giovedì 24 febbraio 2011

ESISTE IL KIT DI SOPRAVVIVENZA?

Ho voluto aprire questo post perchè sono contrario a tutti i kit di sopravvivenza che inondano la rete.
Partiamo dal concetto principale, il kit di sopravvivenza deve essere tascabile e deve essere sempre portato con se.
Ma guardiamo bene cosa c'è in questi kit: ami da pesca, filo di ottone per trappole, una lama e varie altre cose...
Mi sono soffermato volutamente su queste cose perchè credo che nessuno riuscirà a passare un controllo all'aeroporto con questi oggetti in tasca.
Un altro aspetto è la quasi totale presenza dell'uomo, e quindi di soccorsi, su tutta la terra.
Mi risulta difficile pensare che ci sono zone (almeno in italia) che non si possano raggiungere con i mezzi di soccorso.
Ovviamente se partiamo per una spedizione nella giungla è normale che mi occorreranno ben altre cose che un piccolo kit.
Allora, in caso di emergenza, per la sopravvivenza, cosa ci occorre avere con noi???
Semplicemente 2 cose che reputo importantissime:
1. fischietto
2. coperta termica
Perchè proprio questi due oggetti? il primo ci servirà per richiamare l'attenzione dei soccorritori e in circolazione ce ne sono di tutti i tipi e forme, alcuni di questi sono dotati anche di lente d'ingrandimento e termometro.
Il secondo oggetto è delle dimensioni di un portafogli e anche di queste in commercio ce ne sono di vari tipi, io preferisco quella dorata da un lato ed argentata dall'altra.
Poi ci sono anche altre cose che dovremmo avere con noi, una di queste è il cellulare che ormai tutti abbiamo.
Vi ricordo che le batterie del cellulare si scaricano facilmente se c'è molto freddo e se non c'è campo, quindi se la batteria è quasi scarica, spegnete il cellulare e riponetelo all'interno della giacca dove la temeratura sarà più alta.
Come ultimo oggetto, ma non indispensabile è una accendino piezoelettrico antivento, questo ha vari usi ad esempio per chi fuma serve per accendere le sigarette e ai piromani per accendere tutto.... ovviamente scherzo, ma soffermiamoci sul tipo di accendino che ho scelto, cioè piezoelettrico, questo tipo a differenza del classico Bic, si accende anche se abbiamo le mani bagnate ed inoltre antivento per ovvi motivi.
Beh, questo è quello che per me è il kit di sopravvivenza ma ognuno è libero di pensarla come vuole e quindi a voi la scelta.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

non metto in dubbio le tue capacità di soppravvivenza,però voglio farti notare che nonostante la tecnologia avanzata che ha l'umanita,vi sono alcuni luoghi chiamati PUNTI MORTI in cui il tuo cellulare non prenderà mai, e non sono pochi metri,ma bensi chilometri e chilometri...stessa cosa vale per il gps,quindi avere un minimo indispensabile è sempre utile.
Se un uomo vuole far un escursione,quindi vivere a contatto con la natura senza l'ausilio di tecnologine deve avere un minimo di possibilità di soppravvivenza.
Una lenza da pesca è composta da due elementi,gli ami,che possono esser usati giustamente per la pesca,ma in extremis anche per cucirsi le ferite,il filo di nylon invece lo puoi usare in svariati modi,per la pesca,per legare due tronchi,cucire un vestito etc etc,poi per avere un minimo di riparo istantaneo avrai bisogno di una coperta termica,tipo quelle in aalluminio:che ti proteggono da pioggia vento e neve,ma puoi usarla anche per raccogliere acqua,o farci una tenda di fortuna e ti assicuro che quando ti ritrovi sotto l'acqua senza ripari,questa coperta puo aiutarti.
l'accendino che hai sottolineato non è male,ma forse è meglio un acciarino,che funziona da bagnato e non e senz altro raggiunge lo scopo di accendere un fuoco in qualsiasi condizione.Poi un laccio mostatico e un pezzo di carbone sono di futile utilizzo,il laccio lo puoi usare a livello medico,ma anche per legare e se vi aggiungi un frammento di carbone,puoi sviluppare un filtro per acqua fi fortuna.
quando si parla di materiale di sopravvivenza si intende sopravvivere in condizioni di disagio con il minimo indispensabile e senza la certezza dell arrivo dei soccorsi,Con quello che ti ho elencato lo testato personalmente per piacere personale e ti posso assicurare che,almeno nelle nostre zone italiane è piu che sufficiente. Poi a seconda di dove vai,devi apoportare alcune modifiche al tutto

@lf ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
@lf ha detto...

ciao e grazie per il commento.
Allora ti rispondo invitandoti a rileggere il mio articolo;
Però, forse, sono stato poco chiaro anche io e quindi mi voglio spiegare meglio.

In un passaggio ho scritto: "Ovviamente se partiamo per una spedizione nella giungla è normale che mi occorreranno ben altre cose che un piccolo kit".
Questo anche per dire che se parto per un'escursione, sicuramente avrò con me delle attrezzature che permettano di "sopravvivere". Il problema è quando mi ritrovo in una situazione di sopravvivenza "non programmata".
Ad esempio se prendo l'aereo e questo precipita nella giungla e io sono così fortunato che riesco a sopravvivere allora sicuramente non potrò avere con me uno di quei famosi kit di sopravvivenza perchè i controlli aeroportuali me li avrebbero sequestrati, mentre se porto con me sempre (e ribadisco sempre) quelle poche cose che ho scritto, allora forse potrei avere qualche chace in più di sopravvivenza.

Un ultima cosa, io l'acciarino l'ho usato, e anche se fa più macho, se non si ha una buona esca, difficilmente si riuscirà ad accendere un fuoco.

Spero di essere stato chiaro, se ci sono altri commenti, fai pure. ^_^

Anonimo ha detto...

Ciao, personalmente mi trovo daccordo con te; gli oggetti davvero utili che possiamo avere con noi in una situazione di pericolo, sono quelli che ci permettono di chiamare i soccorsi, su internet ho visto un sacco di fantomatici kit di sopravvivenza di svariate dimensioni e con i contenuti più improbabili, e soprattutto completamente inutili per lo scopo che gli autori dei video vogliono dargli.
Dalla mia esperienza ho potuto valutare che è la parola "sopravvivenza" ad indurre in errore: una persona che si trova in pericolo ed è costretta a sopravvivere al 90% non avrà l'equipaggiamento idoneo con se; probabilmente sarà in jeans e scarpe da ginnastica, con uno zaino da scuola dell'invicta e se (solo in questo caso) ha la fortuna di essere un fumatore, un accendino in tasca.
questi kit sarebbe più giusto chiamarli kit da escursione, xk contengono oggetti utili in una situazione di normale attività outdoor fatta eccezione per fischietti e strumenti di segnalazione.
detto questo credo che l'oggetto davvero più utile che dobbiamo sempre avere con noi nei nostri viaggi ed escursioni è in nostro cervello, è quello che ci impedisce di metterci nei guai e di escogitare soluzioni ai nostri problemi.

Anonimo ha detto...

Ipotizzando una situazione di vera e improvvisa emergenza, magari dispersi nella boscaglia più fitta e oltre a ciò, sprovvisti di ogni supporto materiale, come potremmo organizzarci..? Anche in quel tragico scenario, mantenendo la calma e utilizzando qualche tecnica ingegnosa, sarà possibile costruirsi un riparo, accendere un fuoco come pure allestire una lama seppur rudimentale, lasciando trascorrere la notte, nell'attesa del giorno, che sarà votato alla ricerca di una seppur minima quantità di acqua e di cibo.

Anonimo ha detto...

@anonimo1: Ti ci voglio proprio vedere a cucirti le ferite con un amo da pesca... Ammettiamolo i kit di sopravvivenza fanno molto macho ma per fortuna ci siamo evoluti.
Come già detto, puoi usare un accendino al posto dell'acciarino, senza sminuire la tua virilità (e, aggiungo, puoi usare dei cerotti per sutura al posto degli ami da pesca, anche se meno "poetici").