martedì 10 giugno 2008

Montatura Meade LXD75

In un articolo precedente avevo parlato della serie LXD75 , prendendo in esame il tubo ottico Newton da 150 mm , oggi invece vi parlerò della montatura .
Come precedentemente detto questa serie della Meade è equipaggiata con diversi tubi ottici , 2 rifrattori (127 e 150 mm ) un newton (il 150 mm) 3 Schmitd-Newton (150 mm 200 mm e 250 mm) e una SC ( 200 mm) . Tutti questi tubi ottici sono sorretti della montatura omonima della serie , la LXD75.
La montatura si presente di un bel colore bianco , mentre i motori elettrici per il movimento degli assi , diversamente dalle Eq6 , sono esterni e racchiusi in vani di plastica nera.Il treppiede è in acciaio , con un’altezza regolabile da 74cm a 115 cm , di buona realizzazione e abbastanza solido paragonabile a quello fornito con la montatura HEQ5.
La montatura viene poi venduta con un contrappeso di serie da 5 Kg.
Sul campo il montaggio risulta molto veloce e semplice , la montatura si collega velocemente al treppiedi. Da notare che a differenza della EQ6 , la barra del contrappeso è separabile dalla montatura e si dovrebbe montare e smontare ad ogni osservazione , comunque l’operazione risulta molto veloce.
Lo stazionamento e l’allineamento polare è facilitato da un ottimo cannocchiale polare illuminato , previa precedente collimazione .
La montatura viene fornita con computer Autostar 497 che contiene nel suo database circa 30.000 oggetti , una volta acceso viene richiesto data , ora e località dalla quale si osserva. Successivamente si procede all’allineamento tramite 1,2 o 3 stelle che vengono scelte dal database in modo autonomo. Le stelle richiese sono sempre state messe sempre nel campo inquadrato dall’oculare , anche se in un paio di occasioni Vega non è stata centrata ed è risultata fuori dal campo persino del cercatore.
Una volta eseguito l’allineamento si è pronti per l’osservazione vera e propria ed è possibile tramite l’autostar.
Nelle serate nelle quali ho usato la montatura , si è sempre rilevata abbastanza precisa nel puntare stelle ed oggetti del cielo profondo , sempre nel campo di oculare da 26 mm.
Nello puntare oggetti del sistema solare , invece ho riscontrato qualche piccolo problema , infatti alcune volte il pianeta non era presente nel campo dell’oculare , ma osservando col cercatore è stato possibile centrare l’oggetto desiderato .
Con l’autostar è possibile poi eseguire il Best Of Night , un tour dove il telescopio punterà gli oggetti più belli da osservare durante quella notte.
L’esemplare in mio possesso si è rilevata molto buona , con un discreta precisione nell’inseguimento e con un errore periodico discreto , circa +/- 25 .
La montatura può essere collegata al Pc tramite l’autostar è così possibile eseguire l’autoguida , anche se risulta molto più scomoda rispetto a quella della EQ6 dove è presente la porta autoguida compatibile ST4.

Tirando le somme questa LXD 75 non me è affatto dispiaciuta, in visuale è adatta a portare tubi fino a 10 Kg , le vibrazioni vengono smorzate in circa 2/3 secondi , mentre in fotografico incomincia a soffrire molto già con un C8 . Oltre a questo devo dire che l’autostar è veramente ben fatto e semplice da usare.
Tra le cose che non mi sono piaciute c’è sicuramente il rumore prodotto dai motori durante il loro movimento , veramente fastidiosi (sembra un trattore) , il viti delle frizioni poi sono messe in posizioni scomode e in particolari frangenti vanno a interferire col movimento degli assi.

Il vassoio porta oggetti è sistemato troppo in alto e oculari o accessori di grosse dimensioni , come i Baader Hyperion , non possono essere alloggiati nel portaoggetti.

Consiglio inoltre di dotarsi di una batteria esterna da 12V per un utilizzo prolungato , visto che la custodia porta batterie di serie ne contiene poche e la durata risulta limitata.
Il coperchio del Cannocchiale Polare illuminato
Visione della montatura.

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