Agente avatar: l’ennesima truffa


Oggi facciamo chiarezza su un fenomeno dell’ultim’ora, l’agente avatar !!!!

Chi è e cosa vuole da noi ?

Facciamo una premessa e spieghiamo cos’è il mutilevel marketing:

Dal sito : http://www.giovani.it/news/societa/multi_level_marketing_truffa.php

leggiamo quanto segue:

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Al giorno d’oggi è sempre più frequente imbattersi in assidue proposte riguardanti l’acquisto di un certo tipo di prodotti, presentati come miracolosi a tutti gli effetti. A volte sono prodotti per la perdita del peso e integratori, altre ancora sono saponi o detersivi, ma la cosa che li accomuna è il prezzo piuttosto elevato e il fatto che non si trovano nei normali negozi.
1Nella maggior parte dei casi sono gli amici, i conoscenti, i colleghi o i parenti a presentarceli, spesso raccontando la propria esperienza personale e il riscontro positivo avuto dal loro utilizzo.
Dopo il preambolo sui prodotti arriva conseguentemente il discorso sulla loro attività commerciale, descritta come un lavoro davvero remunerativo e sicuro.
Arriva dunque puntuale la proposta di iniziare l’attività, ovvero vendere questi prodotti, tramite passa-parola o altri sistemi.

Fin qua sembra tutto apposto, ma poi ascoltando fino in fondo si capisce che si tratta di uno schema piramidale. Infatti chi svolge questa attività fa guadagnare una percentuale sulle vendite anche a chi l’ha introdotto, e così via, livello per livello.
Questo non è altro che il Multi-level marketing, ovvero il commercio multi-livello o piramidale che dir si voglia, una forma di occupazione che sin da quando è nata ha promesso molto, ma dato poco.
2Infatti tale sistema premia essenzialmente chi sta nella zona alta della piramide e alla stragrande maggioranza dei membri restanti non rimangono che poche briciole. Solo pochi riescono ad avere cospicui guadagni mentre la maggior parte secondo le stime guadagnano non più di 200-300 euro al mese.
Alcuni non solo non guadagnano, ma ci rimettono e basta. Questo perché i nuovi membri, oltre ad essere spinti ad acquistare i prodotti, vengono convinti a spendere ulteriore denaro per corsi di formazione atti a migliorare le loro abilità di vendita e addirittura per delle convention.

Basta partecipare a questi eventi per capire che il clima è abbastanza inusuale: gente comune vestita in maniera ultrachic, qualche macchina costosa, proiezioni di video raffiguranti persone felici e sorridenti che guadagnano 5000 euro al mese grazie alla nuova attività.
Vengono poi mostrate le percentuali di guadagno e le probabilità di riuscire a far entrare in attività qualcun altro per poter guadagnare anche sulle loro vendite.
Con gli sconosciuti si hanno le probabilità più basse e per questo si consiglia spesso di partire da conoscenti, amici e addirittura parenti.
3Questo ha spesso effetti deleteri sulle relazioni poiché i rapporti iniziano ad avere dei secondi fini e si rischia di apparire come degli opportunisti o addirittura dei ciarlatani. Spesso infatti i sistemi multi-level portano il venditore in erba a tentare di convincere altre persone ad acquistare dei prodotti, senza avere alcuna conoscenza a riguardo e senza sapere se sia davvero ciò di cui una persona ha bisogno.
Finché si tratta di detersivi o altri beni non di prima necessità, questo può andar bene, ma quando si arriva a vendere prodotti nutrizionali, integratori o creme per la pelle, una conoscenza accurata è indispensabile.

I venditori multi-level invece si limitano alle informazioni scritte negli opuscoli e nelle confezioni o sentite nei corsi e alle convention, oppure riportano soltanto la propria esperienza personale.
La storia dei benefici ottenuti grazie a un prodotto, a volte è semplicemente una menzogna, a volte è reale, ma pur essendo la verità, non è senz’altro sufficiente per sostituirsi al dottore e raccomandare un prodotto a qualcuno.
Infatti gli effetti possono variare da persona a persone e il più delle volte è il tempo a risolvere ogni problema di salute.
Tuttavia il leitmotiv delle società specializzate in multi-level marketing è proprio far credere a qualcuno di avere bisogno di un prodotto, per poterglielo vendere e magari farlo diventare a sua volta un venditore con la promessa di facili guadagni e poco lavoro.

4Anche se il multilevel-marketing è nato mezzo secolo fa in America, in Italia è già arrivato da almeno 20 anni e sotto varie forme, complice la dura realtà lavorativa del nostro paese, fatta di disoccupazione, lavori precari e bassi salari.
I casi più recenti e clamorosi in Italia sono la Tucker e l’Alpha, entrambe incriminate per truffa. Anche se non tutte le ditte di multi-level marketing sono truffaldine, quelle che mantengono un onesta struttura restano quasi sempre uno specchietto per le allodole.
Tra le più celebri vi sono Herballife, Shapework, Kezee e T.B. one, ma se ne possono contare almeno altre duecento sparse in tutto il mondo, tutte pressoché identiche in quanto a struttura e (scarsa) utilità.
Recentemente sono stati scritti due libri sull’argomento: “Piramidi. Una storia nei multilevel marketing” di Paoloni Elio e “La piramide d’oro. Realtà e miti del multilevel marketing” di Roberto Giovannini e Davide Orecchio.

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Se invece abbiamo come riferimento wikipedia,http://it.wikipedia.org/wiki/Multi-level_marketing,  avremo questa definizione di multilevel marketing:

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Il Multi-level marketing (MLM), Network marketing, vendita multilivello, o marketing multilivello è un metodo di distribuzione di prodotti o servizi che permette ad un distributore o venditore di crearsi una rete di distributori senza consistenti investimenti in denaro. Solitamente i singoli individui, acquistano una licenza identificativa un “codice” al quale vengono collegate provvigioni e sotto-distributori, possono svolgere attività di vendita indipendente per conto dell’azienda principale. I distributori vengono ricompensati in base ai beni o servizi distribuiti direttamente o da terzi nella loro rete di distribuzione, in percentuale sul fatturato globale dell’organizzazione, per differenza ed a scaglioni. IL MLM è nato nel 1934 negli Stati Uniti.[senza fonte] Nel multi-level marketing, vengono distribuiti prodotti di tutti i tipi, e non necessariamente gli affiliati devono fare direttamente uso di tali prodotti, anche se è consigliato per migliorare il clima di “fiducia” nei “consigli di acquisto” che il venditore fa ai potenziali compratori. Ogni diversa azienda che usa il MLM come sistema di distribuzione ha un diverso sistema di remunerazione dei propri distributori, e di conseguenza diversi sistemi di formazione. Se negli accordi non è previsto un prodotto da pubblicizzare e distribuire, si tratta di una cosiddetta catena di S.Antonio, ritenuta illegale. Il concetto base del MLM è che i guadagni sono direttamente proporzionali al tipo e alla quantità e qualità di lavoro svolto. Potenzialmente essi sono anche molto elevati, ma devono scontrarsi con le difficoltà di creazione di un network di vendita. È paragonabile ad un sistema di franchising, ma non presenta per l’azienda elevati costi di implementazione e gestione, ma offre una maggior flessibilità.

La legislazione italiana non definisce esplicitamente il MLM, ma pone norme volte ad evitare strutture piramidali o catene di Sant’Antonio. Alcune aziende sfruttano una zona grigia per proporre strutture di MLM truffaldine. Ad esempio l’articolo 5 della legge rende illegali organizzazioni che “configurano la possibilità di guadagno attraverso il puro e semplice reclutamento di altre persone” oppure l’articolo 6 che vieta obblighi per il reclutato di corrispondere all’azienda somme di rilevante entità in assenza di una reale controprestazione al momento del reclutamento o per restare a far parte della struttura [1].

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…..e il discorso non si ferma qui ma si ricollega al discorso più generale del “marketing piramidale”.

Dal sito http://it.wikipedia.org/wiki/Marketing_piramidale leggiamo :

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Il marketing piramidale è un termine che indica un particolare modello commerciale e di marketing non sostenibile, che implica lo scambio di denaro primariamente per arruolare nuove personalità nel modello, solitamente (ma non sempre) con lo scambio di beni o servizi.

Il termine “piramidale” deriva dalla struttura formale in cui viene organizzata la vendita: la persona in cima alla piramide è la prima a vendere un bene o un servizio a un numero limitato di persone, le quali si incaricano di introdurre altre persone nella “piramide” a un livello successivo, con l’obiettivo di formare una nuova piramide sotto di sé e di ottenere i guadagni corrispondenti ai volumi di vendite prodotti dalla propria struttura.

A seconda di alcune specifiche e modalità di diffusione, è possibile suddividere le forme di marketing piramidale in diverse categorie.

Indice

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Le catene di Sant’Antonio [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Catena di Sant’Antonio.

Per catena di Sant’Antonio si intende un tipo di trasferimento di denaro che avviene per mezzi primariamente postali (oggi anche tramite posta elettronica), ed è individuabile per il fatto che si diffonde per mezzo di un passaparola in gran parte alimentato dal circolo delle amicizie e/o delle parentele.

Inoltre, si tratta di una pratica in cui:

  • Non esiste alcun ente od organizzazione che controlli la diffusione della catena;
  • Non esiste un controllo sul traffico monetario che la catena genera;
  • Non esiste alcun sistema di monitoraggio della propria situazione contabile;
  • L’investimento è ad altissimo rischio;
  • Non esiste alcun controllo fiscale, né tutela legale per eventuali perdite di denaro.

Una variante più moderna della catena di Sant’Antonio è lo schema di Ponzi.

Questi sistemi in Italia sono illegali, trattandosi di movimenti di denaro per i quali non esiste modalità di dichiarazione.

Multilevel marketing [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Multi-level marketing.

Nel multilevel marketing vengono generalmente smerciati prodotti di largo consumo per la casa o per la persona e gli affiliati sono in maggior parte persone che fanno direttamente uso di tali prodotti. Lo scopo ultimo è il passaparola sulla bontà dei prodotti, creando una richiesta che parta dalle garanzie offerte da persone di fiducia. Secondo la Legge 173/2005 approvata dal Parlamento Italiano risulta illegale la promozione e la realizzazione di attività e di strutture di vendita nelle quali l’incentivo economico primario dei componenti la struttura si fonda sul mero reclutamento di nuovi soggetti.

Se vengono pagate commissioni per il reclutamento di nuovi distributori ai distributori stessi, si tratta di una forma di Catena di sant’Antonio. Nel Multilevel Marketing è la società che riceve i pagamenti derivanti dall’utilizzo dei propri prodotti o servizi da parte di nuovi distributori ed è la società stessa a pagare le commissioni ai distributori. Il movimento di denaro non è svolto quindi direttamente tra privati, bensì dall’azienda che riceve i pagamenti e versa le commissioni

Network marketing [modifica]

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Aderire a sistemi di MLM o di network marketing [modifica]

Le attività più tipiche richieste ad i collaboratori di un network marketing sono:

  • stipula di un contratto di collaborazione con l’azienda: l’azienda si impegna a fornire al collaboratore il materiale ed il know-how di base, il che può avere costi per il collaboratore oppure essere a carico dell’azienda. In certi casi di networking più complessi, alla firma del contratto di collaborazione deve seguire un periodo di affiancamento da parte del collaboratore più esperto che abbia affiliato un nuovo collaboratore affinché lavori nella sua struttura;
  • vendere: i collaboratori prestano la loro opera come venditori di prodotti, beni o servizi. Solitamente non è loro richiesto un minimo di fatturato, né sono tenuti a rendere conto dei loro eventuali scarsi risultati. Il networking è generalmente meritocratico, ed il guadagno è proporzionale al risultato ottenuto in prima persona o grazie al supporto della propria rete di collaboratori.
  • occuparsi degli incassi: la gestione della vendita diretta è a carico del collaboratore nei confronti del cliente.
  • creare un proprio gruppo di venditori: esistono molti e diversi sistemi di incentivazione al reclutamento di nuovi venditori, la cui componente fondamentale è che il collaboratore esperto trae vantaggio (in termini di benefit, di provvigioni, di sconti o premi di altro tipo) dalla creazione di una ampia e funzionale rete di nuovi collaboratori
  • affiancare i venditori del proprio gruppo: lo scopo, per molti versi non obbligatorio ma raccomandabile, è quello di aiutarli nella creazione e nella gestione di una propria rete di vendita;
  • partecipare a corsi di formazione mirati;

Investimenti [modifica]

L’inizio dell’attività è sempre caratterizzata da un investimento, la cui entità varia a seconda dell’azienda, e che normalmente è dovuto a una quantità di ragioni:

  • acquisto dei prodotti per uso personale e/o dimostrativo;
  • acquisto e manutenzione degli strumenti e degli accessori di lavoro;
  • per coloro a cui viene richiesto, la partecipazione ai corsi di formazione.
  • e per ultimo, ma non da sottovalutare, c’è da tenere conto che tutta la parte logistica, amministrativa e fiscale del “venditore” è a carico dell’azienda madre, ciò significa che le sconfinate pratiche di un’attività tradizionale, che sarebbero a carico del titolare, qui sono svolte dall’azienda.

L’acquisto di prodotti iniziale spesso si può evitare trovando prima potenziali clienti e usando il loro ordine per finanziare il proprio ingresso in attività. In tal modo l’investimento iniziale si può ridurre notevolmente fino spesso ad annullarsi. È comunque consigliabile fare uso personale di qualche prodotto per conoscenza e per saggiarne la qualità.

L’ingresso nella rete di vendita viene generalmente pubblicizzato come l’inizio di un secondo lavoro, magari part-time. Molti esempi però dimostrano che chi ha avviato con profitto un’attività con queste imprese, ha talvolta modo di oberarsi di impegni, trovandosi ad un punto a valutare se accantonare la nuova attività o continuare a tempo pieno liberandosi però del proprio lavoro tradizionale. Solitamente questo momento coincide con il fatto che le entrate della nuova attività superano le entrate del proprio lavoro.

A tal proposito, importante è visionare il piano marketing che di solito varia tra le varie aziende per verificare la possibilità di carriera e l’impegno che richiede per avviarla in modo corretto. Sarà così possibile determinare la compatibilità coi propri impegni. In particolare è utile conoscere il volume di vendite richiesto mensilmente che, pur non essendo obbligatorio, è condizione sine qua non per riscuotere i bonus dal proprio gruppo.

Comune sensazione tra chi conosce il sistema è quella di un maggiore successo per chi sviluppa precise caratteristiche psicoattitudinali, se non altro per consentire un pieno e compiuto processo equilibrato tra la vendita e la creazione di gruppi. La filosofia delle imprese, per consentire l’ingresso di un maggior numero di persone, è caratterizzata dalla garanzia che, a parità di impegno, chiunque è in grado di ottenere gli stessi successi di altri, magari corroborando la propria preparazione con i corsi di formazione.

Meccanica dei sistemi “piramidali” [modifica]

Esempio di marketing “piramidale” perfetto

Fino a tutti gli anni novanta, era predominante un sistema libero, nel quale ogni persona affiliata poteva incrementare il suo gruppo di vendita senza alcun limite.

Oggi è più diffuso il sistema a matrice, dove ogni collaboratore può costruire un gruppo le cui dimensioni massime possono essere definite contrattualmente. La ragione del cambiamento è l’incremento numerico dei venditori, che di fatto costituisce il problema strutturale e sistemico del marketing “piramidale”.

Nel caso limite dato infatti un numero n di clienti/venditori al primo livello (i venditori scelti da chi inizia la catena) e ipotizzando che ogni venditore raggiunga un numero n di venditori/clienti diffondendo la merce (o il passaggio di denaro) idealmente, il risultato è, a un qualunque livello p, un totale di np venditori/clienti.

L’esempio mostrato in figura dimostra l’insostenibilità di questa struttura che, pertanto, risulta illegale in alcuni Paesi: dato n=6, per p=11 i clienti/venditori sono più degli abitanti degli Stati Uniti e a p=13 è stata più che doppiata l’intera popolazione mondiale.

L’inefficienza del sistema nell’esempio in questione farebbe percepire, dunque, quanto ampio sia il margine di guadagno per chi inizia l’attività e quanto poco circoli, invece, il denaro ai bassi livelli.[1]

In seconda analisi si riscontrerebbero tre limiti strutturali:

  1. In una costruzione ideale, si esauriscono in pochi passaggi tutti i potenziali clienti: per quanto si tratti di beni di consumo talvolta meno specialistici (i.e. un sapone particolare, o percepito come tale dagli acquirenti potenziali), l’offerta è destinata a surclassare la domanda in breve tempo.
  2. In una costruzione ideale, si esauriscono in pochi passaggi tutti i potenziali venditori: un numero amplissimo di agenti non riuscirà a raggiungere che una minima parte dei guadagni che il sistema teoricamente consente.
  3. La costruzione ideale non rispecchia la realtà dell’operatore medio: infatti, si verifica tipicamente che pochi venditori riusciranno a reclutare il massimo degli agenti a disposizione, mentre solo una modesta parte di questi ultimi riusciranno a piazzare i volumi di merce necessari a raggiungere guadagni di rilievo. La clientela, inoltre, potrebbe non rivolgersi sempre a questa rete di vendita per l’acquisto di prodotti esclusivi, ma non per questo insostituibili.[2]

Note [modifica]

  1. ^ Si legga al riguardo questo documento in inglese.
  2. ^ Si noti che nella trattazione non vi è traccia di espliciti riferimenti economici che, secondo le leggi dell’economia, di fatto costituiscono una variabile non del tutto trascurabile nella scelta di un acquisto.

Voci correlate [modifica]

Bibliografia [modifica]

  • Network Marketing. Come creare senza capitali una propria organizzazione di vendita e distribuzione – Mary Averill, Bud Corkin (FrancoAngeli, Milano, 1996)
  • Arricchirsi con le vendite articolate multilivello – Gini Graham Scott (FrancoAngeli, Milano, 1995)
  • I quattro quadranti del Cashflow – Guida per la libertà finanziaria – Robert T. Kiyosaki (Gribaudi, 2004.

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e finalmente veniamo a noi !!!!!

Dal sito http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20101029162759AAdeDEh

leggiamo la definizione di Agente avatar: (per me è una definizione esaustiva)

L’Agente Avata (AGAV) è una persona che si dedica a far pubblicità a The Next World ( Next Life Spa) in modo da far iscrivere persone nel giochetto tipo social network 3D.
C’è una quota d’acquisto di un KIT di €2400= €800 pagati subito che ti danno 80 C.U.P. + €1600 pagato in 4 rate da €400 DETRATTE DALLE PROVVIGIONI.
Ti spiego, il Codice Unit Paper è un codice che dai ad una persona così come si iscrive in questo giochetto ha 1500 Unit (moneta virtuale del gioco) e solo per dare questo CUP guadagni €29. Da notare che lo regali e la persona che lo accetta non lo paga in nessun modo, a te paga l’azienda perché è interessata ad essere pubblicizata. Se ti fai un calcolo, 80CUP regalati sono €2320 che se al posto di regalarli tutti insieme li regali tipo 16 al mese in modo da non arrivare alla quota della rata di €400 da pagare ci guadagni soltanto…
Poi è tutto un sistema di valore punto, cioè, regalare un cup oltre a darti direttamente €29 di da anche 50 valori punto (50v.p.).
Lo scopo di questo è far che le persone alle quali regali questi CUP diventino anche loro agenti avatar, perché se loro diventano agenti avatar e comprano lo stesso kit che tu hai comprato per €800, tu avrai altri 750vp..
A cosa servono questi valori punto?
C’è una tabella di classifica secondo i valori punto, dice che da 0-2499 sei in prima qualifica (Q1), da 2500-7999 in seconda qualifica (Q2) e da 8000 in su in terza qualifica (Q3). Alla Q1 corrisponte una quota del 45%, Q2=58%, Q3=72%.
Esempio, regali 20CUP = 1000v.p. + 2 di questi CUP diventano agenti avatare e comprano il kit = 750×2=1500 Totale 2500v.p.
2500v.p. x 58% = €1450 questo è il tuo guadagno! + i €29 x ogni CUP = €580 IN TOTALE €1450+€580= €2030. A questa cifra devi togliere il 18% di IVA e a questo punto la prima rata di €400 (è facile che fai questo incasso il primo mese) quindi ti entrano netti circa €1260.
Il bello è che le persone che hanno acquistato il KIT grazie a te diventano i tuoi collaboratori e i valori punto che fanno loro si sommano (tramite alcune formule) ai tuoi, quindi tu vai a guadagnare su quello che fai tu e quello che fanno i tuoi collaboratori, perciò se sei bravo e ti scegli bene le persone che fai diventare tuoi collaboratori è facile che al terzo mese tu riesca a percepire €10.000 (diecimila).
Il guadagno è reale, conviene farlo subito perché una volta che ci saranno tanti agenti avatar il sistema non funzionerà più…
L’unico contro è che se tutta la tua struttura di collaboratori si ferma non guadagni neanche tu… Quindi una volta che diventa enorme e non puoi più stare dietro a loro il guadagno si ferma… Loro dicono che questo “lavoro” ha dai 3 ai 5 anni di lavoro, secondo me se arrivi al primo anno sei già fortunato… Comunque, anche se ci arrivi al primo anno una bella somma di denaro a cinque cifre te la guadagni!
e non finisce quiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
leggiamo la testimonianza di uno che stava per essere plagiato dalla tecnica dell’agente avatar:
Il trucco e’ tutto nelle parole, sono stato al famoso ODO ( o dio onnipotente, aiutaci tu) e vi regalo le mie personalissime considerazioni.
Tralasciando l’ aspetto folcloristico nonche da setta , dove si battono le mani ad un video discutibile autoosannandosi del nulla, loro vi coercidono ( fregano) con semplici parole.
L inizio del tutto e’ di un sedicente businessman che semplicemente spende un paio di ore nel convicervi che la vostra vita e’  monotona, brutta e priva di soddisfazione evidenziando che la cura al tutto e’ il dio denaro , con fare da asceta  addomestica la platea che deve rispondere all’unisono alle sue affermazioni. Considerate che una percentuale della platea e’ gia un agav, ( quindi gia sottomesso) che si mischia nel mucchio degli ignari rendendo piu facile addomesticare tutti ai cori ed applausi.
Sempre lui poi vi chiede di aprire la mente prima di ascoltareil seguito.
Questo e’ un nodo importante: cosi facendo si e’ indotti a pensare che chi denigra o non sposa il progetto ha una mente chiusa ( utilizzando oltretutto dei “giovanili” turpiloqui per essere considerato “uno di voi” e far passare il concetto che chi ha la mente chiusa e’ un cxxxone…tutti si vogliono distinguere dalla massa, semplice e banale come concetto.
Vi dicono che dovete pensare e prendere la decisione con la vostra testa ( bacata) e non quella degli altri ( che ovviamente in quanto amici cercheranno di fermarvi!), screditando cosi’ il bravo amico che sicuro vi avra detto “e’ una caxxata!”. Gia vi hanno mentalmente isolati.
Allo stesso tempo vi diranno di iniziare proprio dagli amici piu fidati, ovvio dopo che gli lasciate 800 euro avete una buona motivazione per farlo, scarterete cosi gli amici sani che cercano di fermarvi, e vi circonderete degli allocchi come voi.
La parola viene data ad un ex promoter (  la parola ex dice molto) che con la sua ex carica avvalora, psicologicamente,la qualita’ del prodotto; anche lui ripete la storia del dio denaro e della vostra vita infelice, ansiche’ da asceta , lo fa in qualita di ex promoter ( mi ripeto). Un esempio del suo agire e’ che racconta un aneddoto dove appare “figo” essere un AGAV , molto piu figo di un promoter finanziario; inducendo chi ascolta a paragonare ed unificare l agav ad un promoter finanziario (lavoro reale). Ok se lo avete ascolato fino a qui, nel vostro cervello e’ stata sdoganata l idea che agav e’ un lavoro vero. Agav e’ piu di un lavoro vero, Next non vuole rendervi dipendenti di un azienda, come avviene nel vostro mondo monotono, e’ diverso..e’ di piu’ ..vi vuole imprenditori! E come tutti gli imprenditori che si rispettano bisogna investire…. Sono entrati cosi in scena i famosi 800€! E chi gli ha dato axcolto ha sdoganato anche questi.
Ora la platea pensera:” vabbe lui era un promoter,per lui e’ stato facile…io?” ma next ha pensato anche a questo…e la parola passa quindi ad un “normale” un ex sig. Nessuno che grazie a questi 800 euro ora e’ realizzato e pieno di soldi, lo stesso addita nella platea altri agav che come lui cel’hanno fatta o che sono vicini al traguardo. E la platea ( la parte piu debole si intende) pensa: “caspita, allora ce la faro’ anche io!” .
Tutta la psico-procedura viene ripetuta piu e piu volte…questione di imprinting, alla fine ( come in natura) i piu deboli cadranno nella trappola.
Una volta sganciati i soldi e’ ovvio che li difendete fino alla morte, altrimenti dovreste ammettere di aver fatto palo… Ma si sa..solo gli stupidi non cambiano idea!
Ho tralasciato il “piano marketing” volutamente ( anch esso molto discutibile e cmq poco chiaro), per farvi capire che prima di avervi fregato i soldi, vi hanno fregato il cervello!
Credo che basti……….se non vi hanno ancora fregato il cervello dandovi un lavoro “virtuale” che non esiste, “soldi virtuali” che non esistono, una “vita virtuale” che non esiste, e soprattutto prendendo il Vostro tempo e denaro………


 

Una Risposta to “Agente avatar: l’ennesima truffa”

  1. Gaialuna Lunagaia Says:

    Complimenti per l’articolo che spiega abbastanza bene in cosa consiste l’attività lavorativa. Invito tutti gli internauti che fossero interessati ad approfondire l’argomento, a consultare un sito intenet fatto appositamente per ospitare tutte le testimonianze e documentazioni sul lavoro di agente avatar: agentiavatar.azok.org


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