25 apr 2011

KLIMT : IL BACIO - Commento


Tra tutti i quadri famosi del mondo, troviamo ” Il bacio “, di Gustav Klimt, uno dei massimi esponenti dell’art nouveau, ( fondata sulle linee e le forme della natura che tanto ricordano le arhitetture di Antoni Gaudì , che fu protagonista della Secessione viennese). Questo è il più famoso di tutti i baci.

Sensazione completamente diversa e contrapposta dal “bacio” di Toulouse Lautrec.

L’uomo racchiude tra le mani il viso della donna, e lei lo avvolge in un abbraccio infinito e geometrico, talmente sublime da somigliare a una dolce morte, che finisce sul prato in fiore dove poggiano le ginocchia della donna…

Le lunghe tuniche dorate e decorate, vestono le figure interamente, proteggendo il senso di questo bacio quasi come fosse un gesto sacro.

Le tinte sono simboliche, sintetiche, sfarzose, ma dignitose.Talmente brillanti da catturare la luce intorno al quadro stesso per farlo rivivere di volta in volta di luce propria.

(Questo rappresenta il bacio: tenerezza, protezione, calore, sacralità, unicità). Stilisticamente, è da notare una sintetizzazione compositiva, infatti le tuniche sembrano unirsi in una e formare un unico volume al centro di un prato in fiore , come il “sentimento” al centro del concetto.

Abbiamo quindi un unico elemento compositivo ed impassibile, impenetrabile: tutti li possono guardare e nessuno potrà mai dividere questo bacio eterno.

Questo respiro accennato e riscaldato da un’ aurea d’oro che rafforza l’armonia concettuale di un bisogno umanamente primario, diventato in questo quadro, una filosofia; la narrazione aulica di chi resterà per sempre fiero di compierLo.

La partecipazione emotiva dell’osservatore è totale.

Il fondo del quadro, colloca i soggetti in una dimensione tipicamente personale dell’artista. (Che poi stranamente sembra comparirci intorno nel momento in cui, osservando “il bacio” sembra arrivare intorno a noi).

1 commento:

  1. Bello. E come dimenticare il bacio di Gioacchino e Anna alla Porta Aurea, nella Cappella degli Scrovegni? In questo caso c’è una perfetta reciprocità partecipativa dei due comprotagonisti.

    RispondiElimina