Accogliente ristorantino vicino a Villa Olmo, il Quatar Pass è gestito da una giovane coppia, L'ho scoperto tramite qualche recensione positiva trovata in rete ed ho deciso di passarvi una serata in compagnia della mia ragazza Erikah.
Appena entrati si intuisce che il ristorante non è molto formale ma curato e di gusto.
Ci fa accomodare la patron nonché unica responsabile della sala di circa venti posti, da subito molto affabile ed espansiva. La mise en place non è di prim'ordine, soprattutto per quanto riguarda i bicchieri (terribile quel fluttino...), ma il sottopiatto nero è interessante.
"Mise en place"
Sul tavolo è presente una lista con dei piatti di pesce fuori menu, molto interessanti. Riporto qualche titolo:
Antipasti:
Tartare di tonno marinato con aceto balsamico;
Scaloppa di tonno con mela caramellata, miele di castagno e foie gras;
Carpaccio di branzino e carciofi.
Primi;
Tagliatelle ai mirtilli con cappesante, fagiolini e pomodorini;
Ravioli di branzino con zafferano e bottarga di muggine;
Secondi:
Filetto di rombo al forno con carciofi;
Fritto imperiale.
Inoltre è presente una lista piuttosto interessante con piatti di terra, di mare e di lago.
La cantina non è delle più profonde (davvero poco fornita), ma c'è qualche nome interessante; il mio voto è di 10/20 e spero che crescerà con il tempo.
Io scelgo un antipasto, un primo, un secondo ed un dolce, tutti dal menù fuori carta, Erikah parte con un anyipasto fuori dal fuori carta e procede con un primo.
Per il vino la nostra scelta cadrà su Friuli IGT LIS 2006 (Chardonnay, Sauvignon, Pinot grigio), Lis Neris, in carta a € 36. Piccolo aneddoto: ho chiesto uno Chablis, in carta senza nessuna particolare delucidazione, ma, con onestà, la patron me lo ha sconsigliato, spiegandomi che a modo suo non vi era un buon rapporto prezzo-qualità.
Il pane e i grissini sono fatti in casa, voto 13/20
Pronti...via!
Entrée con salmone marinato agli agrumi, piccola emulsione di extra-vergine e lime e tartina croccante, freschezza del salmone ottima, marinatura fresca ed equilibrata; la presentazione non mi ha soddisfatto, banale (purtroppo mi sono dimenticato di fare la foto), voto 13/20.
Insieme a questo saluto della cucina ci viene servito un terribile spumante charmat proveniente dalla Valpolicella (mi è sfuggito il nome), vera nota negativa della serata; sarebbe opportuno crescere in questo servizio, usare flutes moderne e utilizzare almeno un buon metodo classico o comunque uno spumante all'altezza della situazione.
Mio Antipasto: Scaloppa di tonno in gabbia di mela caramellata, miele di castagno e foie gras; il tonno è appena scottato, freschissimo, la mela viene caramellata al tavolo con il cannello e del miele di castagno, al suo interno viene inserito il torsolo cotto sottovuoto per ore. A fianco un torçon de foie gras fatto in casa. Divertente, equilibrato, grande materia prima e discreta presentazione: 16/20.
Antipasto Erikah: Carpaccio di tonno e finocchi con aceto balsamico; semplice ma di incredibile impatto grazie alla grande materia prima. Presentazione da migliorare, sembra tutto messo alla rinfusa, ma gran piatto: 15/20.
Mio Primo piatto: Tagliatelle ai mirtilli con cappesante, fagiolini e pomodorini;
piatto di grande impatto cromatico e di vera finezza gustativa. Complessivamente il piatto meglio eseguito, ma meno ardito del mio antipasto, con contrasti poco evidenti: 15/20.
Primo piatto di Erikah: Ravioli di branzino al forno bardati di pesce spada; piatto pitotecnico, equilibrato, freschissimo, fantasioso e ben presentato. Il migliore della serata, peccato l'abbia mangiato quasi tutto Erikah! 16,5/20.
Mio Piatto principale: Fritto imperiale; gamberoni, piccole code di rospo, calamari interi, moscardini, scamponi, gamberi rossi e carciofi, in una frittura perfetta e leggerissima, accostata ad un sale Maldon in scaglie per non rovinare la croccantezza. Le consistenze e il rispetto dei profumi è magistrale! 16,5/20.
Mio Dolce: Tortino di cioccolato fondente con gelato alla vaniglia e crema Chantilly. Abbinato ad un Bas-Armagnac XO.
Tutta la mia golosità è appagata da questo cioccolatosissimo tortino caldo. La qualità del cioccolato è evidente e chi va al ristorante a mangiare i soufflè precotti, e soprattutto chi li serve dovrebbe assaggiare una cosa simile. Il voto non decolla solo per la mancanza di complessità e contrasti nel piatto: 16,5/20.
Coccole finali: meringhette alla cannella, frollini al burro e tartufini: fantastico chiudere così, tartufini davvero splendidi. Nella loro tipologia hanno diritto ad un 16,5/20.
Considerazioni finali: locale davvero gradevole ed ambiente accessibile e familiare, grande cucina, tecnica e ricerca di materie prime. La cantina, la mise en place e l'aperitivo sono da rivedere, così come le presentazioni. Si potrebbe osare di più anche sugli abbinamenti, ma questo sarebbe un surplus. In questo momento la cucina supera di gran lunga il valore globale del locale; bene! si può solo migliorare! In bocca al lupo ai giovani proprietari, la mia valutazione globale sul locale è 14/20, tenuto conto anche del rapporto prezzo-qualità ottimo:
ricapitolando, 2 coperti, 2 antipasti, 2 primi, un secondo e un piatto di carciofi trifolati, un dolce, un Bas-Armagnac XO (almeno 6 €) , una bottiglia d'acqua e una bottiglia di vino da 36 €, totale € 131.
Ristorante Quatar Pass,
Via Borgo Vico, 178
22100 Como CO
031 571944
"Mise en place"
Sul tavolo è presente una lista con dei piatti di pesce fuori menu, molto interessanti. Riporto qualche titolo:
Antipasti:
Tartare di tonno marinato con aceto balsamico;
Scaloppa di tonno con mela caramellata, miele di castagno e foie gras;
Carpaccio di branzino e carciofi.
Primi;
Tagliatelle ai mirtilli con cappesante, fagiolini e pomodorini;
Ravioli di branzino con zafferano e bottarga di muggine;
Secondi:
Filetto di rombo al forno con carciofi;
Fritto imperiale.
Inoltre è presente una lista piuttosto interessante con piatti di terra, di mare e di lago.
La cantina non è delle più profonde (davvero poco fornita), ma c'è qualche nome interessante; il mio voto è di 10/20 e spero che crescerà con il tempo.
Io scelgo un antipasto, un primo, un secondo ed un dolce, tutti dal menù fuori carta, Erikah parte con un anyipasto fuori dal fuori carta e procede con un primo.
Per il vino la nostra scelta cadrà su Friuli IGT LIS 2006 (Chardonnay, Sauvignon, Pinot grigio), Lis Neris, in carta a € 36. Piccolo aneddoto: ho chiesto uno Chablis, in carta senza nessuna particolare delucidazione, ma, con onestà, la patron me lo ha sconsigliato, spiegandomi che a modo suo non vi era un buon rapporto prezzo-qualità.
Il pane e i grissini sono fatti in casa, voto 13/20
Pronti...via!
Entrée con salmone marinato agli agrumi, piccola emulsione di extra-vergine e lime e tartina croccante, freschezza del salmone ottima, marinatura fresca ed equilibrata; la presentazione non mi ha soddisfatto, banale (purtroppo mi sono dimenticato di fare la foto), voto 13/20.
Insieme a questo saluto della cucina ci viene servito un terribile spumante charmat proveniente dalla Valpolicella (mi è sfuggito il nome), vera nota negativa della serata; sarebbe opportuno crescere in questo servizio, usare flutes moderne e utilizzare almeno un buon metodo classico o comunque uno spumante all'altezza della situazione.
Mio Antipasto: Scaloppa di tonno in gabbia di mela caramellata, miele di castagno e foie gras; il tonno è appena scottato, freschissimo, la mela viene caramellata al tavolo con il cannello e del miele di castagno, al suo interno viene inserito il torsolo cotto sottovuoto per ore. A fianco un torçon de foie gras fatto in casa. Divertente, equilibrato, grande materia prima e discreta presentazione: 16/20.
Antipasto Erikah: Carpaccio di tonno e finocchi con aceto balsamico; semplice ma di incredibile impatto grazie alla grande materia prima. Presentazione da migliorare, sembra tutto messo alla rinfusa, ma gran piatto: 15/20.
Mio Primo piatto: Tagliatelle ai mirtilli con cappesante, fagiolini e pomodorini;
piatto di grande impatto cromatico e di vera finezza gustativa. Complessivamente il piatto meglio eseguito, ma meno ardito del mio antipasto, con contrasti poco evidenti: 15/20.
Primo piatto di Erikah: Ravioli di branzino al forno bardati di pesce spada; piatto pitotecnico, equilibrato, freschissimo, fantasioso e ben presentato. Il migliore della serata, peccato l'abbia mangiato quasi tutto Erikah! 16,5/20.
Mio Piatto principale: Fritto imperiale; gamberoni, piccole code di rospo, calamari interi, moscardini, scamponi, gamberi rossi e carciofi, in una frittura perfetta e leggerissima, accostata ad un sale Maldon in scaglie per non rovinare la croccantezza. Le consistenze e il rispetto dei profumi è magistrale! 16,5/20.
Mio Dolce: Tortino di cioccolato fondente con gelato alla vaniglia e crema Chantilly. Abbinato ad un Bas-Armagnac XO.
Tutta la mia golosità è appagata da questo cioccolatosissimo tortino caldo. La qualità del cioccolato è evidente e chi va al ristorante a mangiare i soufflè precotti, e soprattutto chi li serve dovrebbe assaggiare una cosa simile. Il voto non decolla solo per la mancanza di complessità e contrasti nel piatto: 16,5/20.
Coccole finali: meringhette alla cannella, frollini al burro e tartufini: fantastico chiudere così, tartufini davvero splendidi. Nella loro tipologia hanno diritto ad un 16,5/20.
Considerazioni finali: locale davvero gradevole ed ambiente accessibile e familiare, grande cucina, tecnica e ricerca di materie prime. La cantina, la mise en place e l'aperitivo sono da rivedere, così come le presentazioni. Si potrebbe osare di più anche sugli abbinamenti, ma questo sarebbe un surplus. In questo momento la cucina supera di gran lunga il valore globale del locale; bene! si può solo migliorare! In bocca al lupo ai giovani proprietari, la mia valutazione globale sul locale è 14/20, tenuto conto anche del rapporto prezzo-qualità ottimo:
ricapitolando, 2 coperti, 2 antipasti, 2 primi, un secondo e un piatto di carciofi trifolati, un dolce, un Bas-Armagnac XO (almeno 6 €) , una bottiglia d'acqua e una bottiglia di vino da 36 €, totale € 131.
Ristorante Quatar Pass,
Via Borgo Vico, 178
22100 Como CO
031 571944
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