PROSSIMA ASSEMBLEA MPS 11 APRILE 2024

Per il quinto anno consecutivo, anche nel 2024, non sarà consentita né la partecipazione in presenza, né in collegamento da remoto, dei piccoli azionisti, all’assemblea dei Soci BMPS per l’approvazione del bilancio e degli altri punti all’ordine del giorno. La Banca infatti ha deciso di avvalersi della legge 215/23, che estende l’applicabilità delle norme straordinarie dovute all’emergenza COVID, sullo svolgimento delle assemblee ordinarie di società ed enti entro il 30 aprile 2024. Si tratta di una scelta non seguita dalla maggioranza delle banche italiane, che da tempo hanno optato per le modalità ordinarie, consentendo in questo modo la partecipazione di tutti gli azionisti. Evidentemente i Soci retail, che posseggono oltre il 70% del capitale azionario del Monte dei Paschi e che hanno visto il loro investimento pressoché totalmente eroso da una serie di aumenti di capitale e di accorpamenti di quote azionarie, non possono esprimere la loro voce, dopo gli enormi sacrifici e danni subiti nel corso degli ultimi 15 anni.

Tuttavia, nonostante tutti gli ostacoli frapposti, oltre a sentenze della Magistratura, a nostro avviso discutibili, continua l’impegno dell’Associazione Buongoverno per la ricerca delle responsabilità di chi ha compiuto danni irreparabili al Monte dei Paschi di Siena e alle decine di migliaia di azionisti e di possessori di obbligazioni. Quindi, come di consueto, abbiamo presentato quesiti per approfondire e chiarire aspetti a nostro avviso significativi e che ci lasciano perplessi.

Ci stupisce invece l’atteggiamento di chi, ormai fuori tempo massimo, invoca la salvaguardia della Banca e lamenta l’assenza ed il silenzio delle istituzioni a tutela del Monte. Nessuna di queste voci si è fatta sentire in occasione dell’acquisto di Banca Antonveneta, mentre sarebbe stato quello uno dei momenti per battersi in Assemblea e rispondere negativamente alla sottoscrizione dell’aumento di capitale richiesto da Mussari o, meglio ancora, non dare il consenso all’acquisizione di BAV.

L’onestà intellettuale si vede in questi momenti, in cui si deve combattere per il bene della comunità e non quando ormai certe scelte sono state intraprese da anni, solo per avere visibilità.

Il Buongoverno ha sempre espresso la volontà di salvaguardare MPS ed il suo legame con il territorio e ci chiediamo dove fossero questi intrepidi difensori di MPS quando era il momento di prendere seriamente posizione.

Ricordo dell’Avvocato Paolo Emilio Falaschi

L’Associazione Buongoverno MPS, dopo poco più di un mese dalla scomparsa, ricorda l’Avvocato Paolo Falaschi come un vero professionista con un grande cuore e mosso da viva passione civica. Ha combattuto importanti sfide in nome della giustizia, contro facili e poco comprensibili archiviazioni. Proprio grazie a lui non è stato possibile insabbiare vicende imbarazzanti e si sono aperti nuovi filoni processuali su Mps. Importante ribadire che il suo amore per la legalità lo ha spinto verso accese battaglie per l’accertamento di verità e responsabilità, sempre in difesa della Banca, della comunità senese e a tutela dell’economia locale e nazionale. Ci auguriamo che si riconoscano sempre il valore e l’importanza delle sue azioni.

Riflessione sui dati MPS al 31.12.2023

MPS dati al 31.12.2023



Il patrimonio netto al 31.12.2023 è di €mil. 9978 rispetto a 8.649. al 31.12.2007, prima di Antonveneta, in miglioramento apparente di 1329 €mln.(*)

Dobbiamo rammentare che nel patrimonio netto 31.12.2023 sono compresi Crediti Fiscali per circa €mln. 2000 . ( Le DTA non in bilancio 2023 risultano circa €mln. 2600 v.pag.6 );

Dobbiamo altresì rammentare che nel periodo 2007-2023 vi sono stati gli aumenti di 7.5 per Antonveneta, 2,0 di Mussari in uscita, 5,0 di Profumo, 3,0 di Profumo, 8,8 Burden Sharing, 2,5 Lovaglio, per un totale di €mld. 28,8 e utili annuali cpl. di €mld.6,3 (1,4+1,0+0,2+1,0+0,4+0,3) e utile 2023 per €mln. 2051.

Partendo dal Patrimonio Netto di €mil.8.649 del 2007 e sommando gli Aucap per cpl. €mld. 28.8 e utili per €mld. 6.3, dovremmo pervenire ad oltre €mln.43700, mentre siamo – come detto – a €mln. 9978, con una differenza negativa di circa €mln. 33.700;

Considerando poi che nel Patrimonio netto al 31.12.2023 sono comprese Crediti Fiscali per circa €2.000 e crediti deteriorati svalutati al 50% circa per €mln. 1800,

appare pertanto evidente, che vi è stata distruzione di ricchezza per oltre €mln.37.000.



(*) I dati come sopra ricostruiti, sono stati desunti dai bilanci annuali;

Riepilogo

11 ottobre: Cassazione 1° filone (Mussari-Vigni)

27 ottobre: Appello 2° filone (Profumo-Viola)

11 novembre: udienza terzo filone (NPL)

12 dicembre 2023:

Errori, non reati. Sembra questa la sintesi delle sentenze che finora in vari filoni hanno coinvolto i vertici di Mps, l’istituto bancario senese fino agli anni Novanta tra i primi tre o quattro italiani, travolto da più burrasche giudiziarie nell’arco di quindici anni e nel frattempo passato da gestione privata a controllo pubblico. Ieri Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, già presidente e amministratore delegato di Rocca Salimbeni, sono stati assolti in Appello dall’accusa di avere voluto mascherare le perdite della disastrosa acquisizione di Banca Antonveneta, peraltro avvenuta prima del loro arrivo a Siena.

Lo avrebbero fatto contabilizzando in maniera erronea due prodotti finanziari «derivati», Alexandria e Santorini, una maledizione per la banca, messi a bilancio come operazioni di pronto contro termine sui titoli di Stato (a saldi aperti), per i bilanci dal 2012 fino al semestrale 2015. Viola e Profumo finiscono dunque assolti (motivazioni entro 90 giorni), come sono stati già stati assolti definitivamente anche gli ex vertici, Giuseppe Mussari e Antonio Vigni, responsabili dell’operazione Antoveneta.

La Corte d’Appello ieri ha ribaltato completamente la sentenza di primo grado, con sei anni inflitti a entrambi per false comunicazioni sociali e aggiotaggio e 2 milioni e mezzo di multa. «Una sentenza che vale mezzo miliardo», ha commentato a denti stretti una delle parti del processo dopo la lettura del dispositivo che però ha lasciato deluse 2.000 parti civili. Il riferimento è alla cifra stimata per gli accantonamenti legali della banca che ora potranno essere rilasciati, secondo una recente stima degli analisti di Mediobanca.

La sentenza con la formula «perché il fatto non sussiste» (è stato assolto in appello pure Paolo Salvadori, ex presidente del collegio sindacale dell’istituto) ha anche spinto immediatamente il titolo in Borsa (+2,9%) a quota 3,36 euro. Il sostituto pg Massimo Gaballo aveva definito «grottesca» l’assoluzione del precedente management e aveva anche accusato i colleghi della procura ordinaria di avere coperto la responsabilità di Profumo e Viola: l’inchiesta su questo capitolo davanti alla competente procura di Brescia ha visto l’archiviazione per i pubblici ministeri.

Dopo la lettura della sentenza Profumo e Viola si sono abbracciati. «Sono emozionato. Dopo otto anni di sofferenza ho sempre avuto fiducia nella giustizia. Sono anche molto contento per la banca perché si chiude questa triste vicenda», ha detto Profumo visibilmente scosso. Viola ha parlato di «sentenza che fa giustizia e chiude una triste e penosa vicenda durata dieci anni. Resta la profonda amarezza di essere stato condannato in primo grado per reati che la sentenza d’appello ha dichiarato essere inesistenti». La procura di Milano aveva inizialmente chiesto l’archiviazione per Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, ritenendo che la errata contabilizzazione dei derivati non fosse mossa dall’intenzione di mascherare le perdite. Richiesta a cui era seguita l’imputazione coatta del gip. Alla richiesta di assoluzione avanzata nel processo dalla stessa procura, i giudici avevano risposto con la condanna a 6 anni, poi ribaltata ieri dalla Corte d’Appello. È tuttora in corso un terzo filone, con udienza preliminare davanti alla gup Fiammetta Modica, sui crediti deteriorati dopo l’ispezione della Bce. Anche in questo caso, di fronte alla procura ordinaria che aveva chiesto l’archiviazione, arrivò l’ordine di disporre nuove indagini del gip Salvini. E si è ancora in attesa di giudizio.

Processo Monte dei Paschi di Siena (3^ filone): proroga per costituirsi parte civile al 26 giugno

Dopo i processi penali “MPS I” (vicino alla conclusione) e “MPS II” (concluso in primo grado), si è aperto un nuovo filone processuale, “MPS III”, per  reati di falso in bilancio e false comunicazioni sociali, nonché falso in prospetto informativo (per sopravvalutazione di crediti NPL) commessi tra il 1° giugno 2014 e il 29 luglio 2016, iniziato con udienza dello scorso 12 maggio che proseguirà nella seduta del 26 giugno, termine ultimo per aderire alla costituzione di parte civile.

Potrà costituirsi parte civile chi era titolare di azioni della banca in questo periodo, anche se comprate prima o vendute nel lasso di tempo stesso, rivolgendosi allo studio Falaschi (0577 284004, info@paoloemiliofalaschi.it),  o Rossi (0577.247651, avvocatomassimorossi@yahoo.it), o alla Confconsumatori (marcofestelli@confconsumatori.it, cell 328/7958074, tel. 0521/231846, 0564/417849).

Assemblea BMPS 20 aprile 2023

Mps: Maione nuovo presidente, bocciata azione responsabilita’ ex vertici

Non entra rappresentante lista minoranza Fondazioni (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 20 apr – Via libera dell’assemblea di Mps al bilancio 2022 e alla nomina del nuovo cda e del nuovo presidente, primo nominativo nella lista proposta dal Tesoro: Nicola Maione. Il Vice presidente, su indicazione sempre del Tesoro, e’ Gianluca Brancadoro.
Confermato Luigi Lovaglio come amministratore delegato.
L’assemblea, con il voto dell’azionista di riferimento ministero dell’Economia (presente l’82,4% del capitale) ha bocciato per l’ennesima volta la richiesta di azione di responsabilita’ verso gli ex vertici Profumo e Viola proposta dall’azionista Bluebell Partners. La percentuale di voti contrari alla proposta e’ stata del 96,59%, di favorevoli dello 0,09% e di astenuti del 3,31%. In cda entrano 12 membri della lista di maggioranza espressa dal ministero dell’Economia e i tre consiglieri di minoranza indipendenti indicati dalla lista dei fondi, seconda per numero di voti con una percentuale del 15,2% mentre la lista promossa dalle Fondazioni azioniste della banca, con il 3,8% dei voti, non e’ riuscita ad inserire il suo candidato. Anche nel collegio sindacale entrano il rappresentante della lista dei fondi (presidente) e i due sindaci effettivi espressi dalla lista del Mef.
(RADIOCOR) 20-04-23 19:52:20

Costituzione parte civile 3° filone: termine ultimo 12 maggio 2023

Coloro che si vogliono costituire parte civile nel procedimento nei confronti di Alessandro Profumo, Fabrizio Viola, Massimo Tononi e Arturo Betunio, per la rettifica dei crediti deteriorati (l’accusa è di aver provveduto a una rettifica dei crediti deteriorati per complessivi 7,82 miliardi),  dovranno farlo entro la data dell’udienza preliminare del 12 maggio attraverso il proprio legale di fiducia.  Hanno facoltà coloro che, pur valutando caso per caso, possono dimostrare il possesso delle azioni dal giugno 2014 (anche se acquistate prima) al luglio 2016 (anche se vendute prima).

E’ possibile chiedere assistenza allo Studio dell’ Avvocato Paolo Emilio Falaschi (0577. 284004; info@paoloemiliofalaschi.it) che, in seguito a rapporti proficui e risultati ottenuti grazie a una collaborazione reciproca, può offrire un trattamento di riguardo ai nostri Soci.                         

Processo di appello a Profumo e Viola (2° filone)

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 31 mar – Il sostituto procuratore di Milano Massimo Gaballo ha chiesto la conferma della condanna di primo grado per gli ex vertici di Mps, Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, nel processo di appello su presunte irregolarita’ nella passata gestione della banca senese in relazione alla contabilizzazione dei derivati Santorini e Alexandria. In primo grado, il 15 ottobre 2020, l’ex presidente e l’ex ad di Banca Mps erano stati condannati a sei anni di reclusione ciascuno per i reati di aggiotaggio e false comunicazioni sociali (in relazione alla prima semestrale 2015 della banca con riferimento all’operazione Alexandria). Per l’ex presidente del collegio sindacale, Paolo Salvadori, condannato in primo grado a 3 anni e 6 mesi per false comunicazioni sociali, invece, e’ stato chiesto di dichiarare la nullita’ della sentenza con trasmissione degli atti al Tribunale di Siena per competenza territoriale. Inoltre, il sostituto pg di Milano ha chiesto la conferma della condanna per Banca Mps, imputata per la legge 231/2001, a una multa di 800mila euro piu’ il pagamento delle spese processuali (quest’ultimo insieme a Viola e Profumo). E’ stata infine chiesta la conferma della sentenza anche per la prescrizione del reato di false comunicazioni sociali relativo al bilancio 2012 e per l’assoluzione per lo stesso reato in relazione ai bilanci 2013 e 2014.
(RADIOCOR) 31-03-23 16:29:07