giovedì 14 dicembre 2006

Criteri di intervento

Prima di decidere il tipo di intervento da affrontare, l’edificio va sottoposto ad un attento esame circa lo stato delle lesioni presenti.
E’ necessario richiedere spesso l’intervento di specialisti nel consolidamento strutturale, tuttavia possono essere suggerite alcuni tipi di semplici indagini da fare preliminarmente.
Occorre pertanto rilevare:
1) la forma e l’estensione delle lesionie il loro andamento rispetto alla superficie muraria (orizzontali, verticali, destrorse, sinistrorse),
2) la forma e lo stato dei loro lembi, se sono cioè divaricati o paralleli per capire il movimento delle due parti contrapposte e se ci sono o meno detriti indicanti
l’origine nuova o antica della lesione;
3) se interessano la parte superficiale del muro o tutto il suo spessore;
4) se sono parte di un fenomeno localizzato o generalizzato sulla scatola muraria;
5) se sono ferme o in movimento. Questa operazione è possibile utilizzando delle biffe in vetro o a fessurimetri graduati che si trovano facilmente in commercio,da applicare ai lati della lesione e a cavallo di essa: la rottura della biffa attesta il movimento in atto della lesione e il fessurimetro graduato ne valuta l’entità.

Valutata quindi l’entità di una lesione si può procedere partendo dalle cause che l’ha generata.
Se il dissesto è causato da un cedimento fondale, vanno consolidate le fondazioni oppure il terreno attraverso la realizzazione di muri di contenimento. Se invece è provato da spinte anomale , vanno eliminate le strutture che le generano o se ne limitano gli effetti sulle parti lesionate attraverso l’inserimento di catene, tiranti, travi-catena, cerchiature, speroni murari o cordoli.Solamente dopo essere intervenuti sulle cause, si può procedere al risarcimento e alla chiusura delle lesioni.

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