte della loro attività.
Essere riusciti a mettere insieme – forse per la prima volta - il Presidente di Publiacqua, Amos Cecchi, il difensore civico regionale, Giorgio Morales, quello di Firenze, Alberto Brasca, e dei comuni della piana, Emanuele Pellicanò, oltre ai vertici di Confedilizia Firenze e di Campi Bisenzio-Signa, Nino Scripelliti ed Antonio Esposito, in rappresentanza dei proprietari di case e degli amministratori di condominio, costituisce un segnale importantissimo sulla volontà reciproca di conoscere i problemi e di poterli quindi affrontare in futuro nel modo migliore a tutto vantaggio dei cittadini-utenti.
Sul tavolo sono state poste tutte le questioni che rappresentano la quasi totalità di quelle segnalate ai difensori civici dai cittadini nonché quelle problematiche che gli amministratori di condominio od i singoli proprietari di casa si trovano ad affrontare quotidianamente diventando fonte di discussioni, lamentele e proteste nei confronti dell’ente erogatore del servizio, ma – cosa più importante – con un confronto, aperto e chiaro, sono state avanzate proposte per il miglioramento del servizio e dei rapporti tra Publiacqua ed utenti da realizzarsi anche mediante altri incontri ed una valorizzazione delle commissioni congiunte.
Il difensore civico del Comune di Firenze, Alberto Brasca, dopo aver premesso che le pratiche delle quali si occupa il suo ufficio non hanno un valore statistico, si è soffermato “sulle molte lamentele che derivano dalla mancata effettuazione delle letture dei contatori, così come previsto dalla carta dei servizi, con emissione di bollette con importi elevatissimi. Il problema diventa drammatico se tra una lettura e l’altra si verifica una perdita occulta. In questi casi si raggiungono cifre consistenti alle quali gli utenti a volte non sono in grado di far fronte”. Altro motivo di lamentele rivolte al difensore civico è costituito dalla mancanza di chiarezza delle bollette – non solo di Publiacqua ma soprattutto di quelle delle ditte “recapitiste” – che sono “compilate con formule spesso molto generiche, per cui anche per noi è difficile arrivare a capirne il significato ed il perché”. Infine – ha affermato Brasca – esiste la nota dolente del deposito cauzionale cioè la cifra che l’utente versa quando sottoscrive il contratto. “A Firenze sono frequenti casi di contratti dalla durata anche di pochi anni, esempio tipico il caso degli studenti, e quando il contratto viene interrotto non si sa più a chi richiedere la restituzione del deposito. I soldi infatti sono stati pagati al recapiti sta che poi li ha girati a Publiacqua per cui se li chiedi al primo ti dicono di rivolgerti alla seconda. E con Publiacqua il problema è… molto confuso!”.
Un problema, segnalato anche dagli altri difensori civici visto che è esteso a tutto il territorio, che Brasca definisce “dramma” è costituito dalla chiusura dell’acqua. “A volte, per un solo utente moroso, chiudono l’acqua a tutto il condominio, anche a tutti gli utenti che hanno pagato regolarmente. Chi ha sempre pagato vive ovviamente tutto questo come un ingiustizia profonda, inoltre spesso le informazioni sono assai deboli: Publiacqua fa una sorta di “cassettinaggio”, mette nelle cassette dei fogliolini che possono andare facilmente perduti. E’ successo che i cittadini si siano visti togliere l’acqua senza alcun preavviso”.
Il difensore civico dei comuni della piana, Emanuele Pellicanò, ha evidenziato come i problemi sollevati dai cittadini siano in gran parte analoghi con al primo posto “le perdite occulte, aggravate dai ritardi nelle letture dei contatori e nelle fatturazioni. Proprio le fatturazioni poco frequenti, al ritmo di una bolletta all’anno, sono un’altra nota dolente, mentre ancora poco conosciuta è l’assicurazione contro le perdite occulte, la polizza che con pochi euro all’anno consente di coprire eventuali “bollette pazze” dovute proprio alle falle nelle tubazioni. Anche nella piana si lamentano spesso bollette incomprensibili e difficoltà nel farsi restituire il deposito cauzionale”. Interessante e da valutare – per Pellicanò – è un problema che sembra riguardare soprattutto Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio: quello delle corti interne. “Ci sono “zone grigie” dove il confine tra l’area pubblica e quella privata è incerto, anche per gli uffici comunali, e non si riesce a stabilire chi debba intervenire per riparare un guasto. A Calenzano si aggiungono i problemi di interruzione del servizio, con i rubinetti che restano all’asciutto come è successo anche nel palazzo comunale. Importante è anche la questione relativa a chi acquista una casa di nuova costruzione con il costruttore che assicura dell’esistenza della rete idrica per gli allacciamenti mentre Publiacqua sostiene la necessità di realizzare una nuova rete. Si ha l’impressione, forse più che questa, di uno scaricabarile ed un rimpallo di competenze nel quale il cittadino viene stritolato”.

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