La rete dei freelance e precari si allarga: benvenuto ai colleghi salentini. Da Lecce parte la raccolta di firme per il sostegno alla legge sull’equo compenso

La rete dei giornalisti freelance, precari, collaboratori si amplia: anche la Puglia, attraverso l’azione di alcuni valorosi colleghi salentini, si è organizzata e ha creato “Informazione precaria”, un coordinamento che riunisce giornalisti, giornaliste, operatori, fotografi e addetti stampa e che rappresenta una “new entry” all’interno di “SottoPRESSione”. Proprio da Lecce parte anche, da sabato 9 giugno, una iniziativa che contribuisce alla mobilitazione nazionale per la rapida approvazione della legge sull’equo compenso, ancora ferma – nonostante le rassicurazioni da palazzo Madama – alla Commissione Lavoro del Senato.

Sabato 9 giugno alle ore 16.00, infatti, presso l’open space “Lecce Giovani” in piazza Sant’Oronzo “Informazione Precaria” organizza un incontro con il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, per discutere di precarietà, Carta di Firenze, legge sull’equo compenso e riforma dell’ordine.

Proprio da questo incontro salentino partirà una raccolta di firme per fare pressione sulla Commissione Lavoro del Senato affinché concluda in tempi brevi l’analisi della legge sull’equo compenso che, dopo l’approvazione alla Camera, si è arenata da mesi.
All’incontro, al quale partecipareanno Paola Laforgia, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia, i consiglieri regionali e nazionali eletti in Puglia dell’Ordine, i vertici di Assostampa Puglia, sono stati invitati anche parlamentari, rappresentanti delle istituzioni locali e dei sindacati.

Insomma, la mobilitazione prosegue e la coscienza della categoria avanza prepotentemente: chi l’avrebbe detto neppure un anno fa, quando ancora i precari sfilavano sotto Montecitorio come “fantasmi”, di cui nessuno si preoccupava.

Continua pure la  mobilitazione “virtuale” sui social network, attraverso la produzione di slogan da inserire come immagine del profilo di Facebook e diffondere per sintetizzare alcune suggestioni importanti sulla libertà di informazione e sul diritto all’equo compenso di una parte consistente del giornalismo italiano.

Sono piccole “pillole”, che comunque devono fare riflettere non solo tutta la categoria, ma tutta la società civile, poiché ne va della qualità dell’informazione e, di riflesso, della libertà.

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