Esercizio del sentimento

Solo una foto

 

 Ogni anno, all’inizio di giugno sentivi bussare, e poi una vocina stupida:

“ Signora maestra facciamo la foto? “

 

CLIC ed ecco fatto

 

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Per tutta la vita il mite Giovanni, futuro galantuomo, sarebbe stato vicino a Rosa, la più grande zoccola dell’Emilia Romagna.

Rosaria, aspirante libertaria l’avevano messa vicino al dott. Guglielmi quello della clinica degli aborti clandestini, arrestato tre volte.

Carlo, che ora è il nostro vescovo, in questa foto è tra due narcotrafficanti: Paolo e Sandro.

Bisogna smetterla di fare le foto a casaccio. I ricordi sono cose importanti e durano tutta una vita. Le foto dei compagni di scuola bisognerebbe farle 40 anni dopo, quando i giochi sono fatti. Qualcuno mancherebbe, ma perlomeno sapresti vicino a chi metterti.

 

 

 

 

 

 

E allora la facciamo questa foto?

 

Si, adesso si, e non tra i banchi, la facciamo al mare e io so che voglio mettermi vicino a Renzo perché ha fatto belle cose, Clara deve dire tante cose a Gaetano; Aldo e Teresa la pensano allo stesso modo.

 

 

 

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E’ così che si fa una foto di classe.

 

CLIC e poi ancora CLIC

 

 

                                                                                                                                                                 

              

 

 

 

 

                  

 

 

L’esercizio ha una strana pretesa 

 

 

 

 

 

 

 

 

Occorrente:

 

1.   Tornare indietro nel tempo 

2.   La nostra classe

3.   Un fotografo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Ne voglio leggere un altro e clicco  sull’ombrellone

 

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Brutti pallosi vi clicco e vado via