giovedì 12 marzo 2009

La scoperta del protone

Servendosi di un catodo perforato Goldsein scoprì che oltre ai raggi catodici prendevano corpo anche raggi di un’altra specie. Tali raggi si muovevano in direzione opposta a quella dei raggi catodici, il che autorizzava ad ammettere che essi erano costituiti da particelle cariche positivamente in quanto le particelle che costituivano i raggi catodici erano cariche negativamente.
Sfruttando metodi particolari, si dimostrò che il minimo valore del rapporto massa/carica nei raggi positivi si otteneva quando il gas residuo nel tubo catodico era costituito da idrogeno. La particella positiva formata in queste circostanze possedeva un rapporto massa/carica 1836 volte maggiore di quello dell’elettrone. Inoltre tutti i rapporti massa/carica, erano multipli del rapporto massa/carica misurato per l’idrogeno.
Questa particella, a cui è stato dato il nome di protone e la cui massa è di 1,673 X 10-27 kg., è un costituente fondamentale dell’atomo, nonché la portatrice elementare della carica positiva,
Il numero di protoni, o di elettroni, è ciò che caratterizza in maniera determinante le proprietà chimiche e fisiche di un elemento chimico. Tale numero viene chiamato numero atomico (N.A.) di un elemento.

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