IL TEST DI COOPER

Dal libro "CALCIO/PREPARAZIONE ATLETICA"

La resistenza aerobica e lattacida nel calciatore dilettante e professionista

ARCELLI - FERRETTI    Editore  Editoriale Sport Italia Via Masaccio, 12    20149 Milano

Edizioni CORRERE 1993

 

Quello di Cooper é un test molto semplice (serve per la valutazione della resistenza): consiste semplicemente nel valutare lo spazio percorso in 12 minuti. Fu messo a punto da Kenneth H. Cooper, allora medico della Nasa e poi fondatore dei centri nei quali si studiavano sia le attività di tipo aerobico, sia gli individui che le praticano. Il test di Cooper può essere utile per verificare le differenze che si possono riscontrare dal punto di vista delle caratteristiche aerobiche fra gli individui di gruppi anche molto disomogenei, per esempio quelli rappresentati da un gruppo di reclute o dagli studenti di un'intera scuola. Ma anche in ambito calcistico può essere utile, dal momento che la capacità di compiere di corsa una notevole distanza in 12 minuti é certamente un indice di una buona efficienza dal punto di vista aerobico: chi, a parità d'impegno, percorre 3.400 metri, insomma, è superiore dal punto della capacità di utilizzare ossigeno a chi ne percorre soltanto 2.600.

Come si esegue il test - Si fanno correre i giocatori su una pista di atletica di 400 metri o su un percorso ben misurato e in piano, per esempio su un ovale attorno al campo di calcio. Dopo il riscaldamento (costituito, per esempio, da 8-10 minuti di stretching, da alcuni minuti di corsa continua e da qualche allungo), i giocatori vengono fatti partire tutti assieme o, meglio, a gruppi di un massimo di 10-12 per volta. È preferibile che essi vengano preventivamente istruiti sull'utilità di tenere un ritmo costante, adatto alle loro caratteristiche, e che vengano dati loro i tempi ai quali transitano a certe distanze ( per esempio quelli nei primi 200 e 400 metri e poi quelli ad ogni chilometro), oppure che venga segnalato l'anticipo o il ritardo nei confronti di una tabella dei tempi di passaggio adatta a loro.  È bene, in ogni caso, che essi sappiano quanti minuti sono già trascorsi e/o quanti mancano al termine. Allo scadere del dodicesimo minuto i giocatori vengono informati da un segnale acustico (spesso viene usato il fischietto); essi si devono fermare sul posto o lasciarvi un segnale.

Come si interpretano i dati - L'esatta distanza compiuta dal singolo giocatore può essere ottenuta facendo riferimento al numero dei giri e ad alcuni punti precisi del percorso, per esempio quelli segnati sul cordolo della pista ogni 50 o 100 metri, e poi misurando accuratamente la distanza fra tali punti e quelli in cui l'atleta si è fermato. Esiste una tabella (vedi sotto tabella 1) per valutare con un aggettivo (e quindi in maniera piuttosto grossolana) la distanza percorsa; secondo me ha poco senso tener conto di tale tabella nel calcio. La distanza percorsa in 12 minuti può, semmai, essere utilizzata per calcolare la velocità media in Km/h, la qual cosa può essere ottenuta semplicemente moltiplicando per 5 la distanza espressa in chilometri e frazioni di chilometri; chi ha fatto 3 chilometri e 120 metri (=3,120 km), per esempio ha una velocità media di 15,600 km/h (pari a 3,120 x 5 = 15,600). Nei calciatori la velocità media nei 12 minuti è vicina (in genere è solo lievemente superiore) a quella della soglia anaerobica. Si noti che un corridore di mezzofondo o di fondo dell'atletica leggera é di solito in grado di tenere per 12 minuti una velocità che è di circa il 15% al di sopra della soglia anaerobica. I calciatori, anche per via della poca abitudine mentale a compiere sforzi di vari minuti a intensità costante e piuttosto impegnativa, invece, sono in grado di mantenere tale velocità per tempi assai inferiori.

   distanza percorsa in 12'    giudizio

   meno di 1.600 metri

   da 1.600 a 2.000 metri

   da 2.000 a 2.400 metri

   da 2.400 a 2.800 metri

   da 2.800 a 3.200 metri

   oltre i 3.200 metri

   pessimo

   mediocre

   scarso

   buono

   ottimo

   eccellente

 

 

Tabella 1.

Tabella, elaborata dallo stesso ideatore del test, Kenneth H. Cooper, per la valutazione della distanza compiuta nel Test di Cooper. Essa può eventualmente andare bene quando venga riferita a gruppi di reclute o a studenti delle scuole medie superiori; non sembra il caso di utilizzarla nel calcio.

 

 

Come si passa dalla distanza percorsa in 12 minuti alla scelta dei ritmi di allenamento - oltre che per valutare i miglioramenti o i peggioramenti verificatisi in un certo intervallo di tempo (per esempio dalla fine del campionato precedente all'inizio del successivo, o dall'inizio del pre-campionato alla fine di esso), il Test di Cooper può servire, come si è già detto, per calcolare i ritmi da tenere quando si compiono le ripetute aerobiche. La Tabella 2 può servire per calcolare i tempi di percorrenza sui 1.000 metri, mentre la tabella 3 può essere utile per ricavare quelli sui 500, sui 600 e sugli 800 metri.

 

   risultato del test 

di Cooper (metri

percorsi in 12')

   tempo da proporre

per le ripetute

 sui 1000 metri

  3.600 

  3.500

   3.400 

   3.300 

   3.200 

  3'05''

  3'10''

  3'16''

   3'23''

   3'30'' 

   3.100 

   3.000

   2.900 

   2.800 

   2.700 

  3'37''

  3'45''

  3'53''

   4'02''

   4'12'' 

   2.600 

   2.500 

   2.400 

   4'22''

   4'33''

   4'55'' 

 

 

Tabella 2 - Dal Test di Cooper ai tempi sui 1.000 metri

Tempi da produrre per le ripetute sui 1.000 metri in funzione del risultato nel Test di Cooper; tali tempi sono stati ottenuti dalla elaborazione di dati ottenuti con giocatori professionisti.

 

 

 

 

 

Tabella 3 - Equivalenza fra i tempi sui 1.000 metri e quelli su altre distanze.

Equivalenza fra i tempi ottenuti sui 1.000 metri (prima colonna) e quelli ottenuti sugli 800, sui 600 e sui 500 metri. Si tenga presente che tali equivalenze possono non andare del tutto bene per certi giocatori. Per le distanze degli 800, dei 600 e dei 500 metri vengono dati i tempi al decimo di secondo, dal momento che é questa l'equivalenza precisa con il tempo sui 1.000 metri. I tempi da proporre ai giocatori andranno, ovviamente, arrotondati.

 

1.000 m 800 m

600 m

500 m

2'50''

3'00''

3'10''

3'20''

3'30''

3'40''

3'50''

4'00'

2'10''  5 

2'18''     

2'55''  5 

2'33''     

2'40''  5 

2'48''     

2'55''  5 

3'03''     

1'33''  7

1'39''  4

1'45''  1

1'50''  8

1'56''  5

2'02''  2

2'07''  9

2'13''  6

1'14''  6

1'19''  2

1'23''  8

1'28''  4

1'33''  1

1'37''  8

1'42''  5

1'47''  2

 

 

 

 

 

Il Test sui 3.000 metri - Dal punto di vista pratico può risultare assai più comodo non eseguire il Test di Cooper nella sua forma più tipica, ma far correre i giocatori su una distanza fissa, in particolare i 3.000 metri. Il cronometrare il tempo su tale distanza, infatti, semplifica le cose per ciò che riguarda il rilievo della prestazione ottenuta dal singolo calciatore. La tabella 4 permette di stabilire quali siano, in funzione del tempo ottenuto sui 3.000 metri, i tempi con i quali percorrere i 1.000 metri quando l'obbiettivo sia quello del miglioramento delle caratteristiche aerobiche periferiche.

   tempo ottenuto 

sui 3.000 metri

   tempo da proporre

per le ripetute

 sui 1.000 metri

10'00'' 

10'15''

10'30''

10'45''

 11'00''  

  3'05''

  3'10''

  3'15''

  3'20''

   3'25'' 

11'15''

11'30''

11'45''

12'00''

  12'15''   

  3'30''

  3'35''

  3'40''

   3'45''

    3'50'' 

12'30''

12'45''

13'00''

13'15''

13'30''

3'55''

4'00''

4'00''

4'10''

4'15''

13'45''

14'00''

14'15''

14'30''

14'45''

15'00''

4'20''

4'25''

4'30''

4'35''

4'40''

4'45''

 

Redatto il 30/08/2002