la spiaggia del Cavettone, sbocco a mare della valle dei Cugni

Un'occasione da non perdere: i P.I.T.

di Rosario Ardilio (10/02/2004)

Cominciamo dalla sigla: P.I.T.. Sta per Progetti Integrati Territoriali, ma cosa sono in realtà?

I Progetti Integrati Territoriali sono un complesso di azioni intersettoriali (strettamente coerenti e collegate tra di loro) che convergono verso un comune obiettivo di sviluppo del territorio.

Tali Progetti sono costituiti da un insieme di azioni inserite nelle misure del Programma Operativo Regionale 2000/2006 convergenti verso una precisa finalità di sviluppo del territorio interessato; in definitiva essi si basano su di un'idea-forza di sviluppo esplicitata e condivisa dai diversi attori dello sviluppo locale: sia pubblici (comuni, province, altri enti) che privati.

Nell'ambito degli interventi pubblici i P.I.T. approvati per il territorio siciliano sono stati 27, per un importo complessivo di 948.259.983,09 euro. Una cifra, come si vede, enorme, una vera manna del cielo (vedi box).

Per la provincia di Siracusa i P.I.T. approvati sono due:
PIT n. 9, dal titolo “Ecomuseo del Mediterraneo”, per un importo di 42.888.782,69 euro
Pit n. 28 dal titolo “Hyblon Tukles”, per un importo di 23.358.728,86 euro.


gli stabilimenti Di Rudinì


Quello che ci riguarda più da vicino è il primo, “Ecomuseo del Mediterraneo”. Trai tanti interventi che prevede nella zona sud della provincia di Siracusa ce ne sono due infatti che riguardano esclusivamente il territorio di Pachino. Essi sono:

1) Il progetto dal titolo “Valorizzazione , recupero e tutela ambientale della fascia costiera compresa tra Marzamemi e Portopalo di C.P.”, per un importo di 2.659.753,03 euro;

2) Il progetto Marzamemi un parco di archeologia industriale, per un importo di 3.098.736,00.

Le cifre parlano chiaro, sono la bellezza di 5.758.489,03 euro (più di 11 miliardi delle vecchie lire) pronti da spendere per il nostro comune.

Il secondo dei due prevede essenzialmente il recupero del palmento e dei magazzini Di Rudinì (vedi articolo sull'argomento ne “I Pachinesi” del 25 gennaio 2004), e, dato il poco spazio a nostra disposizione rimandiamo la sua descrizione ad un prossimo articolo. Del primo invece vogliamo qui approfondire la descrizione.

•  “Valorizzazione , recupero e tutela ambientale della fascia costiera compresa tra Marzamemi e Portopalo di C.P.”

Il progetto, redatto dall'Ufficio Tecnico del Comune di Pachino con l'aiuto di alcuni collaboratori esterni, si pone come principale obiettivo quello di dare urgente risposta a due fondamentali esigenze del territorio pachinese:


Marzamemi, il porto

tomba sicula nella necropoli Cugni
  • recuperare alcune zone di altissimo pregio ambientale, storico e archeologico, fino ad ora abbandonate a se stesse senza alcun intervento manutentivo o di tutela, in particolare la grotta “Calafarina, la necropoli “Cugni”, il villaggio romano nei pressi dei Cugni, il pantano alle spalle del viale Lido di Marzamemi;
  • innescare un processo di sviluppo economico basato sulla fruizione pubblica del suddetto patrimonio a tutto vantaggio del turismo pur garantendo la peculiarità dei luoghi, la loro conformazione, la loro storia, le caratteristiche ambientali

Le aree di intervento sono state così individuate:

  • Sottozone A ed F : Marzamemi

In pratica è l'area posta tra la bretella stradale di collegamento tra la Pachino Marzamemi e la Marzamemi-Portopalo di CP., comprende l'agglomerato urbano turistico di Viale Lido e la fascia di spiaggia recentemente liberata dopo la demolizione delle cosiddette “cabine” un tempo costruite su concessione nella fascia demaniale.

L'intervento si concentra sul pantano alle spalle di viale Lido, un tempo collegamento tra il palmento Di Rudinì e il porto Fossa. L'area diventerà un parco urbano, con annesso parcheggio. La sottozona A rappresenterà quindi il portale di ingresso per il centro storico di Marzamemi, per il palmento e i magazzini Di Rudinì (il cui recupero è previsto nell'altro PIT) da una parte e per la zona archeologica di Cugni-Calafarina dall'altra.

Oltre all'area parcheggio sono previsti i servizi per permettere ai visitatori di poter fruire dei luoghi attraverso appositi percorsi, dopo aver lasciato le automobili. Inoltre saranno realizzate aree giochi per bambini. Particolare attenzione è stata posta nell'uso dei materiali sempre rispettosi delle caratteristiche storico-ambientali dei luoghi. Sono difatti previste la bonifica e il consolidamento degli argini dei canali presenti nel pantano, attraverso la piantumazione di canne. Anche la scelta delle essenze arboree è mirata al mantenimento delle peculiarità dei luoghi. In particolare il pino marittimo costituisce un essenza presente in tutta la fascia costiera e connota fortemente l'area attorno all'attuale Viale Lido.

Il progetto prevede il rinfoltimento dell'attuale vegetazione esistente. Essenze di limoni ed arance costituiranno una naturale delimitazione del parco nel lato ovest, un muretto antistante costituirà un segno storico dei “giardini” esistenti nell'area al tempo del Marchese Di Rudinì. Infine si prevede il reimpianto della fascia di macchia mediterranea parallela alla costa che un tempo costituiva il filtro naturale tra il mare e la campagna.

Nella fascia di spiaggia rimasta libera sono previsti percorsi pedonali, piantumazione di macchia mediterranea e ricostituzione delle dune di sabbia.

 


il pantano di Marzamemi

la grotta di Calafarina
  • Sottozona B – Calafarina

Comprende una vasta l'area a monte della strada provinciale Marzamemi-Portopalo di C.P., intorno all'importante sito archeologico della grotta “Calafarina”.

L'intervento, oltre a permettere la visita della grotta, prevede un lungo percorso pedonale che permetterà al visitatore, di raggiungere la necropoli dei Cugni, percorrendo l'intera vallata, una volta bagnata dalle acque del mare, e dove si sviluppava in epoca neolitica una fiorente comunità sicula.

L'ingresso alla zona della grotta dalla strada Marzamemi-Portopalo, non sarà quello attuale, ma sfrutterà la zona parcheggio prevista nella sottozona E (vedi più avanti), collegata sempre con percorsi pedonali naturalistici.

  • Sottozona C – Cugni

Comprende l'area della necropoli “Cugni”, all'inizio della vallata che sbocca poi a mare nei pressi della grotta Calafarina. Costituisce il secondo terminale di ingresso al parco archeologico.

Dalla stradina che proviene dall'abitato di Pachino (zona Macello), dopo avere attraversato la ex ferrovia Noto-Pachino con un sottopasso, si arriva nella semplice area parcheggio, sterrata, da cui si diparte un percorso pedonale in terra battuta che si biforca nelle due direzioni del parco archeologico: a est verso la necropoli fino alla grotta Calafarina e ad ovest verso i resti del villaggio romano (sottozona D).

Per il sito archeologico sono state previste inoltre delle somme per ulteriori scavi e per una generale ripulitura dei luoghi, da eseguire sotto la sorveglianza e le direttive della Soprintendenza ai beni archeologici di Siracusa.


valle Cugni

resti del villaggio romano

 

  • Sottozona D — Villaggio Romano
Comprende una vasta area già in possesso dell'Amministrazione Comunale, dove sono stati in passato effettuati scavi che hanno portato alla scoperta dei resti di un villaggio di età romana. Tale sito è attualmente in stato di completo abbandono. Esso necessita inoltre di ulteriori scavi, che sono stati previsti.

Alla zona si accede dalla strada che collega la Pachino-Portopalo con la Marzamemi-Portopalo, e che passa lungo il pantano Morghella. E' questo il terzo terminale di ingresso al parco archeologico.

In questa area, in una zona più bassa rispetto al sito archeologico e dunque in grado di non interferire visivamente con esso, è stato previsto un edificio servizi e informazioni, di fattura molto semplice, in muratura e tetto con struttura lignea e coppi siciliani, e rispetta la tipologia architettonica locale.

 

 

  • Sottozona E — Servizi
E' questo l'intervento che permette una fruizione più “leggera” della zona. soprattutto in senso turistico-balneare. E' stata sfruttata una rete di strade esistenti, nei pressi della sottozona B Calafarina), posta a distanza tale da non interferire con quest'ultima.

Oltre ad una area parcheggio sterrata verrà realizzato un edificio comprendente bar ristorante, wc, docce, ufficio informazioni e magazzino, oltre ad un piazzale e ad un'area giochi per bambini.

La sottozona E costituisce il portale d'ingresso dal mare al parco archeologico cui è collegata dai soliti percorsi pedonali in terra battuta ma permette anche l'accesso alla spiaggia del “Cavettone” nei pressi di Calafarina

interno degli stabilimenti Di Rudinì

Tutti i percorsi ed i piazzali sosta saranno illuminati da lampioni e lampade segna-passo, alte cm. 60 e muniti di beverini, sedili in legno, cestini porta-rifiuti e giochi per i bambini.

E' stata inoltre prevista la successiva realizzazione, sotto la sorveglianza e le direttive della Sovrintendenza Archeologica di Siracusa di pannelli illustrativi dei siti archeologici.

Insomma un vero intervento rivoluzionario, capace di innescare un processo di sviluppo in chiave turistico-culturale di tutta la nostra zona. Soprattutto se si considera il naturale collegamento con gli interventi previsti nell'altro progetto, con il recupero del palmento Di Rudinì che diventerà un contenitore culturale di primaria importanza.

 

Esiste infatti un chiaro collegamento concettuale tra i due progetti. Così i due P.I.T., diventano le due parti complementari e coordinate di un'unica intenzionalità progettuale. Senza contare poi l'enorme vantaggio costituito dall'acquisizione alla pubblica proprietà di quanto più territorio possibile in relazione alle zone di intervento, anche e soprattutto per preservare le zone in oggetto dalla pericolosa espansione di attività distruttive e stravolgenti, come l'abusivismo edilizio e l'estrazione di pietra.

Qualcuno potrebbe obbiettare: “Tutte storie, parole, parole, ma niente di concreto….!”

Una volta tanto dovremmo contraddirlo. Lo stato delle operazioni infatti è molto avanzato. Il progetto riguardante il recupero del palmento Di Rudinì sta infatti già andando in appalto. L'altro progetto ha subito un rallentamento dovuto alla rielaborazione di alcune tavole ma a giorni dovrà essere esitato e approvato definitivamente dalla apposita Conferenza dei servizi composta dai membri dei vari Enti (Sovrintendenza, Genio Civile ecc.) e potrà, anch'esso, essere appaltato.

 

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