Peschiera Maraglio-Sensole-Menzino-Senzano-Cure-Siviano-Carzano-Peschiera
Maraglio
Lunghezza: 15 Km + deviazioni
Difficoltà: discreta
Dislivello: max 400 m.
Ciclabilità: quasi totale con qualche difficoltà
Tempo medio di percorrenza: 3 ore
Giunti al porto di Peschiera Maraglio si prende a sinistra lungo la strada
asfaltata che costeggia il lago fino a Sensole (vista dell'isola di S.Paolo) per poi iniziare una ripida ma breve salita che
porta a Menzino (rocca Oldofredi). Sempre pedalando si raggiunge prima il borgo
antico di Sinchignano e successivamente,
all'altezza della chiesa di S.Carlo, si svolta a
destra in direzione di Senzano oltrepassato il quale
si seguono le indicazioni per il caratteristico borgo montano di Cure. Volendo,
una salita piuttosto impegnativa di 3 chilometri con fondo sterrato o acciottolato, porta alla splendida vista panoramica che si
gode dal Santuario della Madonna della Ceriola (l'ultimo tratto è costituito da
una scalinata). Riprendendo il percorso da Cure si giunge al minuscolo centro
storico di Masse attraverso una fertile piana coltivata che si presenta
improvvisamente tra i castagni e quindi si arriva al graziosissimo borgo rurale
di Olzano. Una ripida strada con il fondo pietroso
conduce al capoluogo dell'isola, Siviano (nucleo medievale fortificato con case
torri e strette vie). Una discesa da percorrere tutta d'un
fiato (vista dell'isola di Loreto) porta a Carzano, pittoresco paese di
pescatori dal quale si consiglia una breve deviazione verso il borgo rurale di Novale (strada panoramica acciottolata con scalini).
Il percorso si chiude con il ritorno a Peschiera Maraglio.
Un tour dell'isola di circa 9 chilometri si può effettuare
anche con una bicicletta senza cambi percorrendo le strade asfaltate da
Peschiera Maraglio per Sensole, Menzino, Siviano, Carzano e di nuovo Peschiera
Maraglio.
Monte Isola è collegata
tutto l'anno con regolari corse da Iseo. Da Sulzano verso Peschiera e da
Sale Marasino verso Carzano. Dalla
primavera all'autunno, anche con altri paesi del lago. Le biciclette
sono trasportabili con pagamento di biglietto apposito
o noleggiabili in loco.
"… un monte in mezzo al lago"
così veniva descritta Monte Isola nelle proprietà
della Serenissima Repubblica Veneta.
Sicuramente abitata in epoca romana ed anche più anticamente, territorio di
caccia dei Visconti, Monte Isola ha una superficie complessiva di 4,5 kmq, una
circonferenza di 9km ed un'altitudine che raggiunge i 600 metri. Posta in mezzo
al lago d'Iseo, rivolge alla sponda bresciana il versante più scosceso dominato
dal Santuario della Madonna della Ceriola ed è invece più verde e coltivata
nella parte rivolta verso la sponda bergamasca. Oltre
ai nuclei abitati principali: Peschiera Maraglio, Carzano
e Sensole sulla riva del lago e Siviano, sede del Comune, in
collina, sono numerosissimi i piccoli borghi che ne determinano la tipicità. Minuscoli gruppi d'antichi caseggiati a mezza collina, su fino a
giungere a Cure, proprio sotto la vetta. Ovunque, case in pietra,
antichi portali, portici, cortili e giardini. Viuzze e vicoli si aprono un
varco verso il lago o si inerpicano verso la vetta.
Oleandri, agavi e mimose testimoniamo la mitezza del
clima nei giardini di riviera. Campi coltivati ,orti,
vigneti e oliveti si fanno spazio tra boschi di castagni, querce e frassini con
uno splendido sottobosco d'ellebori, felci e ciclamini.
Un legame
tra terra e lago, ancora molto vivo che caratterizza da sempre la vita
quotidiana, i rapporti sociali, ma anche l'economia dell'isola. Da questi elementi hanno avuto origine
la costruzione delle barche in legno, l'arte
manifatturiera delle reti e le tecniche di essiccazione del pesce. Attività che, nate da esigenze primarie, costituiscono oggi la
tipicità di Monte Isola. Preziosi elementi di unicità
che insieme alla bellezza del paesaggio, alla tutela dell'ambiente e alle
tradizioni ancora vive hanno permesso all'isola di essere inserita nel
ristretto club dei Borghi più belli d'Italia.
Da vedere:
L'isola è tutta da vedere,
da percorrere, a piedi, in bicicletta o con i piccoli bus che fanno servizio di
linea. Scorci e splendide viste panoramiche si aprono improvvisamente dietro
ogni angolo, ma naturalmente ogni borgo si evidenzia per particolari e piccoli gioielli storico artistici. Deliziose
le rustiche piazzette, i loggiati ed i portali di Masse e Olzano. Una bella scalinata acciottolata
conduce da Carzano ai caseggiati cinquecenteschi con sottoportici e muri in
pietra di Novale che fu residenza estiva di Marco Morosini, vescovo di Brescia dal 1645 al 1654. Cure, il
borgo posto più in alto, si distingue per le antiche case con balconi in legno. Chiese dagli interni barocchi e altari policromi
sono a Peschiera, San Michele, a Carzano, S. Giovanni Battista, qui venerato
come "S. Giovanni delle sardine" perché nel giorno a lui dedicato, il
24 giugno, si apre la pesca di questo gustosissimo pesce, a Senzano,
San Severino. Da Senzano si gode anche una
meravigliosa vista sul lago che giunge fino alle Torbiere del Sebino.
A Menzino si trova la rocca Martinengo fatta erigere nel XIV secolo dagli Odofredi. Ampliata nel 500 dai Martinengo, ospitò nel 1497
Caterina Cornaro regina di Cipro. La rocca ha pianta
quadrata con torri rotonde e mastio cilindrico. E' visitabile solo in alcune
domeniche estive, ma la si può raggiungere
esternamente e godere di una bellissima vista sull'isola di San Paolo
alla quale, una leggenda racconta, sarebbe collegata.
Il
capoluogo, Siviano, conserva tracce del passato medievale nelle murature in
pietra, negli strettissimi vicoli e nella bella torre Martinengo a base quadrata.
La chiesa barocca dei santi
Faustino
e Giovita ospita
un'"Ultima cena" di Ottavio Amigoni
del 1651. Una romantica strada od una serie interminabile di gradini conducono in località Porto di Siviano che si affaccia sul lago
con un angolo molto pittoresco fiancheggiato dalla bella villa cinquecentesca
fatta costruire dai Fenaroli. Il complesso di edifici di varie epoche, molto vasto, con giardino e
brolo a lago cinto da un muro di pietra che termina con una torretta d'angolo,
si apprezza meglio con una gita in battello.
Peschiera è il paese più facilmente raggiungibile; bellissimi i vicoli, il
nucleo chiamato Castello ed alcune antiche case con loggiati in pietra di Sarnico. Da non perdere la visita al
piccolo, ma interessante Museo della Pesca.
Ospitato nelle ex scuole, si trova a due passi dall'imbarcadero ed è utile
strumento di comprensione delle attività tipiche di
Monte Isola. Il fascino della passeggiata tra Peschiera e Sensole,
fiancheggiata da ulivi, ha catturato anche la scrittrice Gorge Sande che la descrive nel romanzo" Lucrezia Floriani" ambientato proprio sulle rive del Sebino. Molti anche i pittori che ne hanno fissato la poesia nei colori
delle loro opere.
E' particolarmente
romantica se percorsa sotto la luna . Sensole è
minuscolo borgo soleggiato con un piccolissimo porticciolo ombreggiato da
oleandri.
Conserva i tipici tratti e
l'atmosfera di paese di pescatori Carzano. Santuario della Madonna della Ceriola
Da Cure, dove si trova anche il capolinea degli autobus, una strada
acciottolata sale, nel bosco, fino a raggiungere il Santuario della Madonna
della Ceriola, una chiesa cinquecentesca sorta su una precedente cappella del
XIII secolo che conserva una statua della madonna, intagliata in un tronco di
quercia, attribuita al XII secolo, alla quale i montisolani
sono devotissimi. Un "Ecce Homo" affrescato e venuto alla luce nel 1815 sembra opera di Pietro Da Marone.Il santuario è posto proprio sulla vetta della montagna
che curiosamente è costituita dalle rocce più antiche dell'isola, prodotto
quindi di un'inversione stratigrafica probabilmente dovuta ad intensa attività
tettonica. La vista e spettacolare.