In questi giorni di “tensioni” per intolleranze varie, un pezzo per sdrammatizzare non guasta!

In barba a tutti quelli che provano un sentimento di odio [o derivato] per qualcun’altro!

Questo signore sì, che è veramente arrabbiato!

“Ma guardi, per me non c’è una ra…se ci, se ci…se c’era la pena di morte, da darla a quelli che vanno in giro a fare fare..lasciamo..cioè…per non usare le robe volgari..a fare i bisognini per terra…che uno esce che ha lavorato tutto il giorno….che è in giro a far ballare i piedi…e si trova lì e si trova il regalino del signor tal dei tali del lante della rovere del…del savoia che gà il cagnulin e io ciacchete che entro negli escrementi..scusate perchè le cose van dette….negli escrementi!”

Da Elio e Le Storie Tese, “fossi figo”, Cicciput (C) 2003

Guardatevi il video su youtube!.

In effetti il problema degli escrementi nell’area di SGAMBAMENTO CANI, che diventa in realtà l’area di Scagamento Cani, è attuale e difficile per la conciliazione dei conflitti in tutti i Parchi Pubblici. Ricordo che la Commissione Assetto ed Uso del Territorio – Ambiente della Seconda Circoscrizione ne parlò approfonditamente per circa tre ore.

L’unica sintesi possibile di quella riunione, però, non fu la pena di morte per chi gà al cagnulin, ma la sentenza di Orazio Salsi, vecchio amico socialista, che sostenne che le suddette aree andassero costituite lunghe e stretta, perchè

“Al can, al vòl ‘d la velocitè!”