martedì 24 gennaio 2012

SILENZIO E PAROLA


"Il silenzio e la parola: cammino di evangelizzazione"è il tema del Messaggio pontificio per la 46^ Giornata per le Comunicazioni Sociali. Il messaggio è ricco di spunti per tutti, ma particolarmente per quanti hanno responsabilità educative.
Educarsi ed educare  al silenzio, all'ascolto, alla riflessione, alla contemplazione, all'uso opportuno della parola, al dialogo ....  è oggi necessario. Sovente, infatti, siamo affogati  in un mare di chiacchiere;  disorientati in un ginepraio di vociare e di brusii; sopraffatti da litigiosi  o autoreferenti starnazzamenti;  intossicati da tv e telefonini ....  Quali itinerari seguire, quali azioni intraprendere per educarci ed educare a quel silenzio che parla,  interroga,  aiuta il discernimento,  favorisce la creatività, stimola relazioni positive con noi stessi e con gli altri ... ?
Sarebbe interessante raccogliere esperienze ad hoc. Inviatecele in maniera che possano essere condivise con altri.

Vi invitiamo a leggere e commentare coi colleghi il messaggio pontificio.

Dal Messaggio di Benedetto XVI:
"Il silenzio è parte integrante della comunicazione e senza di esso non esistono parole dense di contenuto. Nel silenzio ascoltiamo e conosciamo meglio noi stessi, nasce e si approfondisce il pensiero, comprendiamo con maggiore chiarezza ciò che desideriamo dire o ciò che ci attendiamo dall’altro, scegliamo come esprimerci. Tacendo si permette all’altra persona di parlare, di esprimere se stessa, e a noi di non rimanere legati, senza un opportuno confronto, soltanto alle nostre parole o alle nostre idee. Si apre così uno spazio di ascolto reciproco e diventa possibile una relazione umana più piena. Nel silenzio, ad esempio, si colgono i momenti più autentici della comunicazione tra coloro che si amano: il gesto, l’espressione del volto, il corpo come segni che manifestano la persona. Nel silenzio parlano la gioia, le preoccupazioni, la sofferenza, che proprio in esso trovano una forma di espressione particolarmente intensa. Dal silenzio, dunque, deriva una comunicazione ancora più esigente, che chiama in causa la sensibilità e quella capacità di ascolto che spesso rivela la misura e la natura dei legami .... "

Leggi: SILENZIO E PAROLA

E se provassimo a parlare sottovoce?


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