........e io me la compro !


L'Estate e' passata, tutti coloro che presi dal raptus della navigazione si sono avventurati al mare, sui laghi o i n qualche fiume con barche, canotti, tronchi cavi, ciambelle, e hanno avuto modo di guardare con invidia quegli esseri eletti che sono i canoisti, hanno deciso: adesso mi compro la canoa cosi' l'anno prossimo ......

In effetti e' una bella idea, pero', poiche' le nostre acque sono piene di canoe sbagliate e di canoisti scontenti o delusi, e' meglio che chi vuole fare il "passo" si legga queste righe, se non altro per darsi un primo orientamento su quello che e' il mondo della canoa, o meglio delle canoe.

Le canoe sembrano tutte uguali a chi le vede per la prima volta, o tuttalpiu', come si legge su qualche vecchia pubblicazione si dividono in canoe da slalom e da discesa. Ma non e' proprio cosi', le cose sono piu' complicate e bisogna fare attenzione a scegliere la canoa giusta per le proprie esigenze considerando con attenzione i materiali e la forma della propria futura canoa.

Adesso parliamo piu' precisamente di kajak, non di canoa canadese.

Vediamo adesso con quali materiali generalmente vengono costruiti i kajak. Il materiale piu' comune ed anche il meno costoso e' quello che generalmente viene definito come "vetroresina". Per vetroresina si intende fibra di vetro legata con resina poliestere; la fibra di vetro che costituisce l'armatura della canoa viene posta in opera o in stuoia di Mat, cioe' di fibre di vetro pressate e prive di un orientamento preciso, o in tessuto a maglia piu' o meno fina. Generalmente le canoe in vetroresina sono realizzate con almeno tre strati di fibra di vetro, di cui gli strati interni in tessuto di vetro e lo strato esterno in Mat. Il legante e' costituito come detto prima in resina poliestere. L'insieme ottenuto e' una canoa economica,leggera, ma piuttosto fragile e soggetta facilmente allo sfondamento per urto o per abrasione.

In sostanza una canoa in vetroresina costa poco inizialmente ma non costituisce un buon investimento in quanto si spendera' parecchio in un secondo momento per le riparazioni, peraltro abbastanza facili, e soprattutto perche' al momento della rivendita, sempre che ci si arrivi, e' abbastanza svalutata. Una canoa in vetroresina inoltre puo' risultare pericolosa in determinate occasioni, in quanto tende a piegarsi su sollecitazione contro le punte (caso di incravattamento) e se non si spezza rapidamente si rischia di rimanere intrappolati dentro con grave pericolo per la propria incolumita'.

Se avete intenzione di andare in canoa per fiumi, siano essi anche facili, evitate di acquistare una canoa in vetroresinain quanto dopo poco tempo dovrete cambiarla e correte pure qualcherischio; se nei vostri orizzonti ci sono soltanto laghi, mare senza scogli e grandi fiumi di pianura che non superano il primogrado allora compratela pure in quanto e' economica e leggera altrasporto.

Un altro materiale con cui vengono costruite le canoe e'il diolene, il nome diolene viene dall'inglese dyolen che e' il marchio con cui veniva importata la stuoia di nylon che adesso viene prodotta anche in Italia da varie industrie chimiche. Il tessuto di nylon e' un tessuto poliestere ad alta resistenza che, legato con resina vinilestere da' un prodotto durissimo, resistente alla trazione, allo sfondamento ed all'abrasione. Le canoe prodotte in questo modo sono generalmente pesanti ( si va'dai 15-16 kg. di quelle realizzate in tre strati di diolene a maglia media, ai 22- 25 kg. di quelle fatte con cinque strati di diolene a maglia grossa) e risultano essere non dico indistruttibili, ma molto durevoli anche se usate su fiumi difficili e maltrattate.

Per quanto riguarda la sicurezza, le canoe in diolene si spezzano a seguito di fortissime sollecitazioni ma non si piegano. Il costo di una canoa in diolene e' circa una volta e mezza quello di una canoa in VTR ma sono soldi ben spesi perche' garantiscono la durata del bene ed il valore si mantiene elevato anche in caso di rivendita. In agonismo, dove e' importante avere canoe leggerissime e veloci si usa il kewlar, che e' un tessuto poliammidico ad elevatissima resistenza e dal peso ridottissimo. In kewlar si costruiscono canoe che pesano dai 6 agli 8 kg. con resistenza agli urti simile a quella ottenuta con le canoe in diolene. Il rovescio della medaglia e' costituito dal fatto che il kewlar e' molto costoso; una canoa cosi' realizzata costa circa quattrovolte quanto una in vetroresina, inoltre per ottenere una adeguata resistenza all'abrasione e' necessario porre in opera piu' strati di materiale aumentando ulteriormente il peso ed il costo. In agonismo dopo una gara la canoa si butta, ma chi la compra vuole che duri un po' di tempo per cui consideriamo il kewlar come un materiale ad uso esclusivo delle canoe da agonismo, quindi inutile per l'uso sportivo amatoriale e turistico.

Un materiale che viene usato da qualche tempo con ottimi risultati e' il polietilene ad alta densita' che e' una resina termoplastica molto resistente agli urti ed alle sollecitazioni in genere. Il vantaggio maggiore e' costituito dal fatto che con un materiale del genere non si e' piu' costretti ad effettuare riparazioni e ritocchi alla canoa in quanto tutti gli urti vengono facilmente assorbiti senza conseguenze e la resistenza all'abrasione e' molto elevata. Bisogna comunque fare attenzione a saper scegliere quelle marche che garantiscono la qualita' del polietilene e delle sue caratteristiche specifiche: le canoe di fabbricazione tedesca con il marchio Prijon sono realizzate con il metodo della rotoformazione e non hanno mai dato problemi anche incondizioni di uso estreme; alcuni fabbricanti, che utilizzano ilmetodo della pressofusione, hanno messo in circolazione canoe inpolietilene che in molti casi si sono spaccate in seguito ad urti anche di lieve entita' rendendo le canoe inservibili in quantodifficilmente riparabili con mezzi propri. Il costo di una buonacanoa in polietilene e' simile a quello di una canoa in diolene e per uso amatoriale su fiume dal secondo al quinto grado sono soldi ben spesi, ma occhio al costruttore ! Informatevi bene da chi ne ha gia' avute per non fare acquisti sbagliati.

Lasciamo perdere i materiali particolari come il carbonio e derivati in quanto una canoa in fibra di carbonio e' il non plusultra ma costa quanto un cabinato di sei metri, lasciamo perdere il mates in quanto pur essendo caratterizzato da alta resilienza (capacita' di ritornare alla forma originaria in seguito a sollecitazione) risulta facilmente soggetto a piegarsi senza spezzarsi costituendo un pericolo per il canoista incravattato, lasciamo perdere i vari materiali plastici con cui alcuni costruttori si sono messi a fare canoe in quanto sono l'anticamera del suicidio. In sostanza se volete un consiglio da chi va in canoa da 20 anni mettete un po' piu' soldi da parte e comprateviuna canoa in diolene pesante o in polietilene "europeo" e starete tranquilli.

Abbiamo parlato di materiali e adesso dobbiamo occuparci della forma della canoa che acquisteremo. Come dicevo prima, le canoe, per il principiante sembrano tutte uguali, ma non e' cosi'.

Cominciamo ad escludere le cosiddette canoe da discesa, non perche' non siano valide, ma piuttosto perche' per un principiante, anche se all'aspetto sembrano piu' belle e piu'sportive, costituiscono un ostacolo per il rapido apprendimento delle manovre fondamentali e per il mantenimento dell'equilibrio.

Sappiamo tutti che per andare in canoa da discesa bisogna essere piu' che sicuri nella pratica degli appoggi e nell'equilibrio dinamico, per cui un principiante con una discesa fara' solo bagni su bagni e finira' per convincersi di aver sbagliato sport.

Dunque niente canoe da 4 metri e mezzo conchiglia a forma di V almeno per adesso. Scartiamo anche le "sogliole" da slalom agonistico in quanto sono troppo leggere e richiedono pesi piuma al loro interno oltreche' capacita' tecnica notevole nelle manovre.

Le canoe da prendere in considerazione sono quelle che comunemente vengono definite "da turismo" e "da slalom amatoriale". Sono canoe con discreto o notevole volume, sono lunghe da m.3,80 a m.4 hanno generalmente le punte un po' rialzate rispetto alla pancia.

Sul mercato vi sono diversi modelli ma nella sostanza la maggioranza ricalca le linee o addirittura copia integralmente i modelli progettati in Germania da Prijon, unico vero progettista di canoe in campo internazionale. cosi' per il turismo vi e' la linea "arkansas" da cui derivano le varie "scimitarr" e cloni, ottime canoe per il turismo tranquillo; ultimamente Prijon ha progettato e messo in circolazione la linea Yukon, che attualmenteda' il massimo dei risultati di stabilita', velocita' e volume per il turismo in acque tranquille ed anche in acque un po' piu'spinte. Per i fiumi ad acque mosse, fino alle acque estreme, si e'imposta da tempo la linea Olympia, sempre di Prijon. E' una linea che ha rappresentato l'evoluzione della vecchia linea Canyon e con i modelli 3,80 - 400 ed expert, costruite da vari fabbricanti, copre le necessita' di tutti i canoisti per corporatura e capacita' tecnica. Il modello expert, in particolare e' stato realizzato da Prijon anche in polietilene con il marchio Taifun ed ha avuto una notevolissima diffusione tra i canoisti piu'esigenti.

Per scegliere la canoa adatta alla propria corporatura si deve tenere conto del proprio peso: fino a 60-65 kg. si puo'agevolmente pagaiare in una canoa da 3,80 mentre oltre gli 80 kg.non si puo' fare a meno di una canoa tipo expert o taifun per le acque mosse o yukon per il turismo. E' molto importante poi scegliere una canoa a pozzetto lungo, come generalmente oggi vengono costruite, i vecchi pozzetti corti, ovoidali, possono rappresentare un pericolo in acque difficili in quanto possono ostacolare la rapida uscita dalla canoa in caso di emergenza. Bisogna sedersi da fermo nella canoa e controllare se le gambe stanno comode e premono naturalmente e senza forzature contro i premicosce, considerate che alcune discese impegnative vi tengono fino a 6/7 ore in canoa e se non si sta' veramente comodi si soffre inutilmente invece di divertirsi.

Un accessorio importante da controllare e' il puntapiedi, che specialmente per l'uso in acque mosse, non deve essere realizzato con il solito traversino di alluminio infilato nei buchi per la regolazione della distanza; ma deve essere costruito con una solida piastra in alluminio rinforzato, ancorata con dei tiranti ai fianchi del pozzetto e deve garantire la massima resistenza all'eventualita' di uno sfondamento in caso di urto violento. E' gia' successo piu' di una volta, con le canoe di vecchio tipo, di rimanere insalamati dentro la canoa rovesciata con i piedi incastrati oltre il puntapiedi sfondato. Meditate...

Un consiglio che sembra stupido ma non troppo e' quello di comprare una canoa che non sia azzurra, blu' o verde; se non capite perche' affondatene una di questi colori sotto un metro di acqua molto mossa e cercate di ritrovarla. I fabbricanti in Italia sono tanti, alcuni fabbricano canoe da molti anni ed altri si sono improvvisati costruttori dell'ultima ora. Sta' a voi scegliere il meglio in base alla convenienza e ad un attento esame del "curriculum" del costruttore.

Ricordiamo i piu' grossi senza nulla togliere ai tanti bravi artigiani presenti sul mercato: ASA-Alessandrini di Milano che costruisce moltissimi modelli per tutte le esigenze; Art Fiber di Treviso che fa delle ottime canoe sia per agonismo che per turismo; Francesconi di Guastalla che fa' i famosi "carriarmati" indistruttibili ricalcando integralmente la tecnica costruttiva di Prijon; Famver di Luzzara che costruisce canoe da turismo di buona qualita'; Moldresin di Bergamo che fa' moltissimi modelli tra cui alcuni anche in polietilene; ottimi modelli per il turismo li fanno la Canoe Ercini; la manifattura Canoe di Borgomanero; Italcanoe di Verona; la Nova market; Olivetti e Palazzi di Roma e tanti altri. Poi ci sono le canoe importate, le famose Taifun prijon in versione slalom e pesante; le moby dick ele ACE in polietilene; le Lettman molto rare a vedersi. Insomma c'e' da scegliere parecchio. Tenete conto di quanto detto prima e pensateci bene prima di buttarvi sulla prima canoa che vedete in vetrina.

Marco Spada.