AlterFestA - Chi siamo

L’AlterFestA, una delle realtà musicali più affermate del sud Italia, nasceva a Cisternino in provincia di Brindisi, circa trenta anni fa’. Nasceva in concomitanza con la riapertura del locale circolo ARCI, organizzatore della festa, dopo alcuni anni di inattività e con finalità di promozione del circolo stesso e delle sue attività. Un circolo che in tutti questi anni si è occupato della solidarietà e del volontariato a favore degli immigrati albanesi, dei popoli della ex-Jugoslavia, dell’Algeria, del Chapas; dell’emarginazione e delle problematiche giovanili; della diffusione di una cultura alternativa e di spazi di socializzazione, di momenti di svago e tempo libero a favore dei giovani.

Una festa che segna quindi un nuovo inizio per l’ARCI di Cisternino. Si trattava allora di una piccola realtà che contava poche decine di presenze e che vedeva esibirsi musicisti dei paesi vicini. Tuttavia sin dall’inizio si è voluto dare all’AlterFestA delle caratteristiche precise che la differenziavano dalle altre feste. Tra queste caratteristiche primeggiava la promozione della musica di qualità, nei vari generi, alcuni dei quali non era solito ascoltare nei nostri paesi o che era introdotto per la prima volta, come il jazz.

AlterFestASi era mossi quindi da intenti coraggiosi per favorire nuove conoscenze musicali, scontando una minore partecipazione di pubblico. Scelta questa che a distanza di anni è stata pagante. Negli anni la festa è cresciuta tantissimo, sia in termini qualitativi che quantitativi. All’ultima edizione si calcola che abbiano preso parte diverse migliaia di persone nelle cinque serate della festa. Gente proveniente da tutta la Puglia, ma anche da altre regioni italiane e diversi europei. Fra le varie rassegne di musica e di spettacolo di qualità, l’AlterFestA occupa ormai un ruolo da protagonista, seguitissima da un pubblico giovanissimo e non solo.

Successivamente l’AlterFestA ha assunto una connotazione d’impegno, venendo dedicata ogni anno ad un tema di grande attualità: razzismo, nucleare, ex-Jugoslavia, Algeria, Palestina, immigrazione, guerra in Kossovo, mostre cartellonistiche e fotografiche e materiale documentario vario testimoniano nella festa la solidarietà e la denuncia su alcune tragedie che affliggono l’umanità. Il successo di questo evento è da ricercare nella formula, nell’esperienza e soprattutto nel contributo collettivo e volontario di tanti collaboratori.

Contro ogni tendenza che pone al primo posto il profitto, l’AlterfestA è un esempio di impegno collettivo disinteressato, che è il segreto della riuscita di questa manifestazione musicale. Decine e decine di giovani offrono il loro contributo volontario ed entusiastico, per la riuscita della festa.

AlterFestAUn’altra caratteristica importante è la gratuità dell’accesso. Nonostante le difficoltà economiche e in tempi di liberismo imperante, si è voluto salvaguardare questo importante principio, per permettere a tutti, anche agli squattrinati, di poter accedere liberamente alla fruizione degli spettacoli.


L’AlterFestA è inoltre completamente autogestita e autofinanziata. Non si avvale di nessun tipo di contributo dai vari enti; con i costi in continua crescita questo incomincia ad essere un serio limite della festa, che la penalizza mettendo a rischio la realizzazione delle prossime edizioni. Con le amministrazioni e gli enti locali che non intervengono per sostenere l’AlterFestA, urge trovare altre soluzioni per garantire la festa dal punto di vista economico. Sarebbe nell’interesse dei giovani di tutta la Puglia e oltre e della stessa ARCI, salvaguardare l’AlterFestA che è diventata appunto un patrimonio culturale importante, un appuntamento tanto atteso. Continuare a far vivere l’AlterFestA significa continuare a far vivere la speranza che si possa pensare in grande collettivamente nella società dominata dal dio denaro.