Esercizio del sentimento
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Spiegare
la guerra a un bambino Il giorno che scoppiò la guerra io avevo sette anni. Quel pomeriggio mio padre si alzò dalla poltrona
dello studio, spense la radio e mi disse: " Federico vieni con me "
e mi portò in salotto. Si fermò davanti all' étagère pieno di fotografie
incorniciate, quelle che io non dovevo toccare. Quelle che io non dovevo
toccare. -
Questo lo conosci è zio Carlo quando era giovane, e quest,altro, invece ? Bravo, è il nonno quando partì per fare il militare,
e questo sei tu quando sei nato, avevi solo otto giorni. Guarda la mamma come è contenta. Pensa che la
cornice l'ha fatta lo zio Mario, bella eh ? E questi pure li conosci, i cuginetti Anna e
Michele, quando erano piccoli. Qui è quando andammo in vacanza al mare da zio
Osvaldo. Tu non c'eri ancora. Fu un'Estate bellissima, ogni volta che vedo questa
fotografia mi sembra di sentire il profumo dei pini. E poi c'è zia Armida che
ti vuole tanto bene e il povero Nonno Ernesto che non c'è più e tante altre
persone che conosciamo. E questo sei tu, con grembiule e cartella, pronto
per il primo giorno di scuola. Ora è solo una bella foto ma un giorno, quando sarai
grande, sarà importantissima. Bene, ora vai un po' più in là e stammi a guardare
". Stese il braccio sul marmo dell' étagère e cominciò
lentamente a spingere le foto verso l'orlo. Il primo a CADERE
fu lo Zio Osvaldo, il vetro andò IN PEZZI e io GRIDAI mio padre continuò e zia Armida raggiunse PER TERRA zio
Osvaldo con lo stesso FRAGORE DI VETRI
ROTTI e CADDE anche la campana di vetro
e l'angioletto di porcellana e i miei cuginetti e pure il nonno. Io ormai PIANGEVO
e gridavo a mio padre di fermarsi ma il
suo braccio arrivò FINO IN FONDO, FINO IN FONDO fino al mio
primo giorno di scuola che rovinò in pezzi
sul pavimento. " Ecco
Federico, questa è la GUERRA " Poi mi strinse forte-forte a lui e, senza
neanche che me ne accorgessi, mi fece scivolare in bocca una caramella
buonissima. “ E questa è la Pace, Federico, la senti come è dolce ? La pace è
dolce ricordatelo sempre “ |
Occorrente: 1) Una guerra 2) Un bambino 3) Coraggio 4) Fotografie A fine esercizio
abbracciare forte-forte il bambino. |
Ne voglio
leggere un altro e clicco sull’ombrellone
Brutti pallosi vi clicco e vado via