Leonardo Sinisgalli (1908-1981)

Ingegnere e poeta, fu collaboratore della Pirelli, della Finmeccanica, dell'Olivetti, dell'ENI e di Alitalia. In gioventù, dopo la laurea in ingegneria fu chiamato da Enrico Fermi che lo voleva tra i suoi allievi, ma preferì la poesia all'atomica: fu scoperto da Ungaretti, al quale si legò in una lunga amicizia. Nel 1953 fondò e diresse fino al 1958 la rivista della Finmeccanica «Civiltà delle Macchine», pubblicata fino al 1979. Morì a Roma il 31 gennaio 1981.

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Robert Musil (1880-1942)

Seguì le orme del padre laureandosi in ingegneria e lavorando come assistente alla scuola degli alti studi tecnici di Stoccarda. L'esattezza scientifica e gli studi di matematica, unitamente alla forte fascinazione per la musica e le arti in generale cattureranno il futuro giovane scrittore. Musil dagli studi matematici passò a quelli filosofici, che completò con una tesi di laurea sulle teorie di Ernst Mach. Ma la sua vocazione erano la letteratura e il teatro, che lo resero famoso.

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Galileo Galilei (1564-1642)

Fisico, filosofo, astronomo, matematico e letterato, padre della scienza moderna.Il suo nome è associato ad importanti contributi in dinamica e in astronomia, all'introduzione del metodo scientifico (detto metodo galileiano o metodo sperimentale). Critico letterario e d'arte, musicista, abile suonatore di liuto, maestro nell'arte del disegno, la sua prosa è stata un modello per la prosa scientifica. Gli Accademici della Crusca lo inserirono nell'elenco degli autori di riferimento per la lingua italiana.
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Lorenzo Mascheroni ( 1750-1800)

Matematico, poeta, umanista, deviò genialmente dagli indirizzi geometrici antichi. A diciassette anni vestì l'abito ecclesiastico e non ancora ventenne succedette nell'insegnamento dell’eloquenza al proprio maestro Ottavio Bolgeni. Si dilettò di musica e di belle arti, scrisse carmi latini e un profluvio di versi d'occasione.Dal 1778 insegnò Fisica e Matematica nel Seminario di Bergamo, e due anni dopo occupò la cattedra di filosofia del Collegio Mariano. Nel 1797, a Pavia, fu pubblicata La geometria del compasso.

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Bruno de Finetti (1906 - 1985)

Matematico e filosofo della scienza, è il padre del moderno Calcolo delle Probabilità. Altri importanti contributi egli diede anche alla Statistica, alla Matematica Finanziaria-Attuariale, all’Economia, all’Analisi Matematica, al Calcolo Automatico e alla Didattica della Matematica, di cui fu un originalissimo e autorevole innovatore. Si interessò anche di urbanistica ed è stato uno degli intellettuali più prestigiosi del secolo XX, testimoniando con il suo pensiero e la sua opera l'unità della cultura.

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Anton Pavlovic Cechov (1860-1904 )

Diciannovenne, Cechov si iscrive agli studi universitari di medicina: studia fino al 1884, anno in cui consegue la laurea e inizia ad esercitare la professione di medico. Cechov conduce una sorta di doppia vita: scrive ed esercita la professione di medico; scriverà: «La medicina è la mia moglie legittima, la letteratura è la mia amante».

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Maria Gaetana Agnesi (1718-1799 )

A cinque anni già parlava il francese e a nove anche il tedesco, il latino, il greco, lo spagnolo e l’ebraico. Il suo trattato di matematica Instituzioni Analitiche ad uso della Gioventù Italiana fu lodato dai dotti d’Europa come la “summa” dell’analisi matematica dell’epoca.Dalla retorica e dalle lingue, passò a studi filosofici e scientifici, di cui sono preziosa testimonianza le sue Propositiones Philosophicae, elaborate dalle “accademie” che si tenevano in casa Agnesi su temi di fisica, logica, botanica, ontologia, cosmologia, meccanica e pneumatologia.

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Piero della Francesca (1416-1492)

Pittore e grande matematico, tra le personalità più emblematiche del Rinascimento italiano, fu un esponente della seconda generazione di pittori-umanisti. Le sue opere sono mirabilmente sospese tra arte, geometria e un complesso sistema di lettura a più livelli, dove confluiscono complesse questioni teologiche, filosofiche e d'attualità.

.Vedi anche Fondazione Piero della Francesca, La matematica di Piero della Francesca

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Antoni Gaudí i Cornet (1852 – 1926)

Architetto spagnolo e massimo esponente del modernismo catalano, pur essendo la personalità meno organica a tale movimento artistico di cui comunque condivideva i presupposti ideologici e tematici, completandoli però con una ispirazione personale, basata principalmente su forme naturali, che giunse a degli esiti anticipatori dell'espressionismo e di altre avanguardie, compreso il surrealismo. È stato definito dal Le Corbusier come il «plasmatore della pietra, del laterizio e del ferro». Per saperne di più...


Artisti, scienziati e letterati che con la loro opera
hanno testimoniato l'unità della cultura


Leonardo da Vinci (1452 – 1519)

Uomo d'ingegno e talento universale del Rinascimento italiano, incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell'arte e della conoscenza. Fu pittore, disegnatore, scultore, architetto, ingegnere, scenografo, anatomista, letterato, musicista e inventore. È considerato uno dei più grandi geni dell'umanità.

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Leonnardo da Vinci

Leon Battista Alberti (1404-1472)

Architetto, scrittore, matematico e umanista italiano; fuanche crittografo, linguista, filosofo, musicista e archeologo: una delle figure artistiche più poliedriche del Rinascimento. Alberti fa parte della seconda generazione di artisti dell'Umanesimo, di cui fu una figura emblematica per il suo interesse nelle più varie discipline.

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Albrecht Durer (1471-1528)

Pittore, incisore e matematico tedesco. Figlio di un ungherese, viene considerato il massimo esponente della pittura tedesca rinascimentale. A Venezia l'artista entrò in contatto con ambienti neoplatonici. Si presume che tali ambienti abbiano sollevato il suo carattere verso l'aggregazione esoterica. Classico esempio è l'opera dal titolo Melencolia I, realizzata nel 1514, in cui sono presenti evidenti simbologie ermetiche.

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Iannis Xenakis (1922-2001)

Ingegnere, architetto e fra i maggiori musicisti del Novecento. Lavorò con Le Corbusier, in qualità di ingegnere.Progettò varie opere importanti: le unità abitative di Nantes (1949) e di Briey-en-Forêt, il Centro culturale di Bagdad (1957), il convento di La Tourette (1953) e il famoso Padiglione Philips per la Fiera di Bruxelles (1958)

«L'artista gioca con le forme proprio come lo scienziato o il credente. Il musicista lo fa in modo ancor più sistematico, poiché vive simultaneamente nel microcosmo del suono e nel macrocosmo delle architetture più vaste, come se si trovasse in una millefoglie fatta di strati trasparenti in tutti i sensi».

Con queste parole Xenakis sintetizza l'essenza del suo lavoro di musicista scaturito dall'intreccio delle sue grandi passioni: la matematica e l'architettura.
Denominatore comune lo spazio. Uno spazio in cui Xenakis ha espresso quella che riteneva una necessità assoluta per la sopravvivenza della specie umana, anzi probabilmente dello stesso cosmo, cioè quella di poter creare, inventare, essere originali.
(Da Iannis Xenakis: la matematica nella musica del Novecento, in Matematica Pristem Universtà Bocconi)

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