Lampade a spirale ecosostenibili

gennaio 18th, 2013 by admin

Ultimamente ho letto molti articoli circa la lampada Espirale disegnata da Guillelmo Cameron Mac Leon. Una lampada  realizza in legno (in verità è più corretto parlare di paralume) con un volume di ingombro minimo. Scopriamo qualcosa in più di questa lampada (anche se mi ricorda molto, forse troppo, un’altra lampada vista al Fuorisalone 2011 degli italiani Zo_Loft)

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Il tostapane-stampante: a voi la scelta.

gennaio 14th, 2010 by Giada Tutino

Rollertoaster design

Nell’elenco dei “tostapane alternativi”, si inserisce anche “Printing your toast”, il simpatico concept di Othmar Mühlebach, studente della MA di Lucerna (Svizzera) che ha ottenuto il secondo posto al Berner Design Award ’09.

Il toaster ha un look unico e funzionale che richiama, in tutto e per tutto, una stampante a getto d’inchiostro: il pane a fette, infatti, si inserisce dalla parte superiore e, una volta tostato, viene espulso dal fondo.

Funziona tramite USB, ma non è ancora disponibile sul mercato e il suo futuro prezzo non è noto. Si tratta di un design fresco e divertente, creato soprattutto per i più piccoli o per chi in genere non ama molto mangiare toast ma che, magari, adesso vedrà con altri occhi una semplice fetta di pancarré.

Io, personalmente, la trovo un’idea molto interessante anche perché in genere non abbiamo bisogno di tre fette tostate allo stesso tempo, ma una dopo l’altra, per averle sempre calde e croccanti. Però ritengo che il progetto potrebbe essere migliorato apponendo, ad esempio, una griglia con dei disegni in rilievo che verrebbero “stampati” sul toast Continua »

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Test & Drive: i bicchieri ti consigliano di…

dicembre 11th, 2009 by Ivana

ZO_loft, Test & Drive

“Prima di metterti al volante, dà un’occhiata al tuo bicchiere. Se hai difficoltà a leggere tutte le lettere fa guidare un altro!”

Questo il concept di Test & Drive, una serie di bicchieri disegnati dallo studio di design ZO_loft, pronti a veicolare un messaggio in maniera semplice e diretta. Un oggetto di punta per il piano di comunicazione proposto dallo studio ZO_loft nell’ambito della campagna contro le stragi del sabato seraAma la vita”, da anni promossa dalla Provincia di Frosinone e dall’Automobile Club di Frosinone.

Test & Drive è pensato per sensibilizzare l’universo giovanile al problema della sicurezza stradale e in particolare alla guida in stato di ebbrezza. Senza avere la pretesa di sostituirsi all’alcool test, attraverso la sua presenza, vuole essere un monito silenzioso ma costante.

Su ogni bicchiere, come si vede dalle immagini, è stata serigrafata una serie decrescente di lettere, proprio come un ottotipo dell’oculista, in versione mini ovviamente. Questo perchè in base alla quantità di alcool assunta la capacità di vigilanza ed elaborazione mentale è più lenta con una relativa difficoltà di coordinazione. Inoltre, la percezione degli stimoli sonori, luminosi e uditivi cala del 30/40% insieme alla capacità di reazione. Un tasso alcolemico particolarmente elevato genera l’incapacità di valutare correttamente la posizione del proprio veicolo, gli ostacoli percepiti con notevole ritardo Continua »

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Al caldo anche in inverno con cappelli e guanti fotovoltaici Endless Warm

novembre 30th, 2009 by Ivana

Endless Warm

Fotovoltaico sì e finalmente anche per piccoli accessori moda. Per i freddi più pungenti arrivano i guanti ed i cappelli riscaldati dall’energia del sole.

L’inverno inizia a farsi sentire ed i più freddolosi iniziano a coprirsi e cercare tepore ricoprendosi di sciarponi, guanti e cappelli. Forse gli inverni saranno meno freddi con i guanti ed i cappelli progettati dal designer tedesco Yiran Gian. Il designer, nel concorso Green Life, si è fatto notare nella categoria Green Design per le Persone, con questi particolari accessori contro il freddo.

Non correte nei negozi perchè purtroppo Endless Warm, questo il nome, è ancora un concept. L’intento chiaramente è quello di sfruttare l’energia solare ed immagazzinarla con sottilissimi pannelli fotovoltaici inseriti nel tessuto degli accessori. Basterà così una piccola esposizione al sole per rilasciare gradualmente l’energia accumulata sotto forma di tepore pronto a tener ben calde mani ed orecchie.

Bello l’intento anche se, dobbiamo dirlo, il pattern a forma di fiocco di neve è abbastanza scontato e banale. Ciò nonostante è da preferire a quegli improbabili accessori dove i pannelli fotovoltaici vengono letteralmente incollati senza nessun esercizio di stile. Non sono freddolosa, ma per andare sulla neve li prenderei al 100%. No? Continua »

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“CUT’N PASTE”, la tazza dalla bottiglia

ottobre 15th, 2009 by Sara Calvanese

Cut \'N Paste del designer Beyza Paksin

Un oggetto semplice semplice, progettato dal giovane designer Beyza Paksin dalla Turchia per il recente concorso appena concluso “It’s aperitivo time”, organizzato da Designboom per la Peroni.

Ecco una tazza taglia e incolla, ricavata appunto dalla classica bottiglia in vetro verde della Peroni che, dopo essere finita nella raccolta differenziata del vetro, segue un processo “virtuoso” e si reincarna in una tazza con manico.

Con un taglio alla base (magari si potrebbero pensare diverse altezze per diversi usi) si ottiene il contenitore e con un altro taglietto all’altra estremità, quella del beccuccio, si ottiene il manico.

Questo progetto, in lizza con altri contendenti che aspettano il vostro prezioso voto su Designboom, ottiene da parte mia la candidatura a possibile vincitore, perché coniuga in sé tutti gli aspetti richiesti dal concorso, pubblicizza la birra Peroni (fate poco uso d’alcool, mi raccomando!) e ne ricava una tazza magari anche da drink e aggiunge un aspetto che, se pur non richiesto, ottiene più punti sotto l’aspetto dell’ecologia, del riciclo e quindi del riutilizzo consapevole.

Direi: bevi consapevolmente e in una tazza di cui sei consapevole del suo ciclo di vita! Foto Continua »

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ORIGAMI, la febbre contagia tutti i progettisti

settembre 21st, 2009 by Ivana

Origami e design

La magia dell’origami rapisce ed ispira sempre più progettisti da ogni lato del globo. Fantastici progetti di una bellezza essenziale e raffinata.

La tecnica dell’origami usa pochi tipi di piegature combinate in una infinita varietà di modi per creare modelli anche estremamente complicati.

Un’arte antica che tutt’oggi affascina i progettisti di ogni settore. Designer, architetti, grafici, stilisti, artisti… tutti affascinati da questa incantevole arte giapponese.

Dopo la raccolta di grucce da tutto il mondo voglio dedicare un articolo ad una nuova tendenza che sta travolgendo praticamente tutti.

Dal 2007 (anno più anno meno) è esplosa una vera e propria origami-mania che ha contagiato praticamente tutti. Gli esempi sono molteplici e spaziano dal micro al macro, dallo stile minimal a quello più stravagante, dal food-design alle imponenti architetture contemporanee.

Già abbiamo parlato, sia in architettura che in design, di due progetti che hanno fatto molto parlare di sè. Ne sono esempio le scarpe origami di Catherine Meuter (desideratissime!) e le bellissime tazze Orikaso (veri e propri origami in plastica). Progetti emblematici ai quali mi fa piacere aggiungere una carrellata di altri esempi interessantissimi Continua »

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Finger Dip, accessori per mangiare con le mani

gennaio 14th, 2009 by Ivana

Finger Dip

Per chi ama mangiare e smangiucchiare qualsiasi cosa con le mani, ecco Finger Dip, dei copri dita disegnati da Eleonora Barbareschi e Alessandra Mantovani.

Mi sono arrivate moltissime segnalazioni per questo prodotto di food-design, molti erano divertiti da Finger Dip, altri più restii e perplessi.

Finger Dip è uno dei progetti per il finger food più semplice che abbia mai visto; il principio è simile a quello dei Trongs, ma in Finger Dip il materiale è davvero ridotto all’essenziale. Sembrano dei piccoli preservativi di plastica da applicare sulle dita per poter mangiare liberamente anche con le mani non perfettamente pulite.

Dei “guantini” da dita comodi e colorati per abbandonare totalmente posate, bacchette e qualsiasi altro tipo di accessorio per mangiare. Finger Dip ha partecipato al concorso Dinning 2015 (vinto dal progetto  Din-Ink che sicuramente ricorderete tutti)

Apprezzo la semplicità dell’idea ma non mi convince pienamente, probabilmente perchè quel genere di plastica mi ricorda troppo i guanti usa e getta di lattice e li associo subito al forte odore di quel tipo di plastica. Ma immagino questi saranno inodore. Voi come giudicate questo prodotto? 

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100% Tokyo Design Week: Flat Lamp. La prima lampadina ultrapiatta.

novembre 7th, 2008 by Ivana

Lampadina Ultrapiatta

Il redesign dell’oggetto più comune e consolidato di tutti i giorni: la lampadina. Al 100% Tokyo Design Week arriva Flat Lamp, la lampadina ultrapiatta.  Rimensioni ridotte di 1/3, design ottimizzato e funzionalità invariata!

E’ l’idea del designer coreano Yoonhuyn Kim che è riuscito nell’arduo compito. Sostanzialmente la forma è rimasta invariata, soprattutto se osserviamo il progetto di faccia, ma basta una piccola rotazione della lampadina per capire che qualcosa è cambiato!

Ben un terzo di prodotto in meno per una lampadina piatta che assolve magnificamente alla sua funzione e che riesce anche ad ottimizzare altri aspetti.

Sicuramente uno su tutti è il trasporto. La forma schiacciatale regala un aspetto sostenibile, permettendo infatti di trasportare il triplo dei prodotti, con ricadute positive sull’ambiente e sul costo del prodotto stesso.

Una forma perfetta non solo dal punto di vista estetico ma anche funzionale. L’utilizzo è quello di sempre (si svita e si avvita nello stesso modo, illumina nello stesso modo….) ma sicuramente il particolare design la rende molto meno fragile e delicata delle tradizionali lampadine, soprattutto durante il trasporto (all’interno del packaging la lampadina non può nemmeno muoversi).

Per me è un ottimo prodotto. Vediamo le vostre critiche… Continua »

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Wheelly, moduli abitativi per senzatetto

giugno 5th, 2008 by Ivana

Wheelly, ruota sistema-abitativo per senzatetto

Wheelly, la ruota diventa un piccolo modulo abitativo.

Proprio pochi giorni fa ho parlato di Bedu, il bidone trasformabile in campo per emergenze; oggi vi ripropongo l’argomento  social-design con un nuovo ed interessante progetto. E’ Wheelly il rifugio per i senzatetto.

Il gruppo Zo-Loft (abbiamo già parlato di questo gruppo di giovani designer italiani per il progetto Din-Ink, i tappi-posate, ricordate?) si ripropone con un sistema-rifugio. Una ruota per ripararsi, per proteggersi e per spostarsi, una ruota come status-symbol ma soprattutto una ruota come dimora intima e più dignitosa.

Whelly è disegnato per colonizzare e vivere tutti i tipi di realtà urbana, da solo o connesso ad un altro modulo, così da poter creare rifugi multipli e colorati“. Un progetto sostenibile, basato sul sistema del cuscinetto a rullo, realizzato in gomma, alluminio e cartone pressato riciclabile al 100%. La corona interna è ritmicamente segnata da una sequenza di fori per permettere di appendere un sacco da 250 lt ed alcuni oggetti quotidiani. Grazie a due tende pieghevoli in poliestere, diventa un rifugio sicuro ed intimo, provvisto di uno spazio isolato dal terreno per dormire ed uno per poter stipare gli oggetti.

Agli estremi del carrello sono previsti due elementi circolari in gomma sui quali è possibile collocare loghi o marchi. Questa caratteristica permette di ridurre i costi di produzione del carrello o, addirittura, renderlo gratuito per tutti i senzatetto, diventando dei veicoli pubblicitari all’interno della città.

Wheelly, come tanti bei progetti, purtroppo vive solo sulla carta, ma sono certa susciterà presto il giusto interesse e magari troverà un “papà” finanziatore. Farebbe sicuramente la felicità di molte persone. A voi la parola. Immagini Continua »

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Concorso RE-think+RE-cycle e Hanger

marzo 10th, 2008 by Ivana

Hanger, Xuan Yu

Inventiva, etica, sostenibilità e un tocco di originalità: le peculiarità della gruccia Hanger.

RE-think+RE-cycle è un concorso aperto a tutti i designer volto alla creazione di prodotti sostenibili creati con materiali di scarto.  Ripensare e ricreare nuovi prodotti ovviamente secondo un’ottica eco-sostenibile. Il concorso ha riscosso un grandissimo successo e sono davvero tanti i progetti partecipanti: lampade create con vecchi CD, sedute create con riviste destinate al macero, vasi e lampade o portacandele ricavati da bottiglie di plastica (o vetro) e ancora grucce appendi abiti ideate priprio con vecchie bottiglie.

Anche se non è il progetto vincitore, proprio quest’ultimo è quello che sta riscuotendo maggior successo. E’ Hanger, una gruccia con una marcia in più. E’ stata ripensata e disegnata dalla designer americana Xuan Yu ed è un semplice gancetto che si trasforma in gruccia semplicemente evvitando due vecchie bottigline di plastica.

La Yu, fondamentalmente, si è concentrata sul design del gancetto, facendo particolare attenzione alla parte inferiore che funge proprio tra interfaccia gruccia-bottiglia. Un elemento piccolo, leggero ed economico che prende vita e funzionalità solo se accompagnato da elementi destinati alla dismissione Continua »

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